Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofiadelle scienze [...] R. Carnap condusse più tardi S. a concepire come compito dellafilosofia non più l'acquisizione di conoscenze, ma la riflessione critica sui metodi e sui concetti della scienza mediante l'analisi logica del linguaggio. La chiarificazione preliminare ...
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Filosofo scozzese (Strachan, Scozia, 1710 - Glasgow 1796), è considerato il fondatore della cosiddetta "scuola scozzese del senso comune", che ha esercitato la sua influenza, oltre che in Inghilterra, [...] sense (1764).
Vita e opere
Compiuti gli studi di filosofia nell' univ. di Aberdeen fu pastore del villaggio di dei suoi studi R. sviluppò una critica radicale delle teorie dellaconoscenza precedenti, sia di tipo lockiano, berkeleiano e humiano ...
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Filosofo inglese (Londra 1922 - Los Angeles 2009). Allievo di L. Wittgenstein, del quale ha largamente utilizzato nella sua riflessione filosofica le tecniche dell'analisi del linguaggio, applicandole [...] il Ph.D., sempre a Cambridge, nel 1948. Lecturer di filosofiadella scienza a Oxford (1949-55), successivamente (1955-59) ha propria ricerca in direzione di una storia evolutiva dellaconoscenza (Human understanding. The collective use and evolution ...
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Pensatore e medico greco (fine del secolo 2º d. C. e inizî del 3º), africano (pare) di nascita. Dei suoi scritti, abbiamo gli undici libri raccolti sotto il titolo πρὸς μαϑηματικούς (Adversus mathematicos); [...] la critica dei modi o mezzi di dimostrazione adottati dalle varie scuole filosofiche "dogmatiche". Questi modi sono tre: dal quale (l'uomo), per mezzo del quale (gli strumenti dellaconoscenza: senso e intelletto), secondo il quale (l'impressione ...
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Filosofo (Bergerac 1766 - Grateloup 1824). Dopo una fase di vicinanza al movimento dell'"ideologia", approdò a posizioni spiritualistiche, affidando al "senso intimo" (cioè all'introspezione) la ricerca [...] ergo sum, conduce M. de B. a una dottrina dellaconoscenza in cui le classiche categorie di sostanza, causalità, unità, il rifiuto dell'innatismo e del sensismo (che intenderebbe la sensazione come passività), nonché dellefilosofie idealistiche. ...
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Filosofo e pedagogista tedesco (Düsseldorf 1880 - Bonn 1962). Nella teoria dellaconoscenza cercò una conciliazione delle opposte esigenze dell'idealismo e del realismo; nel campo dell'etica e della pedagogia [...] di Hegel, del quale peraltro L. rifiuta gli esiti metafisici della dialettica, si uniscono motivi dellafilosofia esistenzialista e del neokantismo. Il nesso tra individuo e totalità della vita sociale è anche il tema fondamentale del suo pensiero ...
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Filosofo (Brieg 1836 - Breslavia 1913). Fu prof. di filosofia a Greifswald dal 1873 al 1910. Interessato all'epistemologia e alla teoria dellaconoscenza, elaborò una teoria dellaconoscenza, egualmente [...] teoria è quella d'immanenza alla coscienza (da cui la denominazione di filosofiadell'immanenza), per la quale non è possibile concepire l'esistenza di oggetti fuori della coscienza stessa; soggetto e oggetto sono termini correlativi, i quali solo ...
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Filosofo statunitense (n. New York 1938), prof. presso la Rutgers University del New Jersey. Precedentemente ha insegnato presso la University of Michigan e la University of Arizona. Esponente dellafilosofia [...] tali processi ha condotto G. allo studio dei modelli elaborati nella scienza cognitiva. Sempre nell'ambito della teoria dellaconoscenza ha preso posizione contro le tendenze postmoderniste, cercando di dimostrare come il riconoscimento dei fattori ...
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Filosofo statunitense (North Attleborough, Massachusetts, 1916 - Providence 1999), professore nella University of Pennsylvania (1946-47) e quindi (1947-86) nella Brown University (Providence). Pur appartenendo [...] in genere). Ha inoltre attribuito alla nozione d'intenzionalità un ruolo centrale nella teoria dellaconoscenza. Di rilievo la sua teoria dell'azione basata sull'identificazione tra agente e causa. Opere principali: Perceiving (1957); Theory of ...
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Filosofo (Elizavetgrad, od. Kirovograd, 1837 - Ginevra 1890). Visse dal 1867 in Germania, dove studiò a Lipsia e a Heidelberg, e dal 1882 in Svizzera, dove scrisse le sue principali opere in tedesco e [...] in francese. La sua filosofia, profondamente influenzata dal pensiero kantiano, da cui peraltro si distacca nella direzione di soluzioni metafisico-religiose, nega la validità dellaconoscenza empirica, poiché l'esperienza non è altro che "illusione ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...