Dottrina di Platone e della scuola da lui fondata (Accademia); più in generale, ogni orientamento filosofico influenzato dalla filosofia platonica e che ne assume in partic. la distinzione tra un mondo [...] cui deriva l'opinione (dòxa), il secondo è il mondo delle idee, perfette e immutabili, dalle quali deriva la vera conoscenza (epistème). Questa distinzione si traduce nel primato dell'intuizione intellettuale sull'esperienza e, sul piano etico, nella ...
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Pedagogista e filosofo (Piano di Sorrento 1884 - Pavia 1948), professore all'univ. di Pavia dal 1923. Ricercò i fondamenti epistemologici e assiologici della pedagogia, muovendo da posizioni del criticismo [...] di pedagogia come filosofia applicata (1925); Il problema della scienza e l'educazione (1926); Il problema della religione nella filosofia contemporanea (1932); Introduzione generale alla pedagogia (1934); Moralità e conoscenza (1940); S. Tommaso ...
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Filosofo (Radicena 1875 - Roma 1959); prof. di storia dellafilosofia all'univ. di Palermo (dal 1912); coltivò interessi di carattere psicologico, per volgersi poi allo studio dellafilosofia e in particolare [...] del criticismo kantiano, tendendo a svilupparne l'aspetto etico-religioso. Opere principali: Il criticismo (1927); Valori spirituali e realtà (1930); Conoscenza e moralità in Kant (1944); Problemi fondamentali dellafilosofia moderna (1945). ...
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Storico dellafilosofia tedesco (Paderborn 1853 - Monaco 1924). Si occupò dapprima di storia dellafilosofia greca (Das Problem der Materie in der griechischen Philosophie, 1890), poi del pensiero medievale, [...] fondando (1891) e dirigendo i Beiträge zur Geschichte der Philosophie des Mittelalters, raccolta di testi e di ricerche di grande importanza per la conoscenza di quel periodo della storia dellafilosofia. ...
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Filosofo (Bologna 1461 - Pavia 1511). Alunno a Bologna di A. Achillini, fu lettore di filosofia naturale a Bologna (1493), a Padova (1499), come concorrente del Pomponazzi, e infine (dal 1503) a Pavia; [...] fu convinto sostenitore dell'interpretazione sigieriana delle più discusse dottrine averroistiche: unione dell'intelletto all'uomo, conoscenzadelle sostanze separate e conseguente problema della felicità. ...
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Filosofo cinese (Yuyao, Zhejiang, 1472 - Nan'an, Guangdong, 1528), noto anche come Wang Yangming. Ebbe alte cariche ufficiali. Il suo pensiero pone la "conoscenza intuitiva" (liangzhi) come fondamento [...] della vita morale e politica. Tradotto e studiato in Giappone, è stato oggetto d'interesse anche in Europa nell'ambito dellafilosofia idealistica del sec. 20º. ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] scientifico, fondato su un corpo di conoscenze razionali e sperimentali, e un atteggiamento , Chicago 1959; V. Lanternari, Scienza delle religioni e storicismo, in Annali della facoltà di lettere e filosofiadell'università di Bari, VI (1960), pp ...
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VARISCO, Bernardino
Pantaleo Carabellese
Filosofo. Nato a Chiari (Brescia), il 20 aprile 1850, ivi morto il 21 ottobre 1933. La famiglia, "molto religiosa e aliena da ogni setta, era italianamente patriottica". [...] il fatto, ma la conoscenza del fatto; e quindi il concreto accadere è la conoscenzadell'accadere, e perciò richiede ), quando si domanda che cosa significasse mai in una filosofiadell'immanenza una coscienza universale, che non si capisce qual ...
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WITTGENSTEIN, Ludwig Josef
Vito A. BELLEZZA
Logico e filosofo del linguaggio, nato a Vienna il 26 aprile 1889, morto a Cambridge il 29 aprile 1951. Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'università [...] affermazione, contenuta nel Tractatus, dell'empirismo radicale (l'unica fonte di conoscenza è il dato empirico e fecondato, insieme al pensiero del Moore, il movimento inglese dellafilosofia analitica (scuola di Cambridge e scuola di Oxford).
Bibl.: ...
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LASK, Emil
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Wadowice (Galizia) il 25 settembre 1875, caduto in Galizia nella guerra mondiale il 26 maggio 1915. Insegnò filosofia dal 1904 all'università di Heidelberg.
Scolaro [...] prima, con una ricerca che si estende a tutte le categorie, vuol trasferire anche all'oggetto non-sensibile, e specialmente alla conoscenzafilosofica, la struttura trascendentale dell'oggetto, ch'egli fa consistere nella "categoria" e nel "materiale ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...