Pensatore e sociologo (Catanzaro 1854 - Chiavari 1917). Scolaro di F. Fiorentino, fu però seguace del positivismo. Insegnò (dal 1886) filosofiamorale nell'univ. di Genova, ma dal 1892 si dedicò soprattutto [...] alla sociologia. Tra i suoi scritti: Saggi di filosofiamorale (1881); La sociologia, i suoi metodi e le sue scoperte (1896; 2a ediz. 1907); Il materialismo storico e la sociologia generale (1903; 2a ediz. 1910). ...
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Teologo e pedagogista (Aresing, Alta Baviera, 1751 - Ratisbona 1832). Prof. di teologia a Ingolstadt (1779), Dillingen (1784) e Landshut (1800), poi vescovo coadiutore (1822) e quindi vescovo (1829) di [...] Ratisbona. Pubblicò opere di teologia, di filosofiamorale (in cui criticò il formalismo e il razionalismo kantiani) e di pedagogia (soprattutto nota Über Erziehung für Erzieher, 1807), sotto l'influenza di Pestalozzi. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] grande personalità dell’epoca di Claudio e Nerone è Seneca. Uomo di vasta cultura, erudito, scienziato, ma soprattutto filosofomorale, Seneca è personalità di grande rilievo per l’originalità della meditazione etica, tradotta in uno stile ricco di ...
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Diritto
Modo di essere di un rapporto obbligatorio con più debitori (s. passiva) o con più creditori (s. attiva), caratterizzato dal fatto che la prestazione può essere richiesta a uno solo o adempiuta [...] giustizia, il secondo da un approccio postmodernista che si contrappone alle riflessioni sul problema della s. in termini di filosofiamorale.
R. Rorty, uno dei maggiori esponenti di quest’ultimo indirizzo, rifiuta di richiamarsi a «qualcosa al di là ...
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Umanista (Capodistria 1370 - Budapest 1444). Autore di orazioni e trattati, nella sua opera più nota, De ingenuis moribus et liberalibus studiis adulescentiae (1402), espose il modello ideale di un'educazione [...] . In esso è posto l'accento sul concetto di educazione liberale, attuantesi attraverso quegli studi (le lettere, la filosofiamorale, le scienze della natura) che sono degni di un uomo libero, nel senso che non hanno carattere professionale ...
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Filosofo politico e storico della filosofia italiano (n. Alfonsine, Ravenna, 1939). Dopo aver insegnato nell’univ. di Cagliari e nell’Istituto universitario orientale di Napoli, è diventato prof. ordinario [...] di filosofiamorale e poi di storia della filosofia nell’univ. di Roma La Sapienza. Ha dedicato i primi anni della sua ricerca filosofica, sulla scia della scuola di G. Della Volpe, al rapporto Marx-Hegel; ha quindi approfondito aspetti del marxismo ...
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Filosofo e pubblicista italiano (n. Cervignano del Friuli, Udine, 1944). Laureato in Filosofia (Università La Sapienza di Roma) e attivo in politica sin dalla giovinezza, ha militato nel PCI per quattro [...] di testamento biologico volute dal governo di S. Berlusconi. Direttore della rivista MicroMega (dal 1986), è stato ricercatore di Filosofiamorale all’Università La Sapienza (sino al 2009) ed è autore di numerosi libri; tra questi Macerie - Ascesa e ...
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Filosofo e psicologo (Farmington, Connecticut, 1811 - New Haven 1892). Studiò alla Yale divinity school; ordinato ministro della Chiesa congregazionalista, aderì a una particolare forma di calvinismo, [...] anni in Europa, dove ascoltò a Berlino le lezioni di F. A. Trendelenburg. Nel 1846 fu nominato prof. di filosofiamorale e metafisica alla Yale University. Pur convinto dell'importanza fondamentale dei problemi epistemologici, la cui soluzione doveva ...
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Filosofo e storico della filosofia (Saint Andrews, Scozia, 1869 - Edimburgo 1945), prof. di filosofiamorale all'univ. di Saint Andrews (1908-24), poi (1924-41) di Edimburgo; socio straniero dei Lincei [...] Rome, 1925; Plato, the man and his work, 1927; A commentary on Plato's Timaeus, 1928); acquistò notorietà nell'ambiente filosofico inglese del suo tempo anche per le sue opere sistematiche The problem of conduct (1901) e Elements of metaphysics (1903 ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Avellino 1923 - Napoli 2020). Laureato in Filosofia e in Giurisprudenza, professore emerito di Filosofiamorale presso l’università di Napoli “Federico II”, in precedenza [...] e discorso (1955), Struttura soggetto prassi (1962), Il senso del fondamento (1967), Fichte: l'intersoggettività e l'originario (1986), Filosofie del soggetto e diritto del senso (1990), Il tempo e la grazia. Per un'etica attiva della salvezza (1995 ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...