Filosofo e naturalista (Lancaster 1794 - Cambridge, Inghilterra, 1866). Dapprima prof. di mineralogia a Cambridge (1828) poi di filosofia morale nella stessa università (1839). Scrisse molto, soprattutto [...] a liberal education, 1845). Di particolare interesse il suo tentativo di collegare strettamente la storia e la filosofia della scienza, sottolineando in specie il rapporto idee-fatti e accentuando l'importanza del controllo dei risultati scientifici ...
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Pseudonimo del filosofo russo Lev Isaakovič Švarcman (ted. Schwarzmann; Kiev 1866 - Parigi 1938). Dopo aver studiato a Kiev e a Mosca, si stabilì a Pietroburgo; esiliato nel 1922, si rifugiò a Parigi, [...] dove visse sino alla morte. Il suo pensiero è una violenta polemica contro la scienza, la filosofia, la ragione, identificate col peccato e accusate di sopprimere la soggettività, l'esistenza, la libertà dell'uomo; ad esse Š. contrappone la fede ...
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Filosofo (n. 1080 circa - m. dopo il 1154), uno dei maggiori rappresentanti del platonismo del 12º sec. Maestro della scuola di Chartres, è autore di commenti al De consolatione philosophiae di Boezio, [...] a questi commenti scrisse trattati sui principî della filosofia e sulla costituzione del mondo (Philosophia mundi, scritto un'esegesi del racconto genesiaco secondo i principî della scienza fisica, limitando alla creazione degli elementi l'azione ...
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Filosofo del diritto italiano (Bologna 1878 - Genova 1970), figlio di Giulio Salvatore; prof. di filosofia del diritto nelle univ. di Ferrara (1904), Sassari (1906), Messina (1909), Bologna (1911), Roma [...] del diritto (1921); La giustizia (1922-23; 4a ed. 1951); Lezioni di filosofia del diritto (1930; 13a ed. 1957); La crisi della scienza del diritto (1934); Storia della filosofia del diritto (1950); Mutabilità ed eternità del diritto (1954); Studi sul ...
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Storico della filosofia italiano (Milano 1937 - ivi 2018). Alunno del collegio Ghislieri di Pavia, si è laureato nell’ateneo della città con una tesi su Tucidide, tra i suoi maestri annoverava L. Geymonat. [...] è considerato come uno dei più validi studiosi di Platone a livello internazionale. Occupatosi di storia della filosofia e della scienza antiche, della cultura greca, è stato attento agli aspetti scientifici della cultura classica, ha riconosciuto l ...
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Termine filosofico creato da T.H. Huxley (1869 ca.) per indicare l’incapacità del pensiero umano di superare l’ambito della realtà fenomenica e di risolvere i problemi metafisici e religiosi che non sono [...] oggetto di scienza positiva. Da allora con il termine a. si è designata ogni teoria che non neghi assolutamente da questi una realtà superiore dichiarata inconoscibile. Tipico a. è la filosofia di É. Du Bois-Reymond, quale è enunciata nei Sette enigmi ...
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Concezione metafisica secondo la quale la realtà è composta di atomi, cioè di particelle indivisibili eternamente in movimento, le quali - aggregandosi e disaggregandosi - danno origine ai differenti corpi [...] scarse tracce nel Medioevo, l'a. tornò in voga nel Rinascimento e si affermò negli ambienti della nuova filosofia (G. Bruno) e della nuova scienza (F. Bacone). Nel 17° sec. - grazie a G. Galilei, R. Descartes e P. Gassendi - la concezione atomistica ...
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Termine con cui si suole indicare la dottrina di I. Kant, com’è espressa soprattutto nella Critica della ragion pura. C. significa qui sottoporre la ragione a rigoroso esame, perché si chiariscano le sue [...] risulta da questa impostazione è volta a determinare le condizioni di validità della scienza in generale (e delle singole scienze).
Nella filosofia successiva i vari elementi della soluzione gnoseologica kantiana sono stati variamente sottolineati e ...
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Storico della scienza (Mantes-sur-Seine, Yvelines, 1843 - Pantin, Parigi, 1904). Ingegnere (dal 1865) delle Manifatture statali dei tabacchi, fu incaricato (1892-96) dell'insegnamento della filosofia greca [...] al Collège de France. Si dedicò allo studio delle fonti e dei principî delle scienze nell'antichità classica: La géométrie grecque (1887); Pour l'histoire de la science hellène (1887); Recherches sur l'histoire de l'astronomie ancienne (1893). ...
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Filosofo tedesco (Aurich, Bassa Sassonia, 1846 - Jena 1926). Dal 1874 al 1920 professore a Jena, nel 1908 premio Nobel per la letteratura; socio straniero dei Lincei (1913). Assertore entusiasta dello [...] 1890), è impostata intorno all'idea fondamentale della sua filosofia: l'esistenza di un mondo dello spirito che manifesta la sua efficacia nel nostro mondo attraverso l'azione (scienza, cultura, arte) dei grandi individui, azione riassumentesi poi in ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...