BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] incline a indulgere a discriminazioni di questa sorta. All'origine ebraica allude come a fatto certo F. Oertel in Gnomon, V altri B. Croce, di costituire per il Ferrero una cattedra di filosofia della storia a Roma.
Nel 1914-15 il B. fece sentire ...
Leggi Tutto
Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] la vedova»; hanukkah < ebr. ḥănûkkâh, propr. «consacrazione», festa ebraica (1927 in S. Aurigemma, Tripoli e le sue opere d’arte); Università degli studi di Roma Tor Vergata, Facoltà di lettere e filosofia» 5-6, pp. 73-128.
L’età delle scoperte ...
Leggi Tutto
BASILICATA
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Lucania)
Regione dell'Italia meridionale, il cui nome attuale compare solo a partire dal sec. 12°; fin dall'Antichità classica la regione, che comprendeva il [...] dell'area europea, Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Macerata 2, 1969, pp. 221 1978, 10, pp. 75-83; C. Colafemmina, Nuove scoperte nella catacomba ebraica di Venosa, Vetera Christianorum 15, 1978, pp. 369-381; A. Guillou, ...
Leggi Tutto
EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] alla luce della costante presenza divina, gli strumenti a lui cari della filosofia platonica e della sapienza poetica, a cui si viene ad aggiungere la dottrina ebraica, che andrà acquistando nel suo pensiero uno spazio progressivamente più ampio ...
Leggi Tutto
Luigi Accattoli
Giubileo
Annus centenus Romae semper est iubileus
Il Giubileo di Giovanni Paolo II
di Luigi Accattoli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
II Giubileo ha dominato, come fatto religioso, l'anno [...] l'anno sabbatico, la terza delle istituzioni stabilite per il popolo ebraico per mezzo di Mosè, basate sul numero simbolico sette. Il In pieno secolo dei Lumi, in risposta agli strali dei filosofi illuministi (è di Voltaire l'affermazione: "ancora un ...
Leggi Tutto
Angelo Bolaffi
Berlino
Ich bin ein Berliner
Venti anni dopo la caduta del muro
di Angelo Bolaffi
9 novembre 2009
Nella capitale tedesca decine di capi di Stato e di governo presenziano, insieme a 100.000 [...] musei sulla Museumsinsel. Qui sorge anche il più grande museo ebraico d’Europa, progettato da Daniel Libeskind, e a pochi , il palazzo di Sanssoucci ospitò, tra gli altri, il filosofo Voltaire, che si trattenne alla corte prussiana nel triennio 1750- ...
Leggi Tutto
Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] alla cultura medievale: Boccaccio aveva parlato delle religioni ebraica, cristiana e islamica come di tre anelli indistinguibili. E la cultura rinascimentale aveva nutrito il progetto di una religione filosofica capace di risolvere i conflitti tra i ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Giulio-Claudii: il consolidamento dell'impero e le origini del cristianesimo
Giovanni Salmeri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli [...] , su cui profondo era l’influsso delle religioni orientali e che era stata patria di famosi filosofi stoici. Egli apparteneva alla comunità ebraica che vi risiedeva, di mestiere fabbricava tende e godeva della cittadinanza romana e dei suoi privilegi ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] Hilbert, Weyl coltivò anche un durevole interesse per la filosofia della scienza e della matematica, ma l'opera del transfinita completa di cardinali infiniti, per i quali Cantor usava la lettera ebraica ℵ (aleph) con indici 0,1,…,ω,ω+1,…; ℵ0=card ...
Leggi Tutto
Aborto
Giovanni Bognetti
Aborto spontaneo e aborto procurato
Per aborto si intende tradizionalmente l'interruzione della gravidanza intervenuta prima che il feto abbia raggiunto lo stadio di sviluppo [...] mondo classico. Il cristianesimo, nel solco della tradizione ebraica e sulla base di una rielaborazione della teoria dualistica ).
Qualora si risolva in modo diverso il problema filosofico della natura del concepito e del momento dell'acquisto ...
Leggi Tutto
escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...