L'Eta dei Lumi: matematica. I Principia di Newton nel Settecento
Niccolò Guicciardini
I Principia di Newton nel Settecento
Nel 1687 furono pubblicati a Londra i Principia di Newton. Quest'opera è oggi [...] il Cosmo. Questa entusiastica accettazione si coniugava con una filosofia di stampo empirista secondo la quale la forza di i Principia furono invece sistematicamente tradotti nel linguaggiodel calcolo differenziale e integrale leibniziano. Il ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] i concetti e costruire un alfabeto e un linguaggio nel quale rappresentare tutti i ragionamenti di tipo scritti per il principe Eugenio di Savoia, del quale era amico, e un breve compendio della sua filosofia, per Nicolas Rémond, che ebbe in ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria della musica
Thomas Christensen
La teoria della musica
Nel XVIII sec. la musica non ebbe particolare spicco come oggetto d'indagine scientifica. In effetti la [...] Castel (1688-1757), gesuita e seguace della filosofia cartesiana, procedette alla costruzione di un clavecin oculaire del rapido diffondersi del clavicembalo (e in seguito, nell'arco del secolo, del pianoforte) e del consolidarsi di un linguaggio ...
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BELGRADO, Iacopo
Vincenzo Cappelletti
Nacque ad Udine, da nobile famiglia friulana, il 16 nov. 1704. Compiuti i primi studi di lettere greche e latine a Padova, entrò nella Compagnia di Gesù il 16 nov. [...] di Borbone, figlio decenne del duca, il B. non manca di richiamarsi a certa filosofia sensistica, cara al Condillac volumi e delle densità; poter trasferire queste quantità nel linguaggio analitico; poter istituire tra le quantità rapporti geometrici ...
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BARBARICO, Girolamo
Mario Gliozzi
Nacque a Venezia nel 1723 da Federigo della famiglia senatoria detta di S. Polo. Nel 1737 vestì l'abito dei chierici regolari somaschi e, dopo avere insegnato privatamente [...] membro dell'accademia di Padova, nella classe di filosofia razionale.
Il B. morì d'idropisia a Padova , isprando il proprio linguaggio e i propri ragionamenti Physicae particularis elementa, Venetiis 1773; Riflessioni del P.D.G.B. intorno alla ...
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riduzionismo
riduzionismo [Der. di riduzione, sul modello dell'ingl. reductionism] [FAF] (a) Con signif. generico der. di quello di riduzione, ogni indirizzo epistemologico che tenda a ridurre, cioè [...] linguaggio di una disciplina traducendoli in quelli di un'altra disciplina, che è assunta come fondamentale o che precede, in un'ideale gerarchia delle scienze, quella oggetto della riduzione. (b) In partic., nella storia del della filosofia della ...
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neoempirismo
neoempirismo [Comp. di neo- e empirismo] [FAF] Termine con il quale sono designate correnti filosofiche ed epistemologiche di fine Ottocento e del Novecento (pragmatismo, neopositivismo, [...] operazionismo, filosofia analitica), le quali ravvisano nell'esperienza, comune e scientifica, l'unica fonte da cui pensiero e linguaggio, conoscenza e comunicazione, desumono i propri contenuti: strutture e strumenti formati (logica, matematica) ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...