Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] il Contre Sainte-Beuve (post., 1954), in cui accusava il critico d'aver confuso l'io biografico e mondano degli artisti con il particolari, come lo stile (L. Spitzer), la morale e la filosofia (G. Bataille, M. Blanchot), la struttura del racconto (J. ...
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Romanziere, drammaturgo e filosofo francese (Parigi 1905 - ivi 1980). Pensatore tra i più significativi del Novecento, la sua filosofia si riallaccia alla fenomenologia di E. Husserl e all'analitica esistenziale [...] modernes, attraverso la quale poté diffondere le sue posizioni filosofiche, politiche e letterarie. Dopo l'esperienza (1948-49) nel Rassemblement démocratique révolutionnaire, critico verso il gaullismo come verso lo stalinismo, si avvicinò alle ...
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stil novo Tendenza poetica (anche dolce stil novo) diffusa in Toscana tra la seconda metà del 13° e l’inizio del 14° sec., così chiamata dalla critica moderna sulla base di versi di Dante (Purg. XXIV, [...] la figura del poeta-personaggio, è ‘angelicata’, è un angelo non nel senso generico della parola, ma nel senso tecnico della filosofia scolastica, secondo la quale gli angeli sono tramiti tra Dio e l’uomo. In tal modo, in clima bolognese-fiorentino ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] di Giove, il quale fa una requisitoria contro i filosofi. Spunti di satira sociale si trovano nel Timone, specie L. in tutte le età: la spigliatezza briosa della sua critica, la genialità di alcune sue trovate fantastiche (soprattutto nei Dialoghi ...
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Poeta e drammaturgo spagnolo (Fuente Vaqueros 1898 - Víznar, Granada, 1936). Voce tra le più originali del Novecento spagnolo, amico di S. Dalí e L. Buñuel, partecipò ai vari tentativi modernisti, specialmente [...] ad Almería e quindi nell'università di Granada dove studiò filosofia e diritto, laureandosi in giurisprudenza nel 1923. Appassionato di lorchiana è stato uno degli argomenti più discussi dalla critica contemporanea e successiva al poeta. L. stesso ...
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Scrittore e poeta spagnolo (Madrid 1580 - Villanueva de los Infantes 1645). Vissuto quando il grande impero spagnolo si andava sgretolando, lentamente nella sua compagine politica ma più rapidamente nella [...] La cayda para levantarse nota come Vida de San Pablo, 1644), filosofico (La cuna y la sepultura, 1634; De los remedios de da Seneca; Las quatro pestes del mundo, 1651), di critica letteraria (La culta latiniparla, 1631; La aguja de navegar cultos ...
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Critico, scrittore e filosofo tedesco (Hannover 1772 - Dresda 1829), figlio di Johann Adolf; studiò diritto a Gottinga e poi a Lipsia, ma i suoi interessi si rivolsero soprattutto alla letteratura e alla [...] incapace di vera perfezione. S. pubblicò successivamente alcuni saggi, importanti anche come esempio di un nuovo stile di critica letteraria, storica e filosofica insieme, su F.-H. Jacobi (1796), G. E. Lessing (1797) e il Meister di Goethe (1798), a ...
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Uomo politico e scrittore (Pesaro 1799 - Roma 1885). Partecipò ai moti del 1831 in Emilia; arrestato dagli Austriaci, fuggì poi a Parigi. Fu deputato dell'Assemblea Costituente a Roma (1849), schierandosi [...] scuole italiane, e pubblicò numerosi scritti fra i quali: Del rinnovamento della filosofia antica italiana (1836); Sei lettere al Rosmini (1838: replica alla severa critica che Rosmini aveva mosso al Rinnovamento, dove si propugnava, contro la logica ...
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Sostenitore, nei sec. 16°-18°, della libertà di pensiero filosofico e religioso, e in particolare, durante l’Illuminismo, anche dell’emancipazione dalla fede e dalla morale cristiana.
Il termine si diffonde [...] l’opera di P. Bayle e dei deisti inglesi); mentre si affermava la filosofia empiristica (con l’apporto inglese) e si affinavano gli strumenti della critica storica. Negli ultimi decenni del Seicento molti degli orientamenti libertini passano in forme ...
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Dantista e storico della filosofia (Spianate, Lucca, 1884 - Roma 1968). Gli studi di N. si sono articolati attorno a due temi fondamentali: gli sviluppi dell'aristotelismo nel Medioevo e nel Rinascimento [...] parte, N., in polemica con la riduzione della cultura filosofica di Dante al più schietto tomismo, ha ampliato il quadro 1963); Studi su P. Pomponazzi (1965); Saggi e note di critica dantesca (1966) e le raccolte postume Saggi sulla cultura veneta del ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...