filosofìadellaménte Area di studio sviluppatasi nel contesto dellafilosofia analitica che dibatte questioni come il rapporto tra mente e cervello, l'intenzionalità, i modelli neurobiologici della coscienza, [...] la concezione computazionale o modulare dellamente. I principali esponenti sono D.C. Dennett (n. 1942), J.R. Searle, H. Putnam, J.A. Fodor (n. 1935). (➔ anche filosofia analitica) ...
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Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] rilievo è costituita dall’attenzione per le questioni di tipo psicologico e ‘mentale’. L’interesse per la filosofiadellamente (o psicologia filosofica) non è naturalmente nuovo nella f.: esso risale quanto meno a Ryle e Wittgenstein, i quali erano ...
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Filosofo statunitense (Chicago 1926 - Boston 2016). Filosofo dai molteplici interessi e dalla vasta produzione, P. è collocabile all'interno della corrente analitica così come questa si è venuta configurando [...] ha dedicato la sua attenzione a questioni di logica, filosofiadella matematica, filosofia del linguaggio, filosofiadella scienza, filosofiadellamente.
Vita e opere
Laureatosi in filosofia nell'università di Pennsylvania (1948), conseguì il Ph.D ...
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Filosofo statunitense (Boston 1942 - Portland 2024), tra i maggiori rappresentanti dellafilosofiadellamente. Sostanziali sono stati i suoi contributi nell'ambito della "psicologia del senso comune" [...] di Medford, dove ha inoltre ricoperto la carica di direttore del Center for cognitive studies. Nell'ambito dellafilosofiadellamente si è segnalato per le sue tesi sull'"atteggiamento intenzionale" (intentional stance), utilizzato nella "psicologia ...
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Capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro. Con questo termine si suole rendere in italiano quello tedesco di [...] ’, del suo comportamento) è stata al centro di un significativo quanto vivace dibattito nella filosofiadella psicologia e nella filosofiadellamente (oggi rientranti nella scienza cognitiva). Fermo restando il riferimento ai modelli storici ...
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Filosofo australiano (Melbourne 1926 - Sydney 2014), secondo la sua teoria la conoscenza non è altro che la formazione di credenze su stati di cose oggettivi provvisti di oggettive proprietà e relazioni, [...] indagare. Verso la fine degli anni Sessanta è stato tra i maggiori proponenti della cosiddetta teoria dello stato centrale, o identity theory, in filosofiadellamente (A materialist theory of mind, 1968), secondo cui ogni stato mentale (credenze ...
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Filosofo statunitense (n. Newark, NJ, 1924 - m. 2021), professore alla Temple University di Filadelfia. Pur formatosi nella tradizione analitica, M. se ne è progressivamente allontanato sotto l'influenza [...] H. G. Gadamer. Interessato soprattutto a questioni di estetica, ha dedicato la sua riflessione anche alla filosofiadellamente, alla teoria della conoscenza e al relativismo. Di rilievo è la sua nozione di embodiment ("incarnazione"). L'opera d'arte ...
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Filosofo inglese (Cambridge, Inghilterra, 1920 - Melbourne 2012), prof. nelle univ. di Adelaide e di Canberra. Inizialmente influenzato dal comportamentismo logico di G. Ryle e dalla filosofiadellamente [...] come uno dei principali sostenitori della cosiddetta teoria dell'identità mente-cervello. Influenzato dalle tesi naturalistiche di W. V. O. Quine, ha fornito anche rilevanti contributi nel campo dellafilosofia morale. Tra le opere: Philosophy ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] del processo di c. è stato approfondito mediante il ricorso alle nozioni di Intenzionalità e di 'teoria dellamente', desunti dal coevo dibattito in filosofiadellamente e in zoosemiotica cognitiva (D. Premack, A.M. Leslie). L'operazione di scelta ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] del processo di c. è stato approfondito mediante il ricorso alle nozioni di Intenzionalità e di 'teoria dellamente', desunti dal coevo dibattito in filosofiadellamente e in zoosemiotica cognitiva (D. Premack, A.M. Leslie). L'operazione di scelta ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...
filosofico
filoṡòfico agg. [dal lat. tardo philosophĭcus, gr. tardo ϕιλοσοϕικός] (pl. m. -ci). – Attinente alla filosofia; proprio, o degno, della filosofia e dei filosofi: studî f.; dottrine, speculazioni f.; questioni, considerazioni f.;...