La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] pratiche o arti ne sono le "figlie". L'eloquenza o logica comprende le tre discipline dellinguaggio, che rappresentano le "appendici" o gli "strumenti" della filosofia, e non ne fanno parte, ma sono in funzione di essa. Se sapienza ed eloquenza ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] volta, eserciterà Maritain. Non parlo qui della sua filosofia, ma del suo messaggio contemplativo. La primauté du spirituel desterà lunghi cristianesimo non è l'inadattabilità delle strutture o dellinguaggio, ma la diminuzione della santità, la ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] . Non desta quindi meraviglia che, in un'epoca secolare, sia la filosofia sia la teologia si siano mostrate inclini a ritirarsi nell'analisi dellinguaggio e dell'esperienza immediata, ripudiando le loro precedenti pretese alla conoscenza e ...
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Scienza egizia. Cosmogonia, cosmologia e teologia
Jan Assmann
Mark Smith
Jürgen Zeidler
Cosmogonia, cosmologia e teologia
Nell'Antico Egitto non è possibile separare la conoscenza che riguarda le [...] è il mondo dellinguaggio, della conoscenza, dei rapporti e delle immagini, una lettura antropomorfa del Cosmo, che ‒ che solitamente è messo in relazione soltanto con la filosofia ionica della Natura: la ricerca rivolta alla molteplicità dei ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] non riconosceva l'utilità dell'etimologia come scienza storica dellinguaggio. Il C. espone brevemente le sue tesi in C. non rivendica né lo status delfilosofa né del teosofo, ma del filologo, anzi del grammatico. Con minime aperture, nella parte ...
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Islamismo
Mohammed Arkoun
sommario: 1. L'Islam nella storia dei nostri giorni. 2. Islam, politica e società. a) La questione dello Stato e l'edificazione nazionale. b) L'economia e la società. c) La [...] le audacie interdisciplinari e un'applicazione sistematica della filosofiadel dubbio a ogni atto interpretativo.
Dovunque sia : i suoi commenti e i suoi comandi personali, espressi nel linguaggio corrente (e questo è lo ḥadīth) e la parola coranica, ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] studi sulla percezione e nell'analisi elettroacustica dellinguaggio, sta il vasto campo da lui , la Conciliazione e il congresso filosoficodel 1929, in La Cultura, IV (1966), pp. 433-437; G. De Rosa, Storia del movimento cattolico in Italia, Bari ...
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Onorio III
Ovidio Capitani
Dal particolare punto di vista in cui ci si vuole collocare, di valutare l'azione e la personalità dei pontefici romani in relazione con la figura e l'opera politica di Federico [...] e lo Studio di Bologna: alcune riflessioni, in Storia, filosofia, letteratura. Studi in onore di Gennaro Sasso, Napoli 1999, peso determinante del concorso imperiale: il "quasi", ove si volesse portare all'estremo l'esegesi dellinguaggio della Curia ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] , colori, nei testi sacri, nelle scritture teologiche e filosofiche, nelle arti visive, vengono concepiti come illustrazioni di altro, nascondono e insieme disvelano sensi diversi da quelli dellinguaggio ordinario. Nasce in tal modo una sorta di ...
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BASSI, Ugo (Giuseppe)
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a Cento (Ferrara) il 12 ag. 1801 da Luigi, impiegato d'ordine nelle dogane, e da Felicita Rossetti. Fu battezzato col nome di Giuseppe, che egli poi, [...] ndato a insegnare retorica a Napoli. L'anno successivo stu-, diò filosofia e teologia a Roma, dove fu ordinato sacerdote nel 1825. Fu era necessario temperare l'irruenza e la violenza dellinguaggio.
Sembra che da questo momento la Congregazione dei ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...