Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] sec.) e J. Długosz (Longinus, 15° sec.); i trattati filosofico-teologici, come quelli dei fondatori e riformatori dell’Accademia cracoviana (poi impegno politico che si condensò nel rifiuto dellinguaggio della propaganda comunista e negli accenti di ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] sintesi non diventi poi eccessivamente complessa.
Filosofia
Uso del termine in epistemologia
Il termine m. (per il simbolo 0). I tre assiomi risultano veri per questa interpretazione dellinguaggio; si dice perciò che Z è m. di G o che questa ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] anche nella programmazione pluriennale dei bilanci pubblici.
Filosofia
In genere, risoluzione di un complesso negli elementi dell’empirismo logico, dove essa diviene a. dellinguaggio come strumento di chiarificazione dei termini usati, impedendo ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] lungo coinciso con il segno ed è stata tale identità a prevalere nella filosofiadel 17°-18° sec. soprattutto anglosassone.
Fu I. Kant a proporre la mediante segni (s.). Lo stesso apprendimento dellinguaggio, che si realizza attraverso l’imitazione, ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] di s. hanno profondamente interagito con la linguistica strutturale e con la filosofia ermeneutica. Da ricordare, in questa prospettiva, i contributi di P. Ricoeur, volti soprattutto all’analisi dellinguaggio religioso e poetico, e di U. Eco, che ha ...
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Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] Riprendendo gli assunti razionalistici della filosofia sei-settecentesca egli sostiene che la mente dell’uomo possiede una conoscenza innata dei principi universali (universali linguistici) che determinano la struttura dellinguaggio. La sua teoria è ...
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Storico della filosofia e linguista italiano (Vicenza 1913 - Gallarate 2011). Entrato nella Compagnia di Gesù (1933), nel 1946 conseguì la docenza in filosofia presso la Pontificia università gregoriana [...] d'Aquino applicando gli strumenti del calcolo automatico allo studio sistematico delle strutture dellinguaggio tomistico. L'incontro avuto a ed ermeneutica all'interno della facoltà di filosofia della Pontificia università gregoriana. Tra le sue ...
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Sistema di scrittura che non tiene conto dell’aspetto fonologico dellinguaggio, ma fa uso di simboli (ideogrammi) che si pongono in rapporto immediato con un contenuto mentale. L’i. sta alla base delle [...] Ideografia logica In filosofia, l’insieme di evitare divergenze d’interpretazione connesse con il linguaggio comune; ma il suo sviluppo è opera logica, in particolare di G. Boole. Verso la fine del 19° sec., la i. logica ha ricevuto ampi sviluppi ...
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Linguista e filologo (Hohenheim, Stoccarda, 1872 - Monaco di Baviera 1949), prof. nelle università di Heidelberg (1902), Würzburg (1909), Monaco (1911). Seguace della filosofia idealistica, specie crociana, [...] si batté per una visione idealistica dellinguaggio, e cioè per lo studio della linguistica, della stilistica, ecc., viste essenzialmente come altrettante storie della poesia (Positivismus in der Sprachwissenschaft, 1904; Sprache als Schöpfung und ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] archetipi. Di qui la necessità di ripensare la filosofiadel restauro, di trattare i testi della tradizione ; J. von Schlosser, Xenia. Saggi sulla storia dello stile e dellinguaggio nell'arte figurativa, tradotti da G. Federici Ajroldi, Bari 1938; ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...