Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] dalla colpa.
Filosofia
Il concetto di c. ha assunto nella storia dellafilosofia diversi significati a , per il quale il c. è il risultato di una carenza della nostra conoscenza, e in Leibniz che, distinguendo fra contingenza del sapere umano e ...
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stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...]
Considerata nei suoi aspetti più generali e costanti, la filosofia stoica si sviluppa in tre discipline, logica, fisica ed i modi con cui conoscere la realtà; la fisica offre la conoscenzadella realtà stessa, su cui si fonda l’etica che stabilisce i ...
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virtù Disposizione a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni considerazione di premio o castigo.
Filosofia
Per i Greci più antichi il termine ἀρετή [...] d’animo, in quanto disprezzo della morte e del dolore, e quindi anche il valore militare.
La v. diviene oggetto di indagine filosofica con Socrate, che si interroga su «che cosa è» la v., reperendola nell’identità tra v. e conoscenza, a cui le varie ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] attribuisce il governo o il controllo dell’istinto, delle passioni, degli impulsi.
Ragione è termine filosofico, corrispondente al lat. ratio, attività argomentativa di fronte alla conoscenza intuitiva propria dell’intellectus. Nell’età moderna ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] suo razionalismo, la base filosofica per una nuova forma di "filosofia cristiana", compatibile con le conoscenze scientifiche del proprio tempo. "Filosofia cristiana" in cui ritornano peraltro (in M.) i temi della fede e della grazia, necessaria all ...
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Anatomia
In biologia e in anatomia, materia organica e organo che presentano aspetto omogeneo e limiti ben definiti. S. bianca e s. grigia Le due componenti fondamentali del sistema nervoso centrale, così [...] in tal senso contrapposto ad accidente. Nella storia del pensiero filosofico la riflessione sulla s. come ciò che è al di e immutabile delle proprietà dei corpi, esclude tuttavia che possa essere oggetto di conoscenza da parte dell’uomo, dato ...
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Filosofo, saggista e poeta spagnolo di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952). Dal 1872 visse negli USA, pur conservando la cittadinanza spagnola; nel 1889 si laureò alla Harvard University, dove poi [...] esistenza del mondo esterno. Se va riconosciuto che la nostra conoscenzadella realtà non può essere altro che simbolica e rappresentativa e complessa di naturalismo realistico e di platonismo, la filosofia di S. si risolve in definitiva, nonostante ...
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In filosofia, l’assunzione congiunta della tesi che un enunciato ha significato se, e solo se, è possibile la sua verificazione, e della tesi che il significato di un enunciato è il metodo della sua verificazione. [...] W. James, ma la sua formulazione esplicita è dovuta ai filosofi del Circolo di Vienna che l’attribuirono a L. Wittgenstein. , 4024), o che la conoscenza del senso di una proposizione è data dalla conoscenzadelle sue condizioni di verità. Il ...
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Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta [...] in cui esse si manifestano volta per volta non solo nella conoscenza, ma anche nella coscienza mitico-religiosa, nell’arte e nel linguaggio. Nella filosofiadelle forme simboliche di Cassirer ogni fenomeno espressivo determinato, proprio di qualsiasi ...
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Sostenitore, nei sec. 16°-18°, della libertà di pensiero filosofico e religioso, e in particolare, durante l’Illuminismo, anche dell’emancipazione dalla fede e dalla morale cristiana.
Il termine si diffonde [...] , la difesa delle passioni di un C. De Saint-Evrémond, il romanzo filosofico-utopistico di Cyrano. Pur nella differenza nei contenuti e negli interessi individuali, emergono motivi comuni nella valorizzazione di un tipo di conoscenza tutta legata al ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...