Filosofo, nato a Torino il 21 settembre 1923. Professore ordinario di Filosofia teoretica all'università di Pisa (1957), poi di Filosofia della scienza (1987). Direttore dell'Istituto di Filosofia dell'università [...] critica delle modalità del sapere, e dell'attribuzione dei valori. Gli studi sul neopositivismo e sulla filosofiaanalitica tedesca e anglosassone hanno portato B. a elaborare una posizione che egli definisce di "naturalismo critico", aperta ...
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Filosofo, nato a Taurisano (Lecce) il 21 marzo 1899; professore di storia della filosofia all'Istituto superiore di magistero a Napoli, poi dal 1945 al 1969 alla facoltà di lettere dell'università di Bari.
La [...] 1940); T. Campanella (Messina 1944, Bari 1961); U. Grozio (Bari 1948); G. W. Leibniz (Napoli 1952); Le origini della filosofiaanalitica (ivi 1962); La morale dell'empirismo britannico da Th. Hobbes a D. Hume (ivi 1965).
Bibl.: A. Corsano, Il mio ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] col riconoscimento della loro utilità per la formulazione delle teorie scientifiche. Così il n., letteralmente, svaniva, assorbito dalla filosofiaanalitica che ne ereditava tanto l’interesse per il linguaggio quanto l’attenzione per la scienza. ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] infatti al p. una svolta che doveva accostarlo maggiormente alle filosofie della vita e dell’intuizione che si andavano allora diffondendo del positivismo logico e della filosofiaanalitica», consistente soprattutto nella concezione del ...
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Filosofo (Londra 1873 - Cambridge 1958). Studiò (dal 1892) al Trinity College di Cambridge frequentando in particolare le lezioni di H. Sidgwick, J. Ward, G. F. Stout e J. E. McTaggart. Dal 1898 al 1904 [...] e chiare di cui abbonda la nostra visione quotidiana del mondo. È appunto per questi due temi che M., con L. Wittgenstein, viene ritenuto uno dei padri fondatori della filosofiaanalitica affermatasi in Inghilterra dopo la seconda guerra mondiale. ...
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Filosofo statunitense (New York 1931 - ivi 2007). Di formazione analitica, ha accolto temi della filosofia del linguaggio, del pragmatismo e dell'ermeneutica, proponendo una filosofia basata sul dialogo [...] le sofferenze umane più che di offrire verità certe. Opere principali: The linguistic turn (1967), antologia sulla filosofiaanalitica a cui R. rivolgeva le sue obiezioni nell'introduzione; The philosophy and the mirror of nature (1979; trad ...
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Filosofo inglese (Healing, Lincolnshire, 1914 - Oxford 2004). Professore di filosofia all'univ. di Londra (1960-63) e poi a Princeton (1963-70); quindi rettore del Wadham College di Oxford. Rappresentante [...] della libertà individuale. Critico del comportamentismo, insistette sulla distinzione, che ebbe grande influenza sulla successiva filosofiaanalitica dell'azione, tra mero comportamento e azione: caratteristica di quest'ultima è l'intenzionalità, che ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] , il pianeta Venere. Nonostante la distinzione di Frege, la teoria del s. come riferimento godette di grande fortuna nella filosofiaanalitica. Così B. Russell poneva al centro del suo atomismo logico una teoria del s. che interpretava tutte le ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] che occorrono in contesti del tipo «A crede che ...» e simili, e ha suscitato un vasto dibattito, entro la filosofiaanalitica, circa la necessità di una logica ‘intensionale’ che prenda in considerazione il contenuto di significato dei nomi e degli ...
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Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] dell’esperienza storicistica, il r. ha interessato altri settori culturali del 20° sec., come la sociologia, la filosofiaanalitica e la filosofia della scienza. Nella sociologia della conoscenza di K. Mannheim il r. si presenta nella forma del ...
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analitica
analìtica s. f. [dall’agg. analitico, attrav. il titolo di due opere di logica di Aristotele, ᾿Αναλυτικὰ πρότερα «Analitici primi» e ᾿Αναλυτικὰ ὕστερα «Analitici secondi»]. – Nella filosofia aristotelica, la ricerca delle forme elementari...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...