Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ed ecclesiastica, di una letteratura varia anche se priva di grandi lumi, il l. medievale assunse una grande varietà di aspetti e De Trinitate, e il De civitate Dei, grandioso disegno di una filosofia della storia), Agostino, nel desiderio di ...
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RAIMONDI, Ezio
Bruno Basile
Filologo, critico e storico della letteratura e della cultura, nato a Lizzano in Belvedere (Bologna) il 23 marzo 1924. È professore ordinario di Letteratura italiana presso [...] Filosofia dell'università di Bologna (dal 1974), dopo avervi insegnato Lingua e letteratura italiana nella facoltà di Magistero (dal 1962). È socio nazionale dell'Accademia Nazionale dei Letteratura e scienza (1978), I lumi dell'erudizione (1989) e il ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] Omero l'incolumità contro gli assalti di latone e degli altri filosofi.
La filologia greca si forma su Omero, si è Controriforma. L'università francese fu vedovata dei suoi maggiori lumi dalla cacciata degli ugonotti. Inoltre la Controriforma ...
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ZOOLOGIA (dal gr. ζῷον "animale" e λόγος "scienza"; in tedesco anche Tierkunde)
Giuseppe Montalenti
È quel ramo delle scienze biologiche (v. biologia) che ha come oggetto di studio la vita nel mondo [...] a contributo dall'evoluzionismo e ricevettero nuovi lumi da tale teoria. Si costituì così un dei grandi sconvolgimenti etnici dell'Europa, e, in seguito, l'orientamento di ogni attività indagatrice e creatrice dello spirito verso i problemi filosofici ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] de' Letterati d'Italia" riferendo dei lavori di "medicina, botanica, notomia, filosofia, storia naturale". Sempre in lui, a Venezia un'erudizione che, non scalzata dai lumi, sopravvive alla stessa scomparsa della Serenissima, per persistere, ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] definire un supporto filosofico, stimolante e operativo, ad una vocazione insofferente dei rigori paralizzanti delle 'opera; poi raccoglieva il parere di ciascuni, e con tali lumi si determinava a quello li pareva il migliore.
"Smania di crescere ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] accettando anche la nuova moda dei versi sciolti, anche lo stesso filosofismo giungendo sino all'esposizione in versi anche presso i posteri ha destato un'opera non eccelsa per lumi poetici e nella sua ampiezza e apparente varietà così monotona (come ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] è più dura, gli anni, come si è accennato, dei sequestri e dei roghi di libri (12). Sono anche gli anni in 'Indice, il luogotenente chiede lumi a Venezia, e fra a fra Bonifacio Maria Grandi, studioso e filosofo; un'altra biblioteca nuova sorge a S. ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] debano sempre che recitaranno mantener li lumi non solo nella scena ma anco di Santa Maria Formosa entrano in lizza con il Teatro dei Santi Giovanni e Paolo, inaugurato nel 1639 con La a Firenze nel 1550 del filosofo umanista, mago e cabalista, ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] debano sempre che recitaranno mantener li lumi non solo nella scena ma anco a Firenze nel 1550 del filosofo umanista, mago e cabalista, Dramma», 298, 1961, pp. 41-43; R. Giazotto, La guerra dei palchi, pp. 926-929; N. Mangini, I teatri di Venezia, p ...
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lume
s. m. [lat. lūmen (-mĭnis), affine a lūx «luce»]. – 1. a. In genere, sorgente luminosa, apparecchio o mezzo, anche molto semplice, per produrre luce artificiale e illuminare: Facesti come quei che va di notte, Che porta il l. dietro e...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...