Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] anni, costituiscono il laboratorio sia della scrittura sia dellamente politica di Machiavelli. In questi scritti La religione, per rievocare la famosa definizione del teologo e filosofodelle religioni Rudolf Otto (1869-1937), è, per Machiavelli, ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] in quattro trattati: "sulle facoltà dellamente umana e sulla natura delle conoscenze"; "sulle discipline matematiche"; , l'E. porta ora in primo piano le ragioni filosofiche sottese alla sua multiforme attività letteraria, impegnandosi su due fronti ...
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COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] l'epicureo gadarese al quale appartennero i volumina filosoficidella biblioteca ospitata nella villa.
Il volume include esposte, con la chiarezza propria della scrittura del C. e nell'ordinato disegno che la sua mente sapeva imporre alla materia dei ...
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BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] scrivere per tenere desto nella sua mente il pensiero della Chiesa mentre viveva in un filosofiadella scienza che presuppone un ordine numerico sotteso all'ordine dell'universo, una cosmologia matematica già largamente illustrata nel dialogo Della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] in materia di fede e morale e non in materia filosofica, scientifica o storica. Per via di tali affermazioni l’ Foro della coscienza abbiam riguardo dell’equità, e supposti i precetti universali ci regoliamo secondo il lucido dellamente, secondo ...
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BETTI, Ugo
Ferdinando Taviani
Nato a Camerino il 4 febbr. 1892 da Tullio, medico, e da Emilia Mannucci, trascorse l'infanzia e la giovinezza a Parma. Qui si laureò in legge nel 1914 con una tesi di [...] è precisa e la causa della frana ben determinata. I ragionamenti di B., filosofici o meno, sulla colpa e la sofferenza di tutti gli esseri umani, per giustificare un male individuato, sono funzioni dellamente, vago gioco letterario" (cfr. Scritti ...
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ECK (Echio, Ecchio, Eckius, ab Heck, ab Heeck, Heckius, van Heck, van Heeck), Joannes (Johannes)
Maria Muccillo
Nacque a Deventer (Paesi Bassi) il 2 febbr. 1579, come si rileva dai registri dell'archivio [...] , in primis Aristotele, hanno sostenuto il contrario. Rispetto alle pretese e illusioni dei filosofi, troppo spesso dimentichi della natura limitata dei sensi e dellamente umani, assume maggior valore di verità la schietta fede del povero e del ...
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CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] 76-77), ma per aver dato forma di poema a un sistema filosofico.
Fu lo stesso Muratori il primo a cogliere nel 1727 quel limite dell'impianto cartesiano, delle idee di cose materiali, della loro origine, e quindi delle affezioni morbose dellamente ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] tra l’evoluzione dellamente umana e del linguaggio. Ne consegue il riconoscimento della naturalità delle lingue, nate che dallo stile. […] Se questi ardui pensamenti della più sublime filosofia […] venissero raccomandati da una lingua più liberale, ...
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FRANCESCHI, Caterina
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Narni (oggi in prov. di Terni) il 26 genn. 1803 da Antonio, già ministro della Repubblica Romana (1798-99), e da Maria dei conti Spada.
A cinque anni [...] il popolo del "bene" supremo dell'intelletto, mentre proprio l'educazione dellamente è il fondamento sia di quella morale nei giovani qualsiasi traccia dellafilosofia sensista e di guidarli all'amore dellafilosofia spiritualista, unica capace di ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...
filosofico
filoṡòfico agg. [dal lat. tardo philosophĭcus, gr. tardo ϕιλοσοϕικός] (pl. m. -ci). – Attinente alla filosofia; proprio, o degno, della filosofia e dei filosofi: studî f.; dottrine, speculazioni f.; questioni, considerazioni f.;...