MONOPOLIO
Serafino Gatti
(XXXIII, p. 692; App. III, II, p. 154; IV, II, p. 502)
Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da una revisione, da parte della dottrina giuridica, della concezione tradizionale [...] in Enciclopedia deldiritto, xxix, ivi 1979, p. 508 ss.; E. Roppo, Questioni in tema di formazione del consenso, , Un secolo di filosofia antitrust, Bologna 1991; R. Alessi, G. Olivieri, La disciplina della concorrenza e del mercato, Torino 1991; ...
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Nacque a Caracas (Venezuela) il 20 novembre 1781; morì a Santiago del Chile il 15 ottobre 1865. Fino al 1810 visse in patria occupato nello studio dei classici latini e spagnoli; per alcun tempo si dedicò [...] di Santiago, dove insegnò egli stesso lettere, filosofia, diritto e soprattutto grammatica spagnola, contribuendo così a conservare la purezza dell'idioma materno; impartì anche l'insegnamento deldiritto internazionale, e le sue lezioni, raccolte in ...
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L'Algazel o Algazelus dei nostri scrittori medievali; uno dei più insigni pensatori musulmani: teologo, mistico, moralista, filosofo e giurista, nato a Tūs nel Khorāsān (Persia di nord-est) nel 450 èg. [...] è la teoria generale e la metodologia deldiritto; i suoi trattati di diritto applicato (dei quali edito è soltanto il al-Gh. e diede luogo ad accuse d'insincerità da parte dei filosofi spagnoli Ibn Ṭufail (v.) e Averroè (v.). Di quest'ultimo ...
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SPERANSKIJ, Michail Michajlovič, conte
Fritz EPSTEIN
Statista russo, nato il 12 gennaio 1772 a Cerkutino (governo di Vladimir), morto il 23 febbraio 1839 a Pietroburgo. Figlio di un prete di campagna, [...] l'influsso della scuola giuridica francese, specie di F.-D. Tronchet, uno dei creatori del codice civile. Conosceva il diritto romano, e la filosofia inglese, particolarmente J. Bentham, gli era familiare. Convinto seguace dei principî ufficiali e ...
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Si dice autorità il principio dell'azione di una volontà su di un'altra.
Questa azione suppone da un lato la forza determinante, dall'altro il riconoscimento di essa. La forza determinante non può essere [...] del pensiero medievale e del Rinascimento conservava la parte fondamentale del suo pensiero ossia il suo realismo. Iniziatosi con la filosofia dicono morali, come, per es., la scienza deldiritto e la cosiddetta scienza empirica della politica), ma ...
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. Uno dei più rinomati scrittori siriaci del periodo di decadenza della letteratura siriaca, fecondissimo scrittore, filosofo peripatetico, teologo monofisita con tendenze conciliatorie, poligrafo ed enciclopedico, [...] la sua compilazione, oltre che di quasi tutti i libri di diritto in lingua siriaca, dei canoni ecclesiastici e di un'opera giuridica del celebre teologo e filosofo musulmano al-Ġhazālī, travasando da quest'ultimo con leggerissime modificazioni molte ...
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VERMIGLI, Pietro Martire
Delio Cantimori
Nato a Firenze l'8 settembre 1500, fu uno dei maggiori dotti della "chiesa riformata", il teorizzatore più sistematico e conseguente delle dottrine zwingliano-calviniane. [...] quel che riguarda la liturgia. Decisa la riforma deldiritto ecclesiastico inglese, fra i commissarî fu nominato il V 1556 in poi). Tanto a Strasburgo, dove aveva insegnato teologia e filosofia, quanto a Zurigo, il V. si occupò degli esuli inglesi ...
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DIRITTI Documenti scritti ai quali è affidata la solenne enunciazione dei principî fondamentali della libertà politica e civile.
Questa tendenza si manifesta dapprima nella storia costituzionale inglese. [...] formulazione però essi risentono l'influenza della filosofia giusnaturalistica: ad essi viene infatti attribuito alla funzione sociale deldiritto di proprietà) e vi s'incontra inoltre la tendenza ad enunciare, accanto ai diritti di libertà politica ...
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Pubblicista e uomo politico francese, uno degli uomini più rappresentativi della Rivoluzione, nato a Guise nel 1760, ghigliottinato a Parigi il 5 aprile 1794. Educato nel collegio Louis Le Grand, ov'era [...] presentita e precorsa, nel 1788, con un opuscolo sulla Filosofiadel popolo francese, che lo mise subito in vista. Egli con l'opuscolo La France libre aveva audacemente proclamato il diritto della nazione a scegliersi il proprio governo. Poco dopo, ...
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È noto come poeta didascalico della fine del sec. XIII e i principî del XIV (n. a Barberino in Val d'Elsa nel 1294, morì a Firenze nel 1348), per le due opere intitolate Documenti d'Amore e Reggimento [...] , a passeggio, in chiesa, in viaggio, giurisprudenza, filosofia, ecc.), e introdusse novelle e copiosissimi aneddoti, ricordi, non attese più ad opere letterarie, ma alla pratica deldiritto ed agli affari, godendo di grande autorità e rinomanza ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...