CASATI, Michele
Pietro Stella
Di famiglia gentilizia, nacque a Milano da Giovanni Paolo e da Margherita Visconti il 29 ott. 1699. Vestì l'abito teatino in S. Antonio a Milano ed emise la professione [...] 1723 da mons. Marco Gradenigo. A Verona insegnò filosofia e cominciò a distinguersi come sacro oratore. Destinato nuovamente fuori dellinguaggio corrente. Sue fonti risultano essere il catechismo del concilio di Trento, quelli del Bossuet, del ...
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PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] del religioso muovendosi all’interno di un’impostazione storicista che prendeva a prestito le sue categorie dalla filosofia ) in M. Gandini, Cinquant’anni di studi su R.P., in Storia, antropologia e scienze dellinguaggio, XXV (2009), 3, pp. 47-94. ...
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BETTONI, Giuseppe
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bogliaco, nei pressi di Salò, il 5 settembre 1722, dal conte Domenico e da Caterina Bernini. Compì il corso regolare degli studi (grammatica, umanità e [...] , prima della retorica e poi della filosofia, nel collegio di Verona. Nell'ottobre del 1754 fu inviato a Roma, come sulle umane cognizioni;contro le tesi del confratello e di J. G. Herder sull'origine naturale dellinguaggio e della società, il B. ...
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ALPRUNI, Francesco Antonio
Mario Rosa
Nato a Borgo Valsugana nel 1732, entrò ventenne a Genova nella Congregazione barnabitica. Passato a Roma, insegnò teologia nel collegio di S. Carlo ai Catinari, [...] progressiva radicalizzazione, riflessa nella violenza dellinguaggio, delle speranze nella ventata al 1802 la cattedra di diritto della natura e delle genti e filosofia morale. Collocato a riposo e posto in disparte dal regime napoleonico ...
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AYMERICH, Matteo
Egidio Papa
Nato a Bordils (Aragona) il 27 febbr. 1715, entrò nella Compagnia di Gesù il 27 sett. 1733, nel noviziato di Tarragona, avendo già fatti studi di filosofia e teologia.
Completati [...] professore di filosofia si propose di superare l'insegnamento tradizionale sostituendo le parti ritenute inutili con una tematica più vitale in relazione con le scienze naturali. Volle elevare, inoltre, il livello umanistico dellinguaggio scolastico ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] sistema di ‘filosofia sacra’, la interpretarono nel sec. 2° a.C., e i rotoli, con vari testi, del Mar Morto, di data discussa tra il sec. 1° a.C. e Cambridge, Massachusetts (prima Bibbia tradotta nel linguaggio degli Indiani della regione, 1663). Un ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] e azione, linguaggio e dialogo, coscienza e responsabilità. Nella tradizione filosofica occidentale, il logos plurale o duale), o infine se né chi parla né chi ascolta fanno parte del gruppo (terza p. plurale o duale). Nel verbo le p. sono indicate ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] -c., valore-disvalore, eterno-caduco, trapassò nella filosofia cristiana e nella cultura medievale, dove tuttavia si La creazione del c. d’armata, con 20.000-35.000 uomini, si deve a Napoleone nel 1803.
Trasporti
Corpo morto
Nel linguaggio di marina ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] del sapere, lungo la linea agostiniana, con un esito teologico e apologetico. Di qui anche l'impossibilità di distinguere la filosofia svolta da L. secondo una simbologia e un linguaggio che ricorda la sua prima educazione cortese e trovadorica ...
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Nel linguaggiofilosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] la Scienza nuova di G. Vico che il concetto di p. assurge a matura espressione filosofica. La p. costituisce per Vico il principio in virtù del quale le azioni dei singoli realizzano inconsapevolmente quei fini universali (la famiglia, la società, la ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...