BUONMATTEI (Buonmattei), Benedetto
Ilio Calabresi
Nacque a Firenze verso la metà di luglio del 1581 da Vincenzo di Benedetto, non ricco discendente di un'antica famiglia cittadina (già detta del Rosso, [...] , nello Studio patrio, dove ebbe valenti insegnanti anche in filosofia, in teologia scolastica e in teologia morale; nello Studio linguaggio, parlare, o favella", prendendola poi come un'astrazione, ossia ritornando alla concezione della lingua "del ...
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DALLE FOSSE, Giovanni Pietro (Pierio Valeriano; Bolzanio Pierio, Valeriano)
Vera Lettere
Nacque a Belluno nel 1477 da Lorenzo, di professione fabbro, fratello dell'illustre grecista Urbano Dalle Fosse [...] a Padova per seguire le lezioni di filosofia di Leonico Tomeo. Nel 1502 scrisse l 114 s. n.) al 1624. La scena di scrittura del Dialogo comprende un narratore e un narrante: il D. infatti gli umanisti attribuivano al linguaggio figurativo e quindi al ...
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GORI (Gori Pannilini), Giulio
Anna Rita Capoccia
Nacque a Siena, il 30 marzo 1686, primogenito di otto sorelle e tre fratelli, da Augusto e Caterina Savini, nobili senesi.
Nella famiglia Gori "del Monte [...] acerrima critica nei confronti dell'astrazione e del verbalismo della filosofia scolastica insegnata nei collegi gesuitici, critica che Lettere morali, che si manifesta anche nel linguaggio non letterario, sobrio e ironico. Risalgono probabilmente ...
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COSTA (Costa di Arignano), Vittorio Gaetano
Oreste Favaro
Nacque in Torino il 10 marzo del 1737 da Carlo Maria detto il conte di Arignano deceduto nell'anno 1755 mentre era governatore di Cuneo, e da [...] del clamoroso esonero di F. A. Chionio (1754) e si laureò inutroque iure il 10 luglio 1757. Aggregato al Collegio dei dottori di filosofia "Si ha da parlare con tutti lo uniforme linguaggio della verità, e debbono i ministri evangelici cogli scritti ...
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BARBIERI, Filippo (Barberi Filippo, Philippus de Barberis, Philippus Siculus)
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Nato a Siracusa intorno al 1426, ancor giovane il B. entrò a far parte dell'Ordine dei domenicani, presso il locale convento [...] testo, povero nella forma, ma scritto con purezza di linguaggio, si fa cenno anche a Niccolò Tedeschi, a Giovanni , Fra Filippo Barberi cronista e filosofo siciliano del sec. XV, in Miscellanea di studi in onore del prof. Eugenio Di Carlo, Trapani ...
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GIOVANNI Diacono (Giovanni Immonide)
Paolo Chiesa
Era probabilmente romano e di ricca famiglia, se è vero che aveva alla Suburra un possedimento piuttosto vasto, dove erano edificati un'abitazione, un [...] in L'eredità classica nel Medioevo: il linguaggio comico. Atti del III Convegno di studio, Viterbo… 1978, Immonide nella tradizione manoscritta del sec. X: proposte di edizione, in Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Bari ...
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PIANCIANI, Giambattista
Roberto Mantovani
PIANCIANI, Giambattista. – Nacque a Spoleto il 27 ottobre 1784 dal conte Alessandro e dalla marchesa Collicola, ambedue appartenenti a illustri famiglie possidenti [...] alla morte; nel 1824 entrò a far parte del collegio filosofico dell’Archiginnasio della Sapienza, sede dell’Università romana idee allora tacciate di ardite voi le troverete espresse col linguaggio de’ giorni presenti» (1862, p. 7). Questa Appendice ...
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CINGARI, Alfonso
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 ott. 1748 da Giovanni Battista, rinomato medico, e da Eleonora Santini, figlia del medico Gian Maria. A sette anni venne inviato dai genitori [...] alla sola ragione (VIII, pp. 1-143); Meditazioni filosofiche ed elevazioni del cuore (ibid., pp. 145-188); Esercizi per monache tono convincentemente oratorio, con l'uso di un linguaggio chiaro ma retorico adatto a impressionare un pubblico ...
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GRIFFINI, Michelangelo (al secolo Giacinto Gaetano)
Giuseppe Cagni
Nacque a San Colombano al Lambro il 4 maggio 1731, dal "dottor fisico" Giuseppe e da Armilla Pia Legnani. Dopo studi nel collegio S. [...] S. Alessandro in Milano per studiarvi filosofia sotto il p. Ignazio Visconti, futuro ).
Iniziò poi il periodo più intenso della vita del G., rimasto in S. Lucia fino alla morte quasi estendendo ai libri il linguaggio tenuto in cattedra. Erudizione e ...
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LITTARA, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque il 31 dic. 1550 a Noto, da famiglia modesta. Il padre Nicola possedeva alcuni beni immobili che alla sua morte, nel 1563, andarono ab intestato ai figli; il [...] dove si dedicò agli studi e conseguì le lauree in filosofia, teologia e nei due diritti; da autodidatta apprese la sacra situazioni e linguaggio dell'epica pagana, con un curioso compromesso tra situazioni e atmosfere proprie del poema antico, ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...