Filosofo (Bergerac 1766 - Grateloup 1824). Dopo una fase di vicinanza al movimento dell'"ideologia", approdò a posizioni spiritualistiche, affidando al "senso intimo" (cioè all'introspezione) la ricerca [...] ergo sum, conduce M. de B. a una dottrina dellaconoscenza in cui le classiche categorie di sostanza, causalità, unità, il rifiuto dell'innatismo e del sensismo (che intenderebbe la sensazione come passività), nonché dellefilosofie idealistiche. ...
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Filosofo e pedagogista tedesco (Düsseldorf 1880 - Bonn 1962). Nella teoria dellaconoscenza cercò una conciliazione delle opposte esigenze dell'idealismo e del realismo; nel campo dell'etica e della pedagogia [...] di Hegel, del quale peraltro L. rifiuta gli esiti metafisici della dialettica, si uniscono motivi dellafilosofia esistenzialista e del neokantismo. Il nesso tra individuo e totalità della vita sociale è anche il tema fondamentale del suo pensiero ...
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solipsismo Termine filosofico con cui si indica l’orientamento di chi considera il soggetto come l’unica autentica realtà, sia dal punto di vista pratico, ponendo l’interesse individuale a fondamento determinante [...] considera come punto di partenza dellaconoscenza le esperienze elementari vissute senza tuttavia rinunciare al conseguimento dell’intersoggettività. La questione del s. è inoltre ampiamente discussa nella filosofia analitica (Wittgenstein, A.J. Ayer ...
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In filosofia, nome generico di ogni concezione che tende a risolvere la realtà nel pensiero.
Il termine i. si cominciò a usare tra la fine del 17° sec. e il principio del 18°, per designare l’atteggiamento [...] il suo i. trascendentale, che concepiva come soggetto l’elemento formale dellaconoscenza restando oggettiva la materia del conoscere. Eliminato questo residuo oggettivistico dalla filosofia postkantiana, l’i. assunse l’aspetto di i. assoluto o di ...
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trascendentale Nel linguaggio dellafilosofia scolastica, attributo di proprietà o attributi, che sono al di sopra di tutte le categorie, sorpassando in estensione tutti quanti i generi. In I. Kant il [...] ’esperienza. In particolare, in Kant, principi t. sono le leggi del pensiero, in quanto regole dellaconoscenza; appercezione t., o pura, o originaria, è la rappresentazione ‘io penso’ (l’autocoscienza), la quale, mentre condiziona e accompagna tutte ...
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Filosofo (Brieg 1836 - Breslavia 1913). Fu prof. di filosofia a Greifswald dal 1873 al 1910. Interessato all'epistemologia e alla teoria dellaconoscenza, elaborò una teoria dellaconoscenza, egualmente [...] teoria è quella d'immanenza alla coscienza (da cui la denominazione di filosofiadell'immanenza), per la quale non è possibile concepire l'esistenza di oggetti fuori della coscienza stessa; soggetto e oggetto sono termini correlativi, i quali solo ...
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Economia
In economia aziendale, processo di concentrazione tra più imprese, le quali, pur conservando una propria fisionomia individuale, concordano, attraverso contratti di varia natura, una comune politica [...] .S. Mill, l’a. esercitò larga influenza sulle dottrine filosofiche e psicologiche vicine al positivismo (Bain, Spencer). Gli associazionisti, riconducendo ogni contenuto dellaconoscenza al processo di associazione, si proposero di mostrare la genesi ...
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Filosofo statunitense (n. New York 1938), prof. presso la Rutgers University del New Jersey. Precedentemente ha insegnato presso la University of Michigan e la University of Arizona. Esponente dellafilosofia [...] tali processi ha condotto G. allo studio dei modelli elaborati nella scienza cognitiva. Sempre nell'ambito della teoria dellaconoscenza ha preso posizione contro le tendenze postmoderniste, cercando di dimostrare come il riconoscimento dei fattori ...
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Ogni concezione che identifica il contenuto dellaconoscenza con stati mentali. In questo senso nel 20° sec. è stata considerata una forma di m. la gnoseologia di J. Locke, G. Berkeley e D. Hume, e così [...] anche la filosofia di J.S. Mill e l’atomismo logico di G.E. Moore e di B. Russell. L’etichetta di m. è stata ., offrendo come alternativa una concezione che vede l’attività della mente come prosecuzione naturale del comportamento organico. Il m. ...
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Filosofo statunitense (North Attleborough, Massachusetts, 1916 - Providence 1999), professore nella University of Pennsylvania (1946-47) e quindi (1947-86) nella Brown University (Providence). Pur appartenendo [...] in genere). Ha inoltre attribuito alla nozione d'intenzionalità un ruolo centrale nella teoria dellaconoscenza. Di rilievo la sua teoria dell'azione basata sull'identificazione tra agente e causa. Opere principali: Perceiving (1957); Theory of ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...