Filosofo e sociologo tedesco (n. Düsseldorf 1929). Allacciandosi alle tesi della scuola di Francoforte e al pensiero di C. S. Peirce, ha dato risalto ai problemi della comunicazione e alla funzione dell'opinione [...] . it. 1991); Texte und Kontexte (1991; trad. it. Testi filosofici e contesti storici, 1993); Die Zukunft der menschlichen Natur (2001; trad articoli, saggi e conferenze che compongono una riflessione critica sul destino dell'Europa e dell'Occidente e ...
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Filosofo francese della scienza (Bar-sur-Aube 1884 - Parigi 1962). La sua riflessione sulla scienza muove dall'inadeguatezza sia dell'idealismo sia dell'epistemologia positivistica dopo la rivoluzione [...] scientifique del 1934.
Vita e opere
Ha insegnato storia e filosofia delle scienze a Digione (dal 1930 al 1940) e alla Sorbona di Parigi (1940-1954). Critica il razionalismo assoluto cartesiano, contrapponendogli un razionalismo "applicato", che ...
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Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] de la coscience (1889), partendo da un esame del concetto di intensità applicato agli stati psichici, B. critica le varie impostazioni deterministiche, positivistiche e riduzionistiche in senso lato, in particolare la psicofisica di G. Th. Fechner ...
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Filosofo (Mosca 1853 - Uzkoe, Mosca, 1900), figlio dello storico Sergej Michajlovič. Il suo insegnamento universitario a Mosca (iniziato con molto successo nel 1874 con la prolusione Krizis zapadnoj filosofii. [...] : Filosofskie načala cel´nogo znanija ("I principî filosofici della conoscenza integrale", 1877); C̆tenija o Bogočelovečestve ("Lezioni sul teandrismo", 1877-81); Kritika otvlec̆ennych načal ("Critica dei principî astratti", 1880); Velikij spor i ...
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Apologeta cristiano (Atene 150 - Cesarea Marittima tra il 211 e il 215); viaggiò in giovinezza, stabilendosi infine ad Alessandria, dove fu (dal 190) presbitero. Durante la persecuzione di Settimio Severo [...] cui la rivelazione stessa è essenziale alla "gnosi", e filosofia e religione si identificano come avvicinamento e "imitazione" di Dio. Scritti di C.: Protreptico ai Greci, critica della religione e della mitologia pagana con argomenti d'intonazione ...
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Filosofo francese (Montrouge 1845 - Parigi 1921); prof. dal 1888 di storia della filosofia moderna alla Sorbona, presidente dcll'Accademia di scienze morali e politiche, membro dell'Accademia di Francia; [...] philosophie contemporaines (1895). Partito da un'approfondita critica al sistema positivistico della scienza, negando che i per realizzare quello che si deve essere. In tal modo la filosofia del B. si configurava come un nuovo spiritualismo (il mondo ...
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Filosofo (Düsseldorf 1743 - Monaco 1819). Studioso non accademico, strinse rapporti con i maggiori esponenti della cultura tedesca dell'epoca (J.W. von Goethe, J.G. Herder, J.G. Hamann, 1730-1788, G.E. [...] Lessing) e suscitò un importante dibattito sulla filosofia di B. Spinoza. Critico verso il formalismo della filosofia kantiana, J. rivendicò l'importanza della fede (intesa sia come certezza del mondo sensibile, secondo la lezione di D. Hume, sia ...
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Filosofo italiano (Torino 1900 - Roma 1977). Diresse l’Istituto di studi filosofici e il Centro internazionale di studi umanistici. Il suo pensiero, interessato particolarmente alla filosofia della religione, [...] ’ermeneutica in Italia e articolò criticamente il problema della demitizzazione (La critica della demitizzazione, 1972). Riunì e ricerche, 1974; Temporalità e alienazione, 1975. La sua filosofia dell’arte fu feconda, in particolare per l’Umanesimo: Il ...
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Letterato e filosofo (Sandbach, Cheshire, 1893 - Cambridge 1979); ha insegnato filosofia morale e letteratura a Cambridge (1922-29), a Pechino e alla Harvard University (dal 1944); uno dei primi e più [...] Repubblica di Platone (1942). I fondamenti della sua estetica, basata sulla scienza psicologica, non hanno mancato di influenzare la critica contemporanea (specie W. Empson e K. Burke); il suo approccio scientifico all'esame di un testo ha fornito ai ...
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Uomo politico francese (Marsiglia 1825 - Saint-Gervais-les-Bains, Alta Savoia, 1913), figlio di Démosthène. Avvocato, commissario generale delle Bocche del Rodano e del Var (1848), deputato repubblicano [...] con la Prussia; costretto a dimettersi ai primi di agosto, divenne uno dei capri espiatorî delle sconfitte francesi. Lasciò un'opera notevole: L'empire libéral (17 voll., 1895-1901) e molti scritti di letteratura, critica d'arte, diritto e filosofia. ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...