Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] o non estraneo, ad altri saperi quali la matematica, la filosofia o il diritto, sia come una conoscenza capace di produrre nella pagina finale della sua opera, Vitruvio finisca per incarnare i due tipi di conoscenza (scienzadelle macchine e ...
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Filosofia
Nelle antiche cosmologie greche, la gran ‘lacuna’ o vuoto originario preesistente alla creazione del ‘cosmo’. Questo ‘vuoto’ non è da identificare con lo spazio infinito privo di contenuti della [...] Platone, a tale significato si venne sostituendo quello filosofico di ‘ricettacolo’ della materia originaria informe da cui, in seguito all di concetti e tecniche nell’ambito di una scienza, quale la meccanica classica, che sembrava oramai ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] privilegiato di quella intuizione, organo irrazionale o sovrarazionale specifico dellafilosofia, che Bergson contrappone all’intelletto, organo dellascienza, destinato a cogliere l’immobilità della materia, puro meccanismo.
Diverso il discorso di M ...
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Insieme dellescienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] sono altri temi sui quali si è tornato a dibattere; anche la moderna sociologia dellascienza si è confrontata con la conoscenza matematica.
La filosofiadella matematica
Antichità. - Sin dall’antichità la m. è stata oggetto di riflessione ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] dei particolari (metodo specialmente adatto allo studio dellescienzedella natura); ma, dall'altra parte, ritiene che tale metodo induttivo non serva per la vera e propria dimostrazione delle verità filosofiche, perché incapace di fondare verità in ...
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Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] ° secolo
L’ipotesi della discontinuità della materia fatta propria da filosofi e scienziati moderni in formulazioni che riprendevano suggestioni dell’atomismo antico s’impose sul terreno dellascienza sperimentale con la nascita della chimica, tra la ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] . Jung. Né va dimenticato E. Cassirer, la cui Filosofiadelle forme simboliche (1923-29) trasforma la kantiana ‘critica della ragione’ in una ‘critica della civiltà’ e propone una teoria delle funzioni simboliche (mito e linguaggio, arte e conoscenza ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] biologiche dei c. è diventato progressivamente appannaggio dellescienze fisiche e naturali, fino a rendersi autonomo dalla filosofia.
Un interesse specifico ha caratterizzato più propriamente la riflessione filosofica sul c. ed è quello che riguarda ...
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Fisico (Vienna 1887 - ivi 1961). Dopo aver frequentato il prestigioso Gymnasium di Vienna, S. si iscrisse all'università nel 1906, dove frequentò le lezioni di fisica teorica tenute da F. Hasenöhrl, [...] università. Nel 1954 aveva pubblicato Nature and Greeks, un acuto studio sulla storia dellascienza e dellafilosofia greca. Il suo più maturo pensiero filosofico è esposto in Meine Weltansicht, comparso postumo nel 1961. Scrisse inoltre numerose ...
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Teologo e scienziato (La Soultière, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell'ordine dei minimi; insegnò a Nevers e a Parigi. Fu in contatto con i più noti filosofi, eruditi e scienziati del suo [...] amici detto Academia Parisiensis) tra gli scienziati suoi contemporanei. Le prime opere, di orientamento prevalentemente teologico e apologetico, indicano una iniziale opposizione a certe prospettive della nuova filosofia dei primi anni del Seicento ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...