FORZONI ACCOLTI, Francesco
Lucinda Spera
Nacque a Firenze il 10 ag. 1674 da Pier Andrea, funzionario mediceo, e Maria Angiola della Verde, appartenente a una nobile famiglia perugina trasferitasi in [...] Toscana.
Studiò lettere, filosofia e diritto a Firenze; si dedicò poi agli studi giuridici presso l'università di Pisa, dove si rinterzata offerta dagli arcadi a papa Clemente XI nel primo anno del suo pontificato (Rime degli arcadi, Roma 1722, IX, p ...
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CASANOVA, Ludovico
Giorgio Rebuffa
Nato a Genova l'8 dic. 1799, studiò al liceo allora detto "Imperiale" e, dopo aver terminato gli studi in filosofia a soli sedici anni, a ventuno si laureò in giurisprudenza [...] internazionale, a cura di C. Cabella e G. B. Cironi, 3 ediz. con introduz. e note di E. Brusa, I-II, Firenze 1876; Deldiritto costituzionale, a cura di C. Cabella e G. B. Cironi, 3 ediz. con introduz. e note di E. Brusa, I-II, Firenze 1875.
Fonti ...
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BUCCERONI, Gennaro
Bartolomeo Genero
Nato a Napoli il 21 apr. 1841, Compì i primi studi nel collegio dei gesuiti a S. Sebastiano; nel 1856 entrò nella Compagnia di Gesù e, dopo il noviziato, studiò [...] rivolgimenti politici, dovette proseguire all'estero i suoi studi: di filosofia e scienze a Balaguer in Spagna, di teologia a Laval religiosi ed ebbe parte come consultore nella codificazione deldiritto canonico.
Alle lodi già espresse da Leone XIII ...
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ANTONIO MARIA da Palazzuolo (al sec. Francesco Antonio Ceraso)
Elvira Gencarelli
Nacque nel 1672 a Palazzuolo (Aquino).
Nel 1690 andò a Napoli per studiare letteratura, filosofia e diritto, e l'8 dic. [...] l'abito cappuccino. Dopo il triennio di noviziato, nel 1696, tornò a Napoli, dove prese a studiare filosofia e teologia sotto la guida del p. Antonio da Benevento. Ma a lui, già d'allora appassionato lettore delle Méditations di Descartes e della ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] gli esecutori della legge di natura e rassegnano questo diritto nelle mani della comunità, essendo per altro inteso che importanza del fattore lavoro. ▭ Alla filosofia di L., con cui l'Inghilterra degli inizî del sec. 18° prese coscienza del suo ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] Vita
Quattordicenne si recò a Bologna (1477) per studiare diritto canonico; nel 1479 è a Ferrara (nello stesso anno Se nettissima è la difesa della magia come vertice del conoscere filosofico, altrettanto chiara e precisa la polemica contro l' ...
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Uomo politico e filosofo tedesco (Breslavia 1825 - Ginevra 1864). Partecipò ai moti del 1848 e si impegnò nell'organizzazione del movimento operaio. Elaborò l'Arbeiter-Programm (1862), che costituì la [...] .
Vita
Figlio di un agiato commerciante ebreo, studiò filosofia, storia e filologia dapprima all'università di Breslavia, dallo stato borghese, basato sul diritto di proprietà, a uno stato democratico, vero strumento del bene generale. Le sue teorie ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] nella fede si decide dunque dell'essere e del non essere di Dio e dell'uomo, ed il pensiero moderno e gli sviluppi della filosofia tedesca. La fede come essere di primato della Chiesa di Roma fosse di diritto divino e, accusato di tendenze hussite, ...
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Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] passioni, ma il dettame della ragione che insegna a difendere il diritto altrui come proprio, e questo anche per l'utile di al problema della storicità della Bibbia, del valore dei profeti e del rapporto tra filosofia e teologia. In sede di critica ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] varie opere di L. Fontana e P. Manzoni.
Diritto
L’o. del negozio giuridico è l’interesse o gli interessi che le ), inattingibile dal processo conoscitivo. Nei postkantiani e nei filosofi idealisti si tende ad accettare la concezione kantiana dell’o ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...