VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] violenta di cogliere la vitalità delle cose, del paesaggio e delle persone.
Il linguaggiodel V. è diventato a volte più stessa filosofia della vita dei Malavoglia, ma preannuncia la psicologia più indefinita della moglie e della figlia del Motta ...
Leggi Tutto
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] è ciò che rende possibile il compito del traduttore, volto a connettere i diversi linguaggi sulla base di una comunanza che sia in ambito critico-letterario sia in ambito estetico e filosofico-politico.
Fra le altre opere: gran parte delle opere di ...
Leggi Tutto
Romanziere e critico indiano, nato a Peshawar il 12 dicembre 1905. Ha compiuto gli studi al Khalsa College (Amritsar), alla Punjab University (1921-24), all'University College di Londra (1926-29) e all'università [...] del nostro secolo.
La sua vasta produzione − oltre quaranta titoli − spazia dalla narrativa alla saggistica sull'arte figurativa, la filosofia e lingua inglese. Ne vien fuori un linguaggio talora ibrido e pittoresco ma sempre colorito, essenziale ...
Leggi Tutto
Poeta statunitense di origine italiana, nato a New York il 26 marzo 1930. Giovanissimo, conosce l'inferno della prigione; quindi approda a Harvard, dove pubblica la sua prima raccolta di poesie, The vestal [...] poesia di C. sorprende con la discordanza caratteristica sia del suono che del lessico. Parole e fonemi si combinano e si ricombinano fino a valicare la soglia del realismo. Il linguaggio ultra-colloquiale non sempre si associa a forme metriche nuove ...
Leggi Tutto
Poetessa austriaca, nata a Klagenfurt il 25 giugno 1926.
Dopo aver studiato filosofia a Vienna, dove si è addottorata con una tesi su Die kritische Aufnahme der Existentialphilosophie Martin Heideggers, [...] orrori della guerra, entro la dimensione di un linguaggio spesso tormentato e astruso, ma testimone sempre di terso e disteso pur senza perdere di profondità, e al posto del metro libero subentra sovente la più salda e organica struttura della strofa ...
Leggi Tutto
GOMBROWICZ, Witold
Pietro Marchesani
Scrittore polacco, nato a Małoszyce il 4 agosto 1904, morto a Vence (Francia) il 25 luglio 1969. Laureatosi in legge a Varsavia, studin̄ economia e filosofia a Parigi [...] si trasferị a Vence nel 1964. Dopo i racconti del Pamiætnik z okresu dojrzewania ("Diario del periodo di maturazione", 1933; rist. in Bakakaj, 1957 e teatrale di G., che fa uso di un linguaggio frammentato e scomposto, parodia di tutti gli stili e ...
Leggi Tutto
FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] al coesistere, nella tessitura dei Sepolcri, di un doppio linguaggio - l'uno della fantasia l'altro della ragione poligrafo dai prevalenti interessi storici e filosofici, che si sobbarcò alla traduzione del primo articolo del F. su Dante; il poeta S ...
Leggi Tutto
MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] e schiarimenti filosofici, Bari 1952, pp. 174‑186; A. Gramsci, Note sul M., sulla politica e sullo Stato moderno, Torino 1949; L. Huovinen, Das Bild vom Menschen im politischen Denken N. M.s, Helsinki 1951; F. Chiappelli, Studi sul linguaggiodel M ...
Leggi Tutto
MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] s. 7, CCXLVI (1996), vol. 6; E. Pii, Il pensiero politico di S. M., in S. M. nell'Europa del Settecento, Atti, cit., pp. 93-117; P. Ulvioni, La filosofia morale di S. M., ibid., pp. 400-425; G.P. Romagnani, "Sotto la bandiera dell'istoria". Eruditi e ...
Leggi Tutto
Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] di tutto ciò che fa parte del mondo degli enti che gli preesistono (linguaggio e ideologie), e vuol render aduni insieme migliaia di esperienze, è di antica data; e la filosofia moderna ha concepito l'idea dell'umanità come soggetta all'influsso di ...
Leggi Tutto
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...