bellézza Qualità di ciò che appare o è ritenuto bello ai sensi e all'anima. La connessione tra l'idea di bello e quella di bene, suggerita dalla radice etimologica (il latino bellus "bello" è diminutivo [...] che 'sentiamo' e che nello stesso tempo - come dimostra la Critica del giudizio (1790) di I. Kant - non riusciamo a ' Apollo e Dioniso
Nella seconda metà dell'Ottocento la riflessione filosofica intorno all'idea del bello tematizza il rapporto che ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] come della civiltà cristiana medievale. Sulla linea di Montaigne, lo s. divenne con P. Charron critica acuta di ogni dogmatismo e fanatismo filosofico e religioso ed ebbe larga influenza nella cultura del Seicento e in particolare negli ambienti ...
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Filosofo tedesco (Prossnitz, od. Prostějov, Moravia, 1859 - Friburgo in Brisgovia 1938). Fondatore della moderna fenomenologia, ha fornito sostanziali contributi allo sviluppo di un concetto di filosofia [...] l'influenza, e si dedicò poi in modo esclusivo alla filosofia. Fu professore a Gottinga (dal 1906) e a Friburgo dopo la sua morte a Lovanio, hanno permesso una riedizione critica delle sue opere nonché la pubblicazione d'importanti inediti, a ...
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Critico, scrittore e filosofo tedesco (Hannover 1772 - Dresda 1829), figlio di Johann Adolf; studiò diritto a Gottinga e poi a Lipsia, ma i suoi interessi si rivolsero soprattutto alla letteratura e alla [...] incapace di vera perfezione. S. pubblicò successivamente alcuni saggi, importanti anche come esempio di un nuovo stile di critica letteraria, storica e filosofica insieme, su F.-H. Jacobi (1796), G. E. Lessing (1797) e il Meister di Goethe (1798), a ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] sigla o da un nome di fantasia nelle società per azioni.
Filosofia
Facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro la funzione progressiva della ragione, intesa come facoltà critica, come possibilità di sottomettere a esame imparziale ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] varietà di temi e di problemi. I primi abbozzi di una filosofia sistematica sono fortemente influenzati dalla Critica della ragion pura (tendendo a un'analisi critica delle categorie kantiane, rifiutate sulla base dell'inadeguatezza della logica ...
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identità Termine filosofico indicante in generale l’eguaglianza di un oggetto rispetto a sé stesso.
Filosofia
Principio di i. Viene così chiamato il principio che, insieme a quelli di non-contraddizione [...] difeso da G.W. Leibniz (che con esso si opponeva all’esistenza degli atomi) e poi da C. Wolf, è stato sottoposto a severa critica da I. Kant (che lo considera applicabile solo alle cose in sé).
Con lo stesso nome (e quindi in dipendenza dal principio ...
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Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] , dell'infinito nel finito, s'inquadra pure la critica dell'etica dell'imperativo categorico, ritenuta, secondo una concezione Se nell'Ottocento ha avuto particolare fortuna la filosofia della religione di S., successivamente, attraverso lo ...
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Filosofo, medico e riformatore religioso (Vilanova de Sixena, Aragona, 1511 - Ginevra 1553). Studente di diritto a Tolosa, si volse ben presto agli studî biblici, patristici e filosofici, venendo così [...] , opera di teologia e insieme di scienza e di filosofia. Prima di pubblicarla ne aveva mandato il manoscritto a solo parzialmente, diventando solo parzialmente sensibile. In rapporto alla critica di S. alla teologia tradizionale è la sua negazione ...
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Filosofo tedesco (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953), naturalizzato statunitense. Tra i maggiori esponenti del neopositivismo, nell'ambito dell'analisi critica dei metodi e dei risultati della conoscenza [...] , dove insegnò nell'univ. di Istanbul (1933-38) e poi Negli Stati Uniti a Los Angeles dove fu docente di filosofia presso l'univ. della California dal 1938. In questo Paese continuò a diffondere e a consolidare il neopositivismo come membro dell ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...