Erudito che fiorì nella prima metà del sec. I a. C. Nativo di Mileto, fatto prigioniero dai Romani nella guerra contro Mitridate e divenuto schiavo, fu da Silla liberato (82 a. C.) e fatto cittadino romano, [...] Servendosi delle fonti più disparate, senza esercitare una critica vera e propria, cercava di esporre uno svolgimento , Alcmane), opere di storia della filosofia, sui simboli pitagorici, sulle successioni dei filosofi, ecc. Da questa sua erudizione ...
Leggi Tutto
Filosofo e poeta russo, nato nel 1804, morto nel 1860, uno dei maggiori rappresentanti di quella corrente slavofila che ebbe il suo momento culminante nel quinto e sesto decennio del sec. XIX. Alle tradizioni [...] e nei destini della Russia, che è alla base delle sue concezioni. Conoscitore della filosofia tedesca, egli partì nelle sue concezioni da una critica della filosofia hegeliana, appoggiandosi però alla tendenza religioso-mistica dell'idealismo ...
Leggi Tutto
Storico della filosofia e indianista, nato il 7 gennaio 1845 a Oberdries, morto il 7 luglio 1919 a Kiel, ove dal 1887 insegnava storia della filosofia in quell'università. Il suo pensiero filosofico è [...] cui opere il D. curò la più ampia e migliore edizione critica), l'umanità ha raggiunto, almeno in principio, il punto di ed esposto la storia della filosofia da un punto di vista veramente universale, includendovi le filosofie dell'Oriente e in primo ...
Leggi Tutto
L'Alkindi o Alchindus degli scrittori medievali; insigne filosofo e scienziato arabo musulmano, nativo di Bassora (al-Baṣrah), vissuto a Baghdād e morto intorno all'873. Meritò di essere chiamato dai suoi [...] da Cremona del secolo XII, e alcuni opuscoli filosofici editi in versione medievale latina dall'italiano Albino Nell'opuscolo medievale De erroribus philosophorum un capitolo riguarda la critica d'alcune opinioni di al-Kindī. Notevoli anche i due ...
Leggi Tutto
Storico catalano, nato a Reus il 31 agosto 1777, morto a Barcellona il 29 dicembre 1859. Studiò filosofia e diritto a Cervera; si addottorò in leggi a Huesca; esercitò l'avvocatura a Madrid (1799-1808), [...] dai più antichi conti governatori dell'ultimo periodo carolingio ai conti per diritto ereditario, il B. con perspicacia critica rivendicò nella storia generale di Spagna la storia politica e l'individualità regionale della sua Catalogna. Nel 1847 ...
Leggi Tutto
Critico francese, nato a Aix en-Provence nel 1865. Entrò giovanissimo nella compagnia di Gesù e fece in Inghilterra il noviziato e gli studî di filosofia scolastica. I suoi primi saggi di critica letteraria [...] questioni religiose più prettamente dommatiche; fin da principio, d'altra parte, egli era stato essenzialmente storico della letteratura e critico. Come tale, l'abate B. è il difensore brillante, geniale e largamente documentato del misticismo e del ...
Leggi Tutto
Filosofo ebreo, nato a Barcellona nel 1340, morto nel 1410. Occupò alte cariche nella comunità ebraica della sua città nativa e poi in quella di Saragozza. Nella sua opera filosofica in ebraico, dal titolo [...] 'Ōr Ădōnāy (La luce del Signore), sottopone a un'acuta critica il sistema aristotelico, e può essere considerato come uno dei precursori della filosofia del Rinascimento. Scrisse inoltre un trattato in spagnolo, inteso a confutare, soprattutto con ...
Leggi Tutto
Nato il 12 marzo 1703 a Bős (Ungheria), nel comitato di Pozsony, morto il 22 dicembre 1764 a Fölbár, nello stesso comitato. Studiò nei collegi gesuitici di Nagyszombat (Trnava) e di Buda, dove ottenne [...] nel 1725 la laurea di dottore in filosofia con la tesi Victor in proelio S. Ivo. Dopo la morte della prima moglie, baronessa lingua le forme svariate delle canzoni popolari italiane.
L'edizione critica di tutte le poesie dell'Amade venne curata da L. ...
Leggi Tutto
Scrittore brasiliano nato a Sergipe nel 1839, morto a Recife nel 1889. Fu poeta, critico, giurista. Svolse la parte più significativa della propria attività nella città universitaria di Recife: vi i suoi [...] , e un tribuno nato che vuol fare il poeta. Come critico, la sua principale funzione consistette nel propagare fra la gioventù brasiliana i concetti e i metodi della filosofia tedesca, applicandoli anche agli studî letterarî. Alcuni lo giudicarono ...
Leggi Tutto
MASSIMO il Greco
Ettore LO GATTO
Giorgio VERNADSKIJ
Propugnatore della cultura in Russia, nato in Albania intorno al 1480, morto nel 1566. Studiò in Italia lingue classiche, letteratura ecclesiastica [...] e filosofia. Fu amico di Aldo Manuzio e scolaro di Giovanni Lascaris. Subendo l'influenza di Girolamo tuttavia proprio lo spirito, limitandosi ad apprezzarne solo la critica filologica.
Opere complete a cura della Kazanskaja duchovnaia akad., ...
Leggi Tutto
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...