Uomo politico francese (Marsiglia 1825 - Saint-Gervais-les-Bains, Alta Savoia, 1913), figlio di Démosthène. Avvocato, commissario generale delle Bocche del Rodano e del Var (1848), deputato repubblicano [...] con la Prussia; costretto a dimettersi ai primi di agosto, divenne uno dei capri espiatorî delle sconfitte francesi. Lasciò un'opera notevole: L'empire libéral (17 voll., 1895-1901) e molti scritti di letteratura, critica d'arte, diritto e filosofia. ...
Leggi Tutto
Erudito (Savignano di Romagna 1740 - Roma 1792). A Roma dal 1762, si dedicò a ricerche nei campi più diversi, fu prof. di greco alla Sapienza (1769), poi al Collegio Urbano di Propaganda Fide (1780); entrò [...] diritto civile (Leges novellae V anecdotae imperatorum Theodosii iunioris et Valentiniani III, 1767) e canonico, di filosofia. Intrattenne un vasto carteggio, di notevole interesse storico, con i principali esponenti del giansenismo ( ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] a Platone - dell'"uomo che i malvagi non hanno nemmeno il diritto di lodare", contenuto nell'elegia per l'altare dedicato a Eudemo del contingente e dell'accidentale), A. aveva distinto tre possibili scienze speculative: matematica, fisica e filosofia ...
Leggi Tutto
Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] a Padova (e per due anni a Bologna) studî di diritto e poi di filosofia ed eloquenza; intanto componeva un poema in ottave in 12 che sarà il suo primo biografo. Qui cominciò le Sette giornate del mondo creato; ma presto andò di nuovo a Roma, dove nel ...
Leggi Tutto
Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] (motivo che da taluni storici della filosofia viene indicato tra gli antecedenti del dubbio cartesiano: non sfugge comunque il buoni e malvagi, che soltanto Gesù Cristo ha diritto di separare nel giorno del Giudizio. Ma mentre all'inizio, e ancora ...
Leggi Tutto
Primo imperatore romano (Roma 63 a.C. - Nola 14 d.C.). Fondatore dell'Impero romano, la sua opera chiuse definitivamente la crisi della repubblica, ormai inadeguata a reggere lo stato attraverso l'oligarchia [...] assassinato) venne a Roma nel maggio del 44, rivendicando i diritti di figlio ed erede del dittatore. Il rifiuto di Marco Antonio panegirico di Catone fatto da Bruto; esortazioni alla filosofia (Hortationes ad philosophiam); le proprie memorie in 13 ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Rammenau, Lusazia sup., 1762 - Berlino 1814). Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l'edificio sistematico del sapere su un principio [...] di F. è la sua dottrina politico-giuridica. Il diritto è fondato sull'autonomia della persona e sorge dall'esigenza di della sua filosofia continuano tuttavia a vivere, ma all'interno di questo nuovo quadro. Ciò è caratteristico del pensiero politico ...
Leggi Tutto
Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] significativa, nelle dottrine filosofiche di S., la valorizzazione del particolare concreto. Dalla Giacomo I, condannata in Inghilterra e in Francia perché lesiva dei diritti dello stato; tra le opere postume: De necessitate gratiae (1619); ...
Leggi Tutto
Botanica
Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, [...] per es. la formazione delle ascospore nello sporangio.
Diritto
L. convincimento del giudice Con riferimento al processo civile, al fine extraprocessuale prima ancora che in sede giudiziaria.
Filosofia
L. pensatori Intellettuali che, in nome di ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Oberholzheim, Svevia, 1733 - Ossmannstädt, Weimar, 1813). Inizialmente attratto dall'Illuminismo, fu il maggior esponente del rococò letterario tedesco. Tra le sue opere spiccano i romanzi [...] cavalleresco Oberon (1780).
Vita
Figlio d'un pastore protestante, studiò diritto nell'univ. di Tubinga, prima di trasferirsi a Zurigo (1752) filosofia (1769-72) all'univ. di Erfurt, sede che abbandonò quando fu chiamato a Weimar come precettore del ...
Leggi Tutto
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...