Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] Revue lilas; s'iscrisse poi alla facoltà di diritto, seguendo contemporaneamente corsi alla Scuola di scienze politiche stile (L. Spitzer), la morale e la filosofia (G. Bataille, M. Blanchot), la struttura del racconto (J. Rousset) o il linguaggio (R ...
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Critico, scrittore e filosofo tedesco (Hannover 1772 - Dresda 1829), figlio di Johann Adolf; studiò diritto a Gottinga e poi a Lipsia, ma i suoi interessi si rivolsero soprattutto alla letteratura e alla [...] a Berlino (1797), dove fu in contatto con quelli che sarebbero diventati i maggiori esponenti del primo romanticismo, come il poeta Novalis e il teologo e filosofo Schleiermacher; qui, insieme con il fratello August Wilhelm (v.), fu tra i fondatori ...
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Filosofo, medico e riformatore religioso (Vilanova de Sixena, Aragona, 1511 - Ginevra 1553). Studente di diritto a Tolosa, si volse ben presto agli studî biblici, patristici e filosofici, venendo così [...] , opera di teologia e insieme di scienza e di filosofia. Prima di pubblicarla ne aveva mandato il manoscritto a Le dottrine di S. si possono riportare al misticismo neoplatonico del Rinascimento. Su questo sfondo egli costruisce la sua dottrina ...
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Storico, filosofo e polemista (La Carla, Ariège, 1647 - Rotterdam 1706). La produzione di B., nata da intenti polemici e ispirata al razionalismo, trova la sua migliore espressione nel Dizionario storico-critico [...] rifugiati francesi; nel 1693 perse la cattedra e il diritto d'insegnare. Continuò la sua attività di studioso del male e del dualismo; Rorarius per la discussione sull’anima delle bestie; Spinoza per l’interpretazione critica della sua filosofia ...
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Giurista e filosofo (Napoli 1636 - ivi 1714). Figura di spicco nel panorama culturale della Napoli del Seicento, al rinnovamento culturale della quale contribuì dando nuova vita all'Accademia degli Investiganti [...] nelle cause che si trattano nel Tribunale del santo Officio nella città e nel Regno diritti della difesa. Di questa lettera V. ha lasciato varie stesure; ma in tutte è presente, dietro la polemica giuridica, la difesa della "libertà filosofica ...
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Scrittore russo (Mosca 1890 - Peredelkino, Mosca, 1960). Vicino ai futuristi, esordì con le poesie Bliznec v tučach ("Il gemello nelle nuvole", 1914), imponendosi presto come il più interessante lirico [...] pittore e di una pianista di talento, dopo studî di musica, diritto e filosofia (seguì i corsi di H. Cohen a Marburgo) si avvicinò al versi durante la guerra (Na rannich poezdach "Sui treni del mattino", 1943; Zemnoj prostor "La vastità terrestre", ...
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Filosofo, medico e giurista ebreo (Cordova 1135 - Il Cairo 1204). Il pensiero di M. rappresenta il più alto livello raggiunto dalla speculazione ebraica medievale. Nella sua opera Dalāla al-ḥā'irīm ("Guida [...] un codice di diritto talmudico intitolato Mishnēh Tōrāh ("Seconda Legge"), in ebraico; un'opera filosofica dal titolo originale quelli contingenti, e della causa unica. Dalla tradizione filosoficadel neoplatonismo M. trae invece la concezione che Dio ...
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Filosofo e sociologo tedesco (Stoccarda 1895 - Norimberga 1973). È ritenuto il fondatore della "teoria critica", cioè di un marxismo di ispirazione hegeliana, che utilizza alcuni concetti della psicoanalisi [...] pensiero
Dal 1930 professore di filosofia sociale all'università di Francoforte, della sociologia specializzata (economia, diritto, psicologia, ecc.). La in genere, alla psicanalisi e alle psicologie del profondo, e la loro utilizzazione ai fini ...
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Sociologo russo (Tur´ja, gov. di Vologda, 1889 - Winchester, Massachusetts, 1968), naturalizzato statunitense nel 1930. Studiò all'università di Pietroburgo, dove ebbe come maestri, fra gli altri, V. M. [...] estremamente vasta, estesa a campi disparati come filosofia, psicologia, storia, diritto, ecc., si concentrò da ultimo sugli bolscevismo. Trasferitosi negli Stati Uniti, insegnò all'università del Minnesota (1924), e poi alla Harvard University (1930 ...
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Umanista (Capodistria 1370 - Budapest 1444). Autore di orazioni e trattati, nella sua opera più nota, De ingenuis moribus et liberalibus studiis adulescentiae (1402), espose il modello ideale di un'educazione [...] per apprendervi il greco, tornò a Padova dove ottenne il dottorato in arti, medicina e diritto civile e canonico, e dove compose nei primi mesi del 1402 il trattato pedagogico De ingenuis moribus et liberalibus studiis adulescentiae. In esso è posto ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...