Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] trovare soluzione solo attraverso una rinnovata concezione della filosofia e della ragione come superamento e integrazione delle prospettive limitate e unilaterali. In questo senso H. critica la riflessione e l'intelletto come sapere puramente ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] sia quindi un’interrelazione di rapporti semantici generalissimi. A tali critiche N. Chomsky e i suoi allievi più ortodossi hanno replicato elaborate anche altre s. basate su diverse concezioni filosofiche, sia per la logica classica sia per altre ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] dell'opacità e dell'insensatezza dell'esistente, contro l'irrazionalismo, ecc. La filosofia di Hegel (in particolare la sua critica dell'intelletto) influisce non poco anche sulla critica di A. all'illuminismo e alla scienza: tanto l'uno che l'altra ...
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Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx [...] per vari anni, allo scopo di approfondire gli studi di filosofia. Fu un periodo decisivo per la formazione culturale di L contenute (per es., la critica della "dialettica della natura" di Engels) fu duramente criticato dalla Terza Internazionale. L., ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] anche res cogitans, sostanza pensante. Dalla critica alla concezione sostanzialistica cartesiana prende avvio la riflessione di un principio primo incondizionato dell’intera scienza filosofica. Come reazione a tali sviluppi idealistici si delineano ...
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Filosofo francese della scienza (Bar-sur-Aube 1884 - Parigi 1962). La sua riflessione sulla scienza muove dall'inadeguatezza sia dell'idealismo sia dell'epistemologia positivistica dopo la rivoluzione [...] scientifique del 1934.
Vita e opere
Ha insegnato storia e filosofia delle scienze a Digione (dal 1930 al 1940) e alla Sorbona di Parigi (1940-1954). Critica il razionalismo assoluto cartesiano, contrapponendogli un razionalismo "applicato", che ...
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Pseudonimo del filosofo tedesco Johann Caspar Schmidt (Bayreuth 1806 - Berlino 1856). Esponente della sinistra hegeliana, combatté qualsiasi entità reale o astratta (dallo Stato alla religione, dalla morale [...] anche i teorici dell'anarchismo.
Vita
Studiò teologia, filologia e filosofia a Berlino (dove fu scolaro di Schleiermacher e Hegel) e fondamentale, Der Einzige und sein Eigenthu, che fu variamente criticata da M. Hess, da L. Feuerbach e acremente da ...
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Obbligo morale di fare determinate cose o concretamente ciò che l’uomo è obbligato a fare, dalla religione, dalla morale, dalle leggi, dalla ragione, dallo stato sociale ecc.
Nella storia della filosofia [...] e necessaria è ripresa soprattutto nell’ambito delle correnti neoidealistiche e spiritualistiche, mentre viene sottoposta a critica, e quindi rifiutata, dagli assertori di un’etica utilitaristica o, più recentemente, ricondotta nell’ambito di ...
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Filosofo italiano (Torino 1900 - Roma 1977). Diresse l’Istituto di studi filosofici e il Centro internazionale di studi umanistici. Il suo pensiero, interessato particolarmente alla filosofia della religione, [...] ’ermeneutica in Italia e articolò criticamente il problema della demitizzazione (La critica della demitizzazione, 1972). Riunì e ricerche, 1974; Temporalità e alienazione, 1975. La sua filosofia dell’arte fu feconda, in particolare per l’Umanesimo: Il ...
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Letterato e filosofo (Sandbach, Cheshire, 1893 - Cambridge 1979); ha insegnato filosofia morale e letteratura a Cambridge (1922-29), a Pechino e alla Harvard University (dal 1944); uno dei primi e più [...] Repubblica di Platone (1942). I fondamenti della sua estetica, basata sulla scienza psicologica, non hanno mancato di influenzare la critica contemporanea (specie W. Empson e K. Burke); il suo approccio scientifico all'esame di un testo ha fornito ai ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...