Cohen-Séat, Gilbert
Monica Trecca
Scrittore e teorico del cinema francese, di famiglia ebrea (suo padre era il Gran rabbino di Bordeaux), nato a Sétif (Algeria) il 26 luglio 1907 e morto a Parigi il [...] di una "nuova scienza", la filmologia, ossia una filosofiadel cinema che affronti in maniera sistematica lo studio dei primo luogo stabilendo un fondamentale parallelo tra linguaggio verbale e linguaggio cinematografico. La rivista continuò a essere ...
Leggi Tutto
GESUALDO, Giovanni Andrea
Raffaella De Rosa
Nacque nel 1496 a Traetto (oggi Minturno), nel golfo di Gaeta. Umanista e commentatore del Canzoniere petrarchesco, fu ammirato per l'ottima conoscenza delle [...] e seguendo gli insegnamenti del Minturno sulla natura della poesia e dellinguaggio.
Il Petrarca…, commento maestro, il Minturno), mentre frequenti sono i riferimenti a problemi filosofici e la tendenza didattica nell'esposizione: il volgare stesso è ...
Leggi Tutto
FROLA, Eugenio
Francesco Lerda
Nato a Montanaro, frazione di Torino, il 28 sett. 1906 da Mario e da Maria Pons, si laureò in ingegneria civile presso il politecnico di Torino nel 1929 e in matematica [...] matematico e fisico, problemi linguistici, filosofia della scienza, problemi ascetico-religiosi. La dalla strettoia dellinguaggio matematico. Per questa identificazione della fisica e, in generale, della scienza, con il linguaggio, che sembrerebbe ...
Leggi Tutto
Garroni, Emilio
Lorenzo Dorelli
Filosofo e studioso di estetica, nato a Roma il 14 dicembre 1925. La sua riflessione, che ha preso le mosse da interessi di storia e critica dell'arte, lo ha portato [...] di U. Spirito presso la cattedra di filosofia teoretica della facoltà di Lettere e filosofia dell'Università degli studi di Roma; con Semiotica ed estetica. L'eterogeneità dellinguaggio e il linguaggio cinematografico (1968), Progetto di semiotica ( ...
Leggi Tutto
GENTILE, Giuseppe
Maria Pia Donato
Nato a Sortino, in provincia di Siracusa, il 12 nov. 1767, compì gli studi presso il seminario vescovile di Siracusa. Per motivi ignoti, forse perché già impegnato [...] dellinguaggio nella prefazione. La difesa del dialetto siciliano e l'amore per la poesia dialettale costituiscono anzi uno degli elementi più vivi dell'opera del G., già programmaticamente annunciati nel Saggio filosofico e coltivati nel solco del ...
Leggi Tutto
Rabelais, François
Anna Maria Scaiola
Il gigante del Rinascimento francese
François Rabelais ha scritto il romanzo comico più sapiente e festoso del Cinquecento: la storia dei due giganti Gargantua [...] viaggi. Ha studiato il greco, il latino, l’ebraico, la filosofia, la teologia, la giurisprudenza, la filologia ma anche la fisiologia, storie grossolane, espressioni oscene, imprecazioni, ingiurie dellinguaggio orale e quotidiano, giochi di parole, ...
Leggi Tutto
Martin, Steve
Simone Emiliani
Attore e sceneggiatore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Waco (Texas) il 14 agosto 1945. La sua comicità, vicina alle forme del cinema demenziale, appare [...] dellinguaggio verbale. Caratterizzato dai capelli grigi, dal naso pronunciato e dai movimenti da clown volutamente scomposti, ha costruito personaggi esuberanti e folli, ma anche romantici, a tratti venati di malinconia.
Studiò filosofiadel ...
Leggi Tutto
GUILLEMOT, Agnes
Stefano Masi
Guillemot, Agnès (nata Agnès Perche)
Montatrice francese, nata a Roubaix (Nord) il 3 dicembre 1931. Personaggio di primo piano della Nouvelle vague, negli anni Sessanta [...] vecchia grammatica costruttiva dellinguaggio cinematografico e seguendo passo passo la carriera del regista fino alla svolta verso il cinema militante. Sposata al regista Claude Guillemot, ne ha assunto il cognome.
Dopo la laurea in filosofia la G ...
Leggi Tutto
Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] filosofica con Cartesio che fa dell’Io che pensa (cogito) la conoscenza «prima e certissima» che si presenta all’intelletto con evidenza tale da porsi necessariamente come vera, il primo principio indubitabile emerso dalla crisi delfilosofica. ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] fecero così difficili da mettere in pericolo lo stesso ritorno delfilosofo ad Atene, reso possibile, nel 360, soprattutto dall di rapporti ontologici che il pensiero e il linguaggio devono rispecchiare quando connettono soggetto e predicato. Non ...
Leggi Tutto
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...