Filosofo (Lancaster 1911 - Oxford 1960), dal 1952 al 1960 professore di filosofia morale al Corpus Christi College di Oxford. Ha elaborato una forma peculiare di filosofia linguistica, per molti versi [...] originale rispetto agli analoghi tentativi di G. E. Moore e L. Wittgenstein. L'analisi dellinguaggio ordinario secondo A. doveva essere condotta in forma sistematica con lo scopo di recuperare attraverso di essa le più profonde e significative ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] sintesi non diventi poi eccessivamente complessa.
Filosofia
Uso del termine in epistemologia
Il termine m. (per il simbolo 0). I tre assiomi risultano veri per questa interpretazione dellinguaggio; si dice perciò che Z è m. di G o che questa ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] anche nella programmazione pluriennale dei bilanci pubblici.
Filosofia
In genere, risoluzione di un complesso negli elementi dell’empirismo logico, dove essa diviene a. dellinguaggio come strumento di chiarificazione dei termini usati, impedendo ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] In particolare, nella filosofia analitica del l. assume un ruolo centrale lo studio del significato (➔ logica) e del rapporto tra l. e realtà.
Medicina
Basi anatomiche e fisiologiche dellinguaggio
Il problema delle basi fisiologiche del l. umano ha ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] liquidata, emesso a favore del creditore dell’azienda.
Filosofia
Nella filosofiadel diritto, l’intuizione è infinito. La locuzione o. di grandezza è usata nel linguaggio scientifico per indicare il valore numerico approssimativo di una grandezza ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] lungo coinciso con il segno ed è stata tale identità a prevalere nella filosofiadel 17°-18° sec. soprattutto anglosassone.
Fu I. Kant a proporre la mediante segni (s.). Lo stesso apprendimento dellinguaggio, che si realizza attraverso l’imitazione, ...
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Biologia
In genetica, tratto di DNA che fa parte di un operone e condiziona la trascrizione dei geni strutturali immediatamente adiacenti (➔ operone).
Filosofia
In filosofia analitica, un’espressione [...] astrazione.
Forma enunciativa (o funzione proposizionale o enunciato aperto) è un’espressione dellinguaggio della logica dei predicati contenente qualche variabile individuale libera; tali sono, per es., le espressioni «x è vivente» (rappresentabile ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] di s. hanno profondamente interagito con la linguistica strutturale e con la filosofia ermeneutica. Da ricordare, in questa prospettiva, i contributi di P. Ricoeur, volti soprattutto all’analisi dellinguaggio religioso e poetico, e di U. Eco, che ha ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] a Parigi, con le più spiccate personalità della scienza e della filosofiadel tempo. Morto Boineburg, passò (1673) a Londra, dove conobbe una caratteristica universale, presupposto di un linguaggio universale) si presenterebbe così come calcolo ...
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Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] interpretazioni esistenzialistiche del suo pensiero e annuncia la "svolta" del pensiero in direzione dellinguaggio come "dimora più importante per le interpretazioni ermeneutiche della filosofia heideggeriana; nel 1961, Nietzsche, due importanti ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...