Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] perché produttiva di una conoscenza scientifica, cioè dimostrativa, dell’essenza delle cose attraverso un processo di conoscenzadelle loro cause. Tale concetto si è sostanzialmente mantenuto, con vari approfondimenti nella filosofia medievale ed è ...
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Filosofia
Nelle antiche cosmologie greche, la gran ‘lacuna’ o vuoto originario preesistente alla creazione del ‘cosmo’. Questo ‘vuoto’ non è da identificare con lo spazio infinito privo di contenuti della [...] Platone, a tale significato si venne sostituendo quello filosofico di ‘ricettacolo’ della materia originaria informe da cui, in seguito all’azione deterministica della fisica classica, dove veniva implicitamente ritenuto che la conoscenzadelle ...
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Filosofiadell’azione o del fare, nella sua distinzione dalla filosofia teoretica o del conoscere. Tale distinzione risale a Socrate e alla sofistica, ma si fa esplicita propriamente in Platone, che distingue [...] , all’azione) e γνωστική (riferita alla γνῶσις, alla conoscenza) e anche più in Aristotele, che alle scienze teoretica in uso nella terminologia medievale della scolastica.
Nel sistema kantiano si chiarisce la distinzione della p. dall’etica o morale ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] della libera docenza in storia dellafilosofia, dell'universale essenza religiosa. Lo spirito umano si apre progressivamente all'assoluto ontologico, con parallela crescita gnoseologica e morale, data la connessione dei gradi di conoscenza ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] ", distinguendo tra conoscenza (Gnoseologia), sentimento (Estetica), volontà oggettiva (Economia) e volontà soggettiva (Etica). Infine si delinea una "Pedagogia filosofica come Axiologia applicata" che si articola nei settori della educazione logica ...
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In senso ampio, quel ramo dellafilosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] contrapponeva, nell’anima, la parte razionale, sede dellaconoscenza, a quella irrazionale, sede degli affetti. Dall’ filosofichedell’Europa continentale. Così, la filosofia di lingua tedesca, in particolare attraverso gli strumenti dell ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] operare la distinzione tra s. e filosofia è quello di I. Kant. La critica filosofica di Kant e degli illuministi negò ogni carattere scientifico alla metafisica e insistette sulla validità dellaconoscenza sperimentale. Il tentativo di rivendicare il ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] a chiarire le ragioni della poesia e della storia, ambedue per il C. conoscenzadell'individuale e pertanto non della poesia (1950). Tra le sue opere filosofiche, fondamentale è la Filosofiadello spirito in tre volumi (Estetica come scienza della ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] scienza come conoscenza mediante cause di una realtà che "è sempre o per lo più" (escludendo quindi una scienza del contingente e dell'accidentale), A. aveva distinto tre possibili scienze speculative: matematica, fisica e filosofia prima, assegnando ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] e la conoscenza del mito assicurano agli iniziati la stessa sorte toccata al dio che, in origine divinità agraria, della vegetazione che muore e rinasce, ha conosciuto appunto la morte e la rinascita nel mondo dei celesti.
Filosofia
L’elaborazione ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...