CAMPANA DEGLI SPADINSACCHI, Giacinto
Claudio Mutini
Ultimo rappresentante delle due nobili famiglie reggiane, nacque a Reggio Emilia intorno al 1550. Scarsissime notizie si hanno sulla sua vita, che [...] Crocioni consigliava di scindere in due distinte "dichiarazioni". Nella prima il C. esordisce affermando che il fine della filosofiamorale è la beatitudine dell'uomo, la quale, secondo il pensiero dei platonici, consiste nell'unione con Dio. Plotino ...
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CAVAZZI, Alfonso
Claudio Mutini
Nacque a Modena in data non facilmente precisabile, ma compresa forse tra il 1660 e il '70. Studiò in patria, ove si addottorò in diritto, conseguendo nello stesso tempo [...] lingue e delle letterature classiche, una solida preparazione retorica e una sufficiente esperienza dei problemi di filosofiamorale tradizionalmente connessi ad una integrale preparazione classicistica.
Tale concomitanza di studi e di interessi gli ...
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BARISONI, Albertino
Giorgio E. Ferrari
Figlio di Marcello, nacque a Padova il 7 sett. 158. 7Non deve pertanto confondersi con l'omonimo zio, che fu vicario di Mirano nel 1595, e in onore del quale si [...] a rinunziare alla cattedra dello Studio sino all'8 febbr. 1647, quando sostituì Flavio Quarenghi nell'insegnamento della filosofiamorale "ex Aristotele" (con l'elevato stipendio di 500 fiorini). Lesse in quella disciplina per oltre sei anni, sino ...
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CASAREGI, Giovanni Bartolomeo
Nicola Merola
Nato a Genova, da famiglia comitale, nel 1676 e cresciuto in un ambiente ricco di molteplici stimoli culturali - il padre, Giandomenico, era un apprezzato [...] a quella della Crusca, per la quale ultima curò lo spoglio dell'opera di Paolo Segneri, e divenuto lettore di filosofiamorale nello Studio locale, attese alla composizione di versi toscani e alla traduzione del De partu Virginis del Sannazzaro, per ...
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DIVERSI, Filippo (Philippus de Diversis de Quartigianis)
Paolo Procaccioli
Nacque a Lucca da Giovanni negli ultimi decenni del sec. XIV. Le poche notizie sulla sua vita, ricavate quasi esclusivamente [...] , una "riformagione" lucchese del 22 ott. 1441 attesta la sua elezione all'insegnamento della grammatica, della retorica e della filosofiamorale con un salario di 100 fiorini da integrarsi con i versamenti degli allievi. Ma con ogni probabilità alla ...
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BENCIVENNI, Zucchero
Cesare Segre
Fiorentino del "popolo" di S. Piero Maggiore, notaio, il B. ha consegnato le poche notizie che sinora ci son giunte di lui agli incipit e agli explicit delle sue opere, [...] le Roi di frate Laurent, opera di grande ampiezza e di notevole varietà stilistica, dato che gli insegnamenti di filosofiamorale e di catechismo vi sono arricchiti da diretti, e spesso pungenti, riferimenti alla società contemporanea nelle sue varie ...
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CAGNOLI, Luigi
Renzo Negri
Nato a Modena il 7 dic. 1772 dal patrizio reggiano Vincenzo e da Maria Leonelli, seguì la famiglia a Reggio, dove visse poi stabilmente. Studiò presso il locale seminario [...] .
La sua più vera inclinazione era comunque per la scuola e gli studi: fra il 1797 e il 1802 insegnò filosofiamorale nel liceo della città, quindi passò alle belle lettere e alla presidenza, facendo dell'istituto quasi una sua creatura; insieme ...
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CALBI, Ruggero
Claudio Mutini
Nacque a Ravenna nel 1683 da Giovan Battista, di agiata famiglia cittadina, e da Maria Donati. Nella città natale apprese grammatica e retorica; studiò poi a Ferrara medicina, [...] .
Tali difetti si rendono ancora più palesi nella seconda opera di impegno letterario pubblicata dallo scrittore: La Filosofiamorale in sonetti.Fermi restando l'impianto e il metodo espositivo del trattato precedente, si discute qui delle norme ...
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AVOGARO degli Azzoni, Girolamo
Mario Quattrucci
Nacque a Treviso il 26 ott. 1467 da Altiniero di antica e nobile famiglia. Iniziati gli studi nella sua città, si trasferì in seguito a Padova dove, addottoratosi [...] nel 1503, insegnò filosofiamorale. Erudito giureconsulto, veniva considerato insieme al suo più illustre concittadino ed amico Girolamo Bologni tra i migliori di Padova; cultore delle arti ed intelligente protettore degli artisti, fu anche ...
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ERIZZO, Sebastiano
Gino Benzoni
Nato il 19 giugno 1525, in un'illustre famiglia patrizia veneziana, da Antonio di Sebastiano e da Caterina di Sebastiano Contarini, ebbe un'accurata istruzione umanistica [...] .
Già nella dedica al marchese di Gazzuolo Federico Gonzaga Lodovico Dolce si preoccupa, ponendo la raccolta sotto l'egida della "moralefilosofia", d'assecondare l'ambizione dell'E. di imporsi come autore non già di "novelle", ma di casi sintomatici ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...