GRECCHI, Marco Antonio (Marcantonio)
Corrado Fratini
Non si hanno notizie sulla famiglia d'origine né sulla formazione artistica di questo pittore nato intorno al 1573 (Petrini) in territorio senese.
La [...] cadenze più austere e rigorose, tipiche dellinguaggio controriformato, con riferimenti diretti all'arte contributo per la storia del manierismo in Umbria, tesi di laurea, Università degli studi di Perugia, facoltà di lettere e filosofia, a.a. 1986- ...
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GAULLI, Alessandro
Tommaso Manfredi
Figlio del celebre pittore Giovanni Battista (Baciccia) e di Caterina Murani, nacque a Roma intorno al 1666 (Canestro Chiovenda, 1969 e 1972) secondo quanto si desume [...] autonomo sia sotto l'aspetto linguistico, cristallizzato nella continuità del barocco codificato da Carlo Fontana e indifferente alla graduale rivalutazione dellinguaggio borrominiano, sia per essere svincolato dall'esercizio quotidiano della ...
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GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] barocche, nella codificazione di un personalissimo linguaggio architettonico, volutamente autonomo e criticamente distante deve necessariamente guardare ai presupposti razionalistici del pensiero filosofico e alla giovane ricerca sperimentale. Il ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] del G., che mostra invece precisi legami con il classicismo della successiva generazione artistica.
Il linguaggio di Pavia, in Annali della Scuola normale superiore di Pisa, classe di lettere e filosofia, s. 3, XXII (1992), 1, pp. 122, 125, 136 s., ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] soda virtù nella moral filosofia, una perfetta cognizione passim),la "cura" per il linguaggio "proprio delle arti" risulta in parallelo 43 s., 56; G. Frizzoni, Napoli nei suoi rapporti coll'arte del Rinascimento, in Arch. stor. ital., s. 4, I (1878), ...
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CRESPI, Daniele
Giulio Bora
Figlio di Gaspare, discendente da una famiglia di pittori originaria di Busto Arsizio e imparentato con il Cerano (Milani, 1970, pp. 37 ss.), nacque probabilmente a Milano [...] inedito linguaggio iconografico e espressivo, frutto dell'incontro dell'esperienza caravaggesca con quella della scuola del Seicento lombardo , di prospettiva, di antichità romane, di filosofia, letteratura e devozione, a documentare la vasta ...
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BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] schema tradizionale - fu subito apprezzata per la sua "filosofia" negli ambienti e nei circoli toscani illuminati e progressisti spiritualistiche (La Fiducia in Dio).
Le contraddizioni di linguaggiodel B. furono insieme il limite e il carattere della ...
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GAGGINI (Gagini), Domenico
Rita Bernini
Figlio di Pietro, nacque a Bissone, in Canton Ticino, nel terzo decennio del XV secolo. È molto probabile che il padre appartenesse a un ramo della famiglia di [...] nel suo personale linguaggio; ma esse nulla F. Laurana, in Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Bari, V (1959), 3, pp LIX (1974), pp. 18-29; B. Patera, Scultura del Rinascimento in Sicilia, in Storia dell'arte, 1975, nn. ...
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FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] , il F. si distinse per una qualità di linguaggio, dal Venturi (1933) definita come "gusto fiammingo", seconda metà del Cinquecento, in Quaderni dell'Istituto di storia dell'arte medioevale e moderna, Facoltà di lettere e filosofia, Università di ...
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CARRÀ, Carlo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Giuseppe e Giuseppina Pittolo, nacque a Quargnento (Alessandria) l'11 febbraio del 1881. Nel 1899-1900 il C. fu per la prima volta a Parigi, poi a Londra; ma [...] del Manifesto)ben si spiega tenendo conto, di una prima confusa esperienza di letture anarcoidi e libertarie, che aveva preparato il terreno alla ribellione contro la borghesia e contro la filosofia a trasformare il linguaggio futurista, ancora grezzo ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...