DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] delle sue analisi, per la soggettività fascinosa del suo linguaggio - per cui la sua opera s'impone 112;M. Eliade, in Critique, XXIII (1948), pp. 315ss.; B. Croce, in Filosofia e storiografia, Bari 1949, pp. 192-208;E. Paci, in Il nulla e il ...
Leggi Tutto
RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] dello spirito, del pensiero pensante, dell'intuizione o della ragione, in ogni caso trascendente, in senso filosofico, le razionale ed è separata dai valori etici cui è connessa nel linguaggio corrente. L'elemento sacro, non razionale, non etico, ...
Leggi Tutto
Indigenismo
Antonino Colajanni
La particolare composizione etnica e la stratificazione sociale formatesi nell'America Latina durante i cinque secoli trascorsi a partire dalla Conquista, hanno generato [...] popolazioni indigene divennero un punto di riferimento ideologico e filosofico-politico nel processo di creazione di una coscienza e del mondo folklorico e nativo, come base esperienziale e linguaggio culturale specifico della nuova letteratura del ...
Leggi Tutto
VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] si parla di giochi violenti, di linguaggio violento, del carattere intrinsecamente violento del parto, o della violenza degli elementi piano immanente alla storia universale. La guerra, nella sua filosofia, era una sorta di 'giudizio di Dio': il ...
Leggi Tutto
MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] non può eccedere il suo reddito. Come si dice nel linguaggio della teoria, il consumatore massimizza la sua utilità sotto il filosofia, ma debba al contrario essere considerata uno dei momenti centrali della costruzione (autoriflessiva) del ...
Leggi Tutto
Leadership
Luciano Cavalli
Il concetto di leadership
La parola e il concetto
Il concetto di leadership viene oggi impiegato, anche in sede scientifica, per un tipo di relazione sociale che ha il più [...] in italiano come in altre lingue moderne, tanto nel linguaggio comune quanto, e più rigorosamente, in quello scientifico. , e può anche essere portatrice di una filosofia, o almeno di una visione del mondo e del proprio ruolo in esso, e di metodi e ...
Leggi Tutto
Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] socialis dello Stato o alla socialitas umana, al linguaggio politico e poi, dal decennio successivo, al anni quaranta prese corpo il movimento del 'vero' socialismo, o socialismo tedesco, come corrente filosofica della sinistra hegeliana, i cui ...
Leggi Tutto
L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] del «genere femminile»: tanto più che l’accostamento dei due termini era improponibile, visto che dire «donna libera» era, nel linguaggio » che i tempi e i «portati della nuova filosofia razionale» le attribuivano, riconoscendo in lei «la potenza ...
Leggi Tutto
Il discorso etnologico e le "tradizioni" africane
Gaetano Ciarcia
Tradizione e tradizionalismo
Attraverso l'esperienza della dominazione coloniale e in seguito ai processi detti "di decolonizzazione", [...] è evidente che, in questo caso, Einstein utilizza un linguaggio e categorie proprie della storia dell'arte, che la stadio "pre-logico" (secondo l'accezione che i testi del sociologo e filosofo francese L. Lévy-Bruhl sulle "funzioni mentali" dei " ...
Leggi Tutto
Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] sociali, sia nel linguaggio comune che nel linguaggio colto, con il society (1950), redatto insieme al filosofo Abraham Kaplan, rappresenta lo sforzo and poverty, New York 1970 (tr. it.: Le due facce del potere, Padova 1986).
Beck, C., Malloy, J. M., ...
Leggi Tutto
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...