Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] di non volersi interessare di demoni e spiriti: la sua filosofia era rivolta all'uomo e alla sua vita su questa Terra una differenza con gli esperti di magia della corte Han: mentre questi sfruttavano tali conoscenze solo per sé stessi, i letterati ...
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COLECCHI, Ottavio
Roberto Grita
Nacque a Pescocostanzo (L'Aquila) il 3 sett. 1773 da Giovanni Battista Giocondino e da Grazia Nicoletta Spallone, che gli diedero il nome di Ottaviano Francesco. Da uno [...] la conoscenza di tutte le opere di Kant, durante il viaggio di ritorno dalla Russia, il C. divenne subito entusiasta delle sue dottrine. Si impegnò quindi alla diffusione e alla esposizione in Italia del sistema filosofico kantiano, sollevando ...
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PARENTE, Alfredo
Emilia Scarcella
– Nacque a Guardia Sanframondi (Benevento) il 4 luglio 1905, da Giuseppe e Clotilde Marliani, maestri elementari.
Dopo gli studi ginnasiali compiuti nel suo paese d’origine, [...] dellafilosofia italiana contemporanea (Alfieri, 1985; Sciuto, 1985).
A conferma di una ‘ortodossia’ che, lungi dall’essere una semplice «fedeltà», era una «lealtà» di fondo al pensiero crociano – una «profonda, invidiabile, non comune conoscenza ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] acquista una precoce erudizione classica e approfondisce la conoscenza del grande umanista Lorenzo Valla. Ordinato sacerdote nel alla base della sua filosofia: la libertà di giudizio, la pace e la tolleranza, la dignità e il valore dell'uomo.
Come ...
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Benjamin, Walter
Daniele Dottorini
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco, di famiglia ebrea, nato a Berlino il 15 luglio 1892 e morto a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Nell'ambito [...] dell'arte nella società contemporanea. Tra questi punti di frattura, uno dei più decisivi è il cinema, che costituisce la forma d'espressione tipica del Novecento. B. (che aveva approfondito la conoscenzadella modernità. Nella concezione del filosofo ...
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Pensatore e saggista italiano (Napoli 1899 - Roma 1957). Simpatizzò con lo storicismo relativistico e in particolare con il razionalismo "vitale" e il "prospettivismo" di J. Ortega y Gasset. Tra le sue [...] e prospettivismo (1934); W. Dilthey e la filosofia come visione della vita (1940); Filosofia e immagine cosmica (1940); L'anima e ) e Autoritratto spagnolo (post., 1959) manifestano una notevole conoscenzadella letteratura e della civiltà spagnola. ...
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Uomo politico e filosofo tedesco (Breslavia 1825 - Ginevra 1864). Partecipò ai moti del 1848 e si impegnò nell'organizzazione del movimento operaio. Elaborò l'Arbeiter-Programm (1862), che costituì la [...] riproduzione.
Vita
Figlio di un agiato commerciante ebreo, studiò filosofia, storia e filologia dapprima all'università di Breslavia, quindi a Berlino, dove approfondì in particolare la conoscenzadelle teorie di Hegel. Tra il 1845 e il 1847 gli ...
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Storico dellafilosofia italiano (Roma 1929 - ivi 2019). Professore emerito di Storia dellafilosofia presso l’università di Roma La Sapienza, si è occupato in particolare della storia del platonismo e [...] dal 1951 dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, direttore della sezione di Storia dellaFilosofia e di Storia e ateismo nel Seicento (1979); Mundana sapientia. Forme di conoscenza nella cultura medievale (1992); Sapor mundi (1999); Genèse ...
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Filosofo francese (Valence 1913 - Châtenay-Malabry 2005). Tra i maggiori testimoni e protagonisti della coscienza filosofica del Novecento. L'alto valore della sua opera originale e multiforme, frutto [...] . (dal 1948) di storia dellafilosofia nell'univ. di Strasburgo, poi (dal 1956) di filosofia generale alla Sorbona di Parigi e , rappresentano per R. autentiche forme di comprensione e conoscenza. Opere principali: Karl Jaspers et la philosophie de ...
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Filosofo (Nehren, Württemberg, 1852 - Halle 1933), prof. di filosofia nell'univ. di Strasburgo (1877), poi di Halle (1884-1906). Notissima la tesi sostenuta da V. secondo la quale la conoscenza è sostanzialmente [...] donde l'appellativo attribuito alla sua teoria di filosofia del "come se"). Nella sua impostazione scettico del kantismo. Notevole il suo ampio commento alla Critica della ragion pura, limitato però all'estetica trascendentale (Kommentar zur Kants ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...