Taoismo
Helwig Schmidt-Glintzer
Introduzione
Il taoismo è considerato, accanto al confucianesimo, la seconda grande tradizione filosofico-religiosa della Cina. Non è facile cogliere il pensiero taoista [...] ha un'importanza centrale in tutto il pensiero religioso e filosofico cinese, nella scelta del nome 'taoismo'.
A partire dal II secolo dopo tra veglia e sogno e al rapporto tra linguaggio e realtà esercitarono una profonda influenza su tutte le ...
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GIBERTI, Gian Matteo
Angelo Turchini
Nato a Palermo il 20 sett. 1495, era figlio naturale del mercante genovese Franco Giberti e di una certa Maddalena. Il padre tornò a Genova e quindi si trasferì [...] conoscenza del diritto canonico e sulla filosofiafilosofiche, assolutamente inutili di fronte alla popolazione. Il riferimento diretto doveva essere il Vangelo, predicato secondo le interpretazioni dei dottori della Chiesa, utilizzando un linguaggio ...
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LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] Per una mobilitazione generale (Roma 1947), con un linguaggio religiosamente ispirato, esponevano un piano con finalità più 'attività di studio o di riflessione: "Ormai la figura delfilosofo è impallidita in me […]. La mia specializzazione è quella ...
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FILANGIERI, Serafino (al secolo Riccardo)
Elvira Chiosi
Nacque a Lapio (od. provincia di Avellino) il 24 apr. 1713, da Giovanni, principe di Arianiello del sedile di Nilo, e da Anna De Ponte, dama del [...] maturando ampi interessi intellettuali, dalla filosofia alla matematica, dalla fisica alla F. Testa e unita a Palermo con breve pontificio del 7 luglio 1775.
Con la morte dell'arcivescovo A parte finalità, metodo e linguaggio, sempre riconoscendo al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ferdinando Ughelli
Adelisa Malena
Nell’Europa confessionale dei secc. 16°-18°, lo studio e l’insegnamento della storia delle Chiese assunsero un’importanza decisiva, in primo luogo come efficaci strumenti [...] , dove ebbe come docenti di filosofia e di teologia rispettivamente Francesco Piccolomini fedeltà ai documenti e al loro linguaggio,
Nel citare strumenti, privilegi, turchi nel 1565 e la battaglia di Lepanto del 1571. Ed erano quelle ultime due scene, ...
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FRANCESCO
Massimo Faggioli
Jorge Mario Bergoglio nasce a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, figlio primogenito di Mario Bergoglio e di Regina María Sívori, emigrati piemontesi di estrazione piccolo-borghese. [...] in Argentina, nel 1963 si laurea in filosofia al Collegio S. José di San Miguel; proviene dall’area euro-mediterranea ma dal Sud del mondo e il primo gesuita eletto al soglio non senza il ricorso a un linguaggio dai toni populistici. Rispetto alle ...
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CORNER, Elena Lucrezia
Renzo Derosas
Nacque a Venezia il 5 giugno 1646, da Giovan Battista di Girolamo e da Zanetta di Angelo Boni. Fu la quinta di sette figli, assieme a Francesco, Caterina, una femmina [...] nella cognitione delle matematiche discipline che di qualche linguaggio straniero". L'identificazione più plausibile è quella davanti al Collegio dei medici e dei filosofi, e ricevere poi dalle mani del suo maestro le insegne dottorali e la ...
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BUONMATTEI (Buonmattei), Benedetto
Ilio Calabresi
Nacque a Firenze verso la metà di luglio del 1581 da Vincenzo di Benedetto, non ricco discendente di un'antica famiglia cittadina (già detta del Rosso, [...] , nello Studio patrio, dove ebbe valenti insegnanti anche in filosofia, in teologia scolastica e in teologia morale; nello Studio linguaggio, parlare, o favella", prendendola poi come un'astrazione, ossia ritornando alla concezione della lingua "del ...
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DALLE FOSSE, Giovanni Pietro (Pierio Valeriano; Bolzanio Pierio, Valeriano)
Vera Lettere
Nacque a Belluno nel 1477 da Lorenzo, di professione fabbro, fratello dell'illustre grecista Urbano Dalle Fosse [...] a Padova per seguire le lezioni di filosofia di Leonico Tomeo. Nel 1502 scrisse l 114 s. n.) al 1624. La scena di scrittura del Dialogo comprende un narratore e un narrante: il D. infatti gli umanisti attribuivano al linguaggio figurativo e quindi al ...
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GORI (Gori Pannilini), Giulio
Anna Rita Capoccia
Nacque a Siena, il 30 marzo 1686, primogenito di otto sorelle e tre fratelli, da Augusto e Caterina Savini, nobili senesi.
Nella famiglia Gori "del Monte [...] acerrima critica nei confronti dell'astrazione e del verbalismo della filosofia scolastica insegnata nei collegi gesuitici, critica che Lettere morali, che si manifesta anche nel linguaggio non letterario, sobrio e ironico. Risalgono probabilmente ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...