Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] campo epistemologico, le ricerche di filosofe francesi e italiane come L. Irigaray, G. Fraisse, A. Cavarero, L. Muraro hanno attribuito alla differenza di g. un ruolo rilevante nella stessa formazione dellaconoscenza scientifica: questa non sarebbe ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] ’ambito dellafilosofiadella scienza ottocentesca, quest’idea della m. si ritrova nel tentativo di W. Ostwald di ridurre la m. in termini di energia (energetismo). Una diversa definizione della m., legata a una precisa teoria dellaconoscenza, offre ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] contatto, a Parigi, con le più spiccate personalità della scienza e dellafilosofia del tempo. Morto Boineburg, passò (1673) a Il concetto di sostanza individuale è anche alla base della dottrina dellaconoscenza, che si fonda, come L. spiega nei ...
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Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, G. ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata [...] ippocratico. Ritornato a Pergamo, G. approfondì le sue conoscenze anatomiche e chirurgiche come medico dei gladiatori, finché nel , sulla scorta di Aristotele, lasciavano all'indagine dellafilosofiadella natura) costituenti dei corpi, e cioè aria, ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] dipendenza dai fenomeni osservabili. È questo il senso avallato dai filosofidella scienza del Novecento, i quali – abbandonata la credenza che stesso il ruolo fondamentale delle i. ai fini del progresso dellaconoscenza.
Linguistica
In grammatica, ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] contraddittorî, e di fronte a cui somma conoscenza è la dotta ignoranza, vertice dellaconoscenza di Dio, "cuius ignorantia vera est ratio (superiore a ogni auctoritas umana) e alla filosofia (nemo intrat in coelum nisi per philosophiam): una ratio ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] conoscenza), Duns Scoto individuava la superiorità della v. nella libertà, di cui non gode l’intelletto, sottomesso all’oggetto dellaconoscenza sul piano conoscitivo (➔ pragmatismo), e la ‘filosofiadell’azione’ di M. Blondel (➔).
Il concetto di ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] se nella teologia negativa di N. confluiscono le due ultime espressioni dellafilosofia medievale, l'occamismo e il misticismo, originale ne è poi la trattazione dei temi. La possibilità dellaconoscenza sta nella «proporzione» tra l'ignoto e il noto ...
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Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] tra il 1918 e il 1925 R. svolse una serie di ricerche sul problema dellaconoscenza e sulla filosofia del linguaggio, delineando le tesi principali dell'atomismo logico (Philosophical essays, 1910; The problems of philosophy, 1912, trad. it. 1959 ...
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Forma italiana del nome latino (Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus Paracelsus) del medico naturalista e filosofo Philipp Theophrast Bombast von Hohenheim (Einsiedeln 1493 - Salisburgo 1541). P. [...] , l'astronomia, l'alchimia e la virtù; cioè sulla generale conoscenza dei principi dell'universo (filosofia), sulla conoscenza dei rapporti e delle influenze degli astri sul mondo terrestre e sull'uomo (astronomia), sulla possibilità di operare ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...