Nato a Camberwell, Londra, il 7 maggio 1812. Il padre, benestante, impiegato alla banca d'Ingnilterra, era un uomo di non comune, larga cultura, e la madre una donna di raffinata sensibilità e di semplice, [...] momenti della storia delle loro anime che egli considerava critici. In questo era simile al Landor, l'unico donna, e il suo studio del Papa rivela la sua più matura filosofia. L'opera intera pulsa di vivi e drammatici particolari della vita di Roma ...
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UCRAINA.
Libera D'Alessandro
Silvio Pons
Oxana Pachlovska
Nicola Falcinella
– Demografia e geografia economica. Storia
Demografia e geografia economica di Libera D'Alessandro. – Stato dell’Europa [...] Tra le sue tematiche principali troviamo l’incrocio tra la filosofia del tempo storico e quella del tempo lirico (Kostenko, venature bohémien) e Žadan (più incline alla critica sociale), nella tagliente scrittura aforistica di anamnesi storica ...
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PUŠKIN, Aleksandr Sergeevič
Ettore Lo Gatto
Poeta russo, nato il 26 maggio (6 giugno) 1799, a Mosca, da una famiglia di antichissima nobiltà ma decaduta. La madre apparteneva alla famiglia degli Hannibal, [...] trascorse sei anni ed ebbe per condiscepoli giovani amanti della filosofia come Kaverin e Čaadaev, e futuri poeti come Delvig e a circoli più avanzati di quelli rappresentati dalla critica ufficiale.
Un improvviso gravissimo incidente, in relazione ...
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MENANDRO (Μένανδρος, Menander)
Goffredo Coppola
Commediografo greco, il più grande rappresentante della cosiddetta commedia nuova. Nacque in Atene il 343-342 a. C. da genitori aristocratici; suo padre [...] , la sua statua tra quelle di Euripide e di Sofocle.
La critica letteraria s'interessò ben presto delle sue opere. Si è già detto psicologicamente ricca e complessa, e nelle scuole di filosofia si studiavano i caratteri umani con interesse e buon ...
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La letteratura classica. - Naturale ed essenziale strumento d'arte per ogni forma letteraria dei Greci - almeno del buon tempo, che ogni loro intuizione traducevano in mimesi drammatica, in vita sensibile, [...] la quintessenza della poesia, e a lui, maestro della critica ellenica, Omero appariva sommo fra gli epici perché drammaticissimo, alla finzione dell'arte; l'immagine dell'uomo, la filosofia di cui egli aveva gettato i germi attraverso il discutere, ...
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Pubblicazioni a stampa o di altro genere. − Centrale nell'elaborazione di una teoria della c. resta la riflessione sugli obiettivi propri del catalogo di biblioteca, al di là della sua funzione tradizionale [...] d'inventariazione dei libri assai sommarie e prive di ogni intento critico; le prime descrizioni di natura scientifica compaiono tra la fine del omogeneità. Contemporaneamente viene abbandonata la filosofia della trascrizione fedele del frontespizio ...
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HEINE, Heinrich
Rodolfo Bottacchiari
Poeta tedesco, nato a Düsseldorf, da genitori ebrei, il 13 dicembre 1797. Compiuti nella città natale gli studî medî, passò alcuni mesi a Francoforte presso un banchiere [...] d'una cornice romantica, come le Florentinische Nächte e i Memoiren des Hernv. Schnabelewopski, pubblica scritti di filosofia, di critica, d'arte e di letteratura, e soprattutto di politica in libelli e innumerevoli articoli per giornali e riviste ...
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SWINBURNE, Algernon Charles
Mario PRAZ
Poeta, nato a Londra il 5 aprile 1837, ivi morto il 10 aprile 1909. Discendeva da antica e nobile famiglia del Northumberland che fino alla fine del Settecento [...] 1862, aveva luogo un episodio che segna il momento critico nella vita sentimentale dello Sw.: il suo amore, respinto notevole studio nel 1868) fornirono allo Sw. il sostrato filosofico. Anche come adoratore di quella Mater Dolorosa e Mater Triumphalis ...
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La retorica tradizionale iscriveva la poesia drammatica tra i varî generi letterarî (epica, lirica, oratoria, ecc.). L'estetica moderna ha negato, come si sa, una reale autonomia di cotesti generi, riducendoli [...] Diderot (1757) e prende consapevolezza di sé nelle pagine critiche del Diderot stesso e del Lessing. In realtà nel dramma quando meditava sull'essenza del dramma a specchio della filosofia kantiana). Il teatro "dev'essere il complemento delle leggi ...
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SCOTO ERIUGENA, Giovanni
Giuseppe Saitta
Giovanni, chiamato ora Scottus (Scottigena), ora Eriugena, ora Jerugena, nacque in Irlanda, molto probabilmente verso l'810. Onde il soprannome Eriugena pare [...] giro di Mercurio e di Venere attorno al Sole, il nostro filosofo lo ha esteso anche a Marte e Giove. Ma questa sua Monumenta Germ. histor., III, Berlino 1956, un'edizione completa e critica delle poesie; B. Hauréau pubblicò le Glosse dell'Eriug. sul ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...