Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] filosofico, il problema del mito riguarda la stessa attività spirituale del mitizzare, o comporre miti. Per Platone il mito sta al logos come l’opinione alla scienza con il suo valore estetico.
Nella filosofia contemporanea si è tornati a parlare di ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] lo s., almeno come specifica concezione filosofica, non ebbe particolari sviluppi. La ripresa della tematica scettica si presentò nel Rinascimento con posizioni e con esiti talora diversi: la critica della scienza e della conoscenza umana si prestava ...
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Filosofo tedesco (Prossnitz, od. Prostějov, Moravia, 1859 - Friburgo in Brisgovia 1938). Fondatore della moderna fenomenologia, ha fornito sostanziali contributi allo sviluppo di un concetto di filosofia [...] e ogni psicologismo rifiutato come inadeguato. Prende corpo l'idea di una filosofia come scienza rigorosa, come scienza a priori, autonoma. Con la già citata Philosophie als strenge Wissenschaft H. condanna qualsiasi spiegazione naturalistica ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] scientifica. Studiava intanto metodi di classificazione con L. Agassiz e si laureava in chimica, occupandosi inoltre di filosofia della scienza e di logica. Fu membro, negli anni Settanta, del famoso Metaphysical Club, di cui fecero parte, tra ...
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Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] della sua concezione dell'ermeneutica che la solleva al di sopra della tradizionale funzione di scienza ausiliaria della teologia, della filosofia, della giurisprudenza ecc. e la innalza a un'arte dell'interpretazione decisiva per la comprensione ...
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Filosofo, medico e riformatore religioso (Vilanova de Sixena, Aragona, 1511 - Ginevra 1553). Studente di diritto a Tolosa, si volse ben presto agli studî biblici, patristici e filosofici, venendo così [...] 1546 aveva terminato di scrivere la sua opera capitale: Christianismi restitutio, opera di teologia e insieme di scienza e di filosofia. Prima di pubblicarla ne aveva mandato il manoscritto a Calvino chiedendogli un'approvazione, ma Calvino negò il ...
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quantità chimica e fisica Grandezza che esprime il numero di entità elementari (atomi, molecole, ioni, elettroni ecc., ovvero gruppi specificati di tali particelle) presenti in un dato sistema. La sua [...] . Nel pensiero contemporaneo il problema della q. ha perso le sue connotazioni filosofiche, trasformandosi nei vari problemi relativi alla misurazione propri delle singole scienze. linguistica Si definisce q. vocalica la durata maggiore o minore (q ...
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In filosofia, rapporto immediato e diretto tra soggetto pensante e oggetto; questo rapporto può essere poi inteso come semplice presenza dell’oggetto alla mente o come immedesimazione del soggetto nell’oggetto. [...] in forza della quale l’oggetto stesso è creato.
La filosofia idealistica si è proposta, in seguito, di recuperare all’uomo dell’utilitarismo a considerare la morale come una parte della scienza, ne hanno affermato l’autonomia riconoscendo nell’i. la ...
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Uomo politico e scrittore (Pesaro 1799 - Roma 1885). Partecipò ai moti del 1831 in Emilia; arrestato dagli Austriaci, fuggì poi a Parigi. Fu deputato dell'Assemblea Costituente a Roma (1849), schierandosi [...] ) e a Berna (1865). Nel 1871 tornò all'insegnamento della filosofia della storia nell'univ. di Roma. Senatore dal 1864; socio o empirico); Dell'ontologia e del metodo (1841); Dialoghi di scienza prima (1846: l'incerto empirismo di M., da un lato ...
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teleologia Concezione secondo la quale gli eventi, anche quelli non legati all’azione volontaria e consapevole degli uomini, avvengono in funzione di un fine o scopo.
Sebbene il termine sia piuttosto recente [...] di alta probabilità nell’ambito dei fenomeni della ‘vita’ e in quelli di natura estetica.
Nell’ambito della filosofia della scienza contemporanea è stato più volte riproposto il problema della spiegazione teleologica di vari fenomeni e della sua ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...