Architettura
Orientamento (detto anche decostruttivismo) emerso nella produzione architettonica degli ultimi due decenni del 20° sec. nel panorama sia statunitense sia europeo. Pur non trattandosi di [...] au, B. Tschumi. Esponenti del d. sono stati considerati, almeno per talune fasi del loro lavoro, G. Behnisch, J.H. Miller), che si rifà al pensiero filosofico di J. Derrida. La genesi dei concetti non perché il linguaggio letterario sia caratterizzato ...
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Arte
Nelle arti figurative, la tendenza a ispirarsi a fonti diverse accogliendo da ciascuna gli elementi ritenuti migliori. J.J. Winckelmann fu il primo a trasferire il vocabolo dal linguaggiofilosofico [...] invalso nelle scuole stoica, platonica e aristotelica in Grecia e in Roma dalla fine del 2° sec. a.C., volto a conciliare le dottrine dei diversi filosofi, in particolare di Platone e di Aristotele, riducendo le loro profonde opposizioni a mere ...
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(IV, p. 577; App. I, p. 157; II, I, p. 255; III, I, p. 133; IV, I, p. 160)
Dare una definizione precisa e pertinente del termine a. è pressoché impossibile, data l'ambiguità e la molteplicità dei parametri [...] che determinano un certo tipo di linguaggio, nella modificazione continua, nella flessibilità; è un palco nel teatro del mondo".
Bibl.: G. Dorfles, Simbolo, comunicazione, consumo, Torino 1962; M. Praz, La filosofia dell'arredamento, Milano 1964 ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] del cattolicesimo". Alle tre facoltà di giurisprudenza, di scienze politiche economiche e commerciali, di lettere e filosofia per Como, di principato per Pavia, ecc. Già nel linguaggio ufficiale si fa strada il termine "provincia" contrapponendolo a ...
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Conservazione e restauro
"Restaurare significa conservare. Si restaura tutto ciò che non è stato conservato e protetto". Con questa affermazione, alla fine del 20° sec., G. Urbani, allora direttore dell'Istituto [...] contrasto con la più moderna teoria e prassi del restauro, da lui stesso appresa e praticata in sé sia in crisi, ma solo la formulazione filosofica o estetica (non quella empirica) di tale facoltà avere subito, nel linguaggio scientifico italiano e ...
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Byatt, Antonia Susan (nata Antonia Susan Drabble)
Scrittrice e critica inglese, nata a Sheffield (South Yorkshire) il 24 agosto 1936. Laureatasi alla Cambridge University nel 1957, studiò poi al Bryn Mawr [...] trad. it. 1994), la filosofia di E. Swedenborg e le scoperte naturalistiche del secondo Ottocento fungono da canovaccio; il secondo un gusto di marca vittoriana e in un linguaggio dai colori barocchi.
Nell'ambito della sua produzione critica ...
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Kosuth, Joseph
Alexandra Andresen
Artista concettuale statunitense, nato a Toledo (Ohio) il 31 gennaio 1945. Si è formato alla Toledo Museum School of Design, al Cleveland Arts Institute e, a New York, [...] un complesso approccio teorico nel quale interagiscono filosofia, antropologia, psicanalisi e critica d'arte, la sua ricerca sul linguaggio, egli utilizza parole recano ognuna stampata una delle parole-definizioni del titolo), One and three chairs ( ...
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Savelli, Angelo
Simona Ciofetta
Pittore e scultore, nato a Pizzo Calabro (Catanzaro, poi Vibo Valentia) il 30 ottobre 1911, morto a Boldeniga nel comune di Dello (Brescia) il 27 aprile 1995. Si formò [...] del Pantheon di notte e Nudo, presentati alla Quadriennale di Roma del 1943) giunse a un particolare linguaggio alla filosofia zen e alla pratica yoga. Dalla fine degli anni Cinquanta, la sua pittura trovò nell'uso monocromatico del bianco ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] nudità secondo le differenti culture e il suo passaggio nel linguaggio artistico. Il fatto che ci si imbatta in civiltà determinato soggetto, e quindi soltanto come espressione figurativa e filosoficadel concetto di umano" (Giuganino 1959, p. 9).
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] in schisto del Gandhāra aveva adottato, per usare un'espressione di Bussagli (1984), un linguaggio 'classico' e saputo sviluppare nel loro seno le arti e le scienze, la filosofia e l'arte militare, l'organizzazione politica e quella amministrativa; ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...