Scrittore russo, nato nel 1878 in una piccola città della Russia Meridionale, da madre polacca e padre russo. Nelle sue vene, come egli stesso diceva, scorreva sangue tartaro, francese e georgiano. Dopo [...] cominciò molto presto, ma l'attenzione del pubblico e della critica si volse a lui solo nel 1904, quando comparve il predominante della sua poesia: come nel Tenente Golobo, dove la filosofia del suicidio è tuttavia chiara e tranquilla, e non ha ...
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Giurista e storico spagnolo. Nacque a Saragozza il 25 marzo 1517 da Antonio vcecancelliere del regno d'Aragona. Dopo aver studiato filosofia ad Alcalà si diede allo studio delle leggi in Salamanca. Volle [...] Gratiani (1587), ecc., opere sempre fondamentali per la ricchezza delle informazioni e per la finezza della critica. Né sono da trascurare i cinque libri Constitutionum provincialium tarraconensium (1580) e le Constitutiones provinciales et ...
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Dopo gli anni del muto, che vedono Ch. imporsi con una serie di opere che ne fanno uno dei poeti maggiori della settima arte, l'avvento del sonoro, pur trovandolo polemico ("è venuto a rovinare l'arte [...] Limelight (Luci della ribalta), in cui la filosofia altruistica di Ch. si sublima nella descrizione e l'arte di C. Chaplin, Torino 1952; G. Viazzi, Chaplin e la critica, Bari 1955, con esauriente bibliografia; M. Martin, C. Chaplin, Parigi 1966; M ...
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Economista e filosofo, nato a Gray il 28 agosto 1801, morto a Parigi il 30 marzo 1877. Quantunque la sua carriera sia stata quella d'un universitario ed egli abbia avuto sicure amicizie tra i più eletti [...] della politica, di questioni pedagogiche e, con risultato assai notevole (il Tarde lo chiamò il Sainte-Beuve della criticafilosofica), alla critica storica. Per il C., compito specifico della storia è notare i fatti accidentali, e la storia esiste ...
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Filosofo, nato a Berlino il 17 febbraio 1798, morto nella stessa città il 1854.
I suoi scritti più significativi sono: Die neue Psychologie (1845), che può considerarsi come il suo testamento filosofico, [...] in Kant u. die philos. Aufgabe unserer Zeit, commemorando la Critica della ragion pura, il Beneke aveva rilevato il fine essenziale di fuori dell'esperienza sarebbe il punto debole della filosofia kantiana. Al contrario tale genesi deve derivare dall ...
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Regista di opera lirica tedesco, nato a Pulheim (Renania Settentrionale, Vestfalia) l’8 settembre 1950. Esponente del cosiddetto Regietheater, caratterizzato da performance all’insegna della sperimentazione [...] drammaturgica attraverso un’esegesi psicologica e una distanza critica non priva di ironia nel delineare i rapporti studiato violino a Colonia alla Rheinischen Musikschule e in seguito filosofia, teatro, musica e canto all’Università e alla Scuola ...
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Mamleev, Jurij Vital´evič
Donatella Possamai
Scrittore russo, nato a Mosca nel 1931. Il padre, psichiatra, nel 1937 cadde vittima del terrore staliniano. Dopo essersi diplomato nel 1955 presso l'Istituto [...] essere regolarmente pubblicate in Russia: oltre a saggi di filosofia e commedie sono uscite le raccolte di racconti Utopi moju nella tradizione del 'realismo metafisico', termine che la critica ha riscoperto proprio in relazione ai racconti e romanzi ...
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Byatt, Antonia Susan (nata Antonia Susan Drabble)
Scrittrice e critica inglese, nata a Sheffield (South Yorkshire) il 24 agosto 1936. Laureatasi alla Cambridge University nel 1957, studiò poi al Bryn Mawr [...] simbolismo; sul tracciato del racconto principale si innestano altri racconti, poesie, citazioni letterarie, divagazioni filosofiche, analisi critiche ed estetiche, riferimenti mitologici. Il terzo romanzo della tetralogia, Babel tower (1996; trad ...
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Architetto e teorico dell'architettura statunitense, nato a Newark (New Jersey) l'11 agosto 1932, da una famiglia di origine ebraica. È tra le figure che hanno condizionato le vicende dell'architettura [...] berlinese a Check Point Charlie (1981). L'architettura di E. si è anche misurata con i linguaggi della filosofia, della critica letteraria, della linguistica. Il lungo sodalizio intellettuale con J. Derrida ha generato l'idea di un'architettura ...
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Romanziere e critico indiano, nato a Peshawar il 12 dicembre 1905. Ha compiuto gli studi al Khalsa College (Amritsar), alla Punjab University (1921-24), all'University College di Londra (1926-29) e all'università [...] sua vasta produzione − oltre quaranta titoli − spazia dalla narrativa alla saggistica sull'arte figurativa, la filosofia e la cultura indiane, alla critica letteraria. A parte certa sua produzione giovanile in versi scritta in lingua punjabi e urdu ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...