Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoria dei tipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] è significante soltanto all'interno della totalità dellinguaggio cui appartiene, e non in virtù autobiografia The time of my life (1985). Numerose sono le raccolte di saggi sulla filosofia di Q.; si ricorda qui The philosophy of W. V. Quine, a cura ...
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Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] apologeta) e trovò un duro avversario nel filosofo cinico Crescente; fu martirizzato mentre era del mondo; esso è, accanto a Dio Padre, di cui G. vuole salvare la trascendenza, il Figlio: ma G., anche per l'imperfezione dellinguaggio teologico del ...
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Antropologo sociale inglese (Birmingham 1881 - Londra 1955). Partendo dall'analogia tra sistema sociale e organismo biologico, propose un modello funzionalista della società mirato a spiegare le interconnessioni [...] avvertibile, per l'insistenza sul ruolo del metodo induttivo, l'influenza della filosofia della scienza di W. Whewell. Contro profondità, sintetizzando una gran mole di materiale, dellinguaggio, dei costumi, degli istituti (matrimonio), dei sistemi ...
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Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofia delle scienze [...] linguistiche in contraddizione con le regole dellinguaggio, visto come rispecchiamento del reale. Il contatto con L. J. Wittgenstein e con R. Carnap condusse più tardi S. a concepire come compito della filosofia non più l'acquisizione di conoscenze ...
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Filosofo inglese (Londra 1919 - Oxford 2006). Esponente tra i più vivaci della scuola di Oxford, si è occupato, nell'ambito dell'analisi dellinguaggio, di varî temi di tipo logico-linguistico, con originalità [...] Oxford, iniziò subito la carriera accademica per divenire prof. di filosofia metafisica all'univ. di Oxford nel 1968. Lasciato l' le distanze dall'abituale approccio dell'analisi dellinguaggio per giungere a formulazioni teoriche di respiro più ...
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Filosofo inglese (Londra 1922 - Los Angeles 2009). Allievo di L. Wittgenstein, del quale ha largamente utilizzato nella sua riflessione filosofica le tecniche dell'analisi dellinguaggio, applicandole [...] formale in uso nel linguaggio quotidiano (The uses of argument, 1958; trad. it. 1975). Coerentemente alla sua impostazione filosofica di base, T. si è poi interessato al problema del senso e degli obiettivi del discorso scientifico (The philosophy ...
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Agàmben, Giorgio. - Saggista italiano (n. Roma 1942); docente di estetica presso le università di Macerata (1988-92), Verona (1993-2003) e IUAV di Venezia. Ha promosso e curato per Einaudi, fino al 1996, [...] Il regno e la gloria (2007); Il sacramento dellinguaggio (2008); Nudità (2009); Angeli. Ebraismo cristianesimo Islam (con E. Coccia, 2009), raccolta critica dei testi filosofici più significativi su questo tema; Altissima povertà. Regole monastiche ...
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Psicologo e filosofo (Berlino 1871 - Poughkeepsie, New York, 1938). Studiò a Berlino, dove ebbe come maestro H. Ebbinghaus; insegnò dal 1897 a Breslavia, nel 1906 fondò a Berlino (in collab. con O. Lippmann) [...] ricerche sullo sviluppo dellinguaggio infantile, quelle sui test d'intelligenza (si deve a S. l'introduzione del concetto di significative e tese a uno scopo. I fondamenti filosofici della concezione personalistica erano stati esposti nel suo Person ...
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Nome d’arte del writer, artista visivo e performer statunitense Stephen Piccirello (New York 1960 - ivi 2010). Tra le più complesse figure del writing, protagonista della scena artistica newyorkese degli [...] lavoro è permeato da relazioni con le sfere della filosofia, della matematica, del mito e della spiritualità. R. basa la sua ricerca sulla lettera quale unità minima dellinguaggio, assegnandole una profondità spirituale e un’architettura militare ...
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Poeta tedesco (Büdesheim, Bingen, 1868 - Minusio, presso Locarno, 1933). Studiò filosofia e storia dell'arte a Parigi, Berlino e Monaco, ben presto entrando in contatto e avvertendo il richiamo di Mallarmé [...] promuovere un'intransigente opposizione al naturalismo, respingendone senza compromessi la quotidianità dellinguaggio e l'aderenza alla particolare situazione storica. La critica alla banale società del tempo non ha in G. basi economico-sociali ma è ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...