Teologo e politico (Pieve S. Carlo, Lucca, 1812 - Torino 1887). Gesuita, prof. al Collegio Romano di teologia dommatica, il più zelante sostenitore del dogma dell'Immacolata Concezione (col padre C. Schräder [...] al potere temporale. Dovette nello stesso anno fuggire a Torino, dove fu nominato dal governo piemontese prof. di filosofiamorale nell'università e pubblicò, anonimi o con lo pseudonimo di Ernesto Filalete, altri quattro opuscoli. Continuò la lotta ...
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Filosofo italiano (Napoli 1894 - Torino 1986), prof. di filosofia e storia della filosofia al Magistero di Torino (dal 1926), di filosofiamorale all'univ. di Pisa (dal 1932) e all'univ. di Torino (dal [...] sistematico in un'ampia opera (L'uomo) in più voll.: L'io e la ragione (1947), La moralità (1950, 2a ed. accr. 1967), La scienza (1955), La filosofia (1961), L'arte (1º vol. 1962; 2º vol. 1980), La religione (1964), Etica e teoretica (1968). Notevoli ...
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Filosofo e giurista (Limosano, Molise, 1870 - S. Giorgio a Cremano 1913), prof. di filosofia del diritto nell'univ. di Modena (1897-1900), e di filosofiamorale a Napoli (dal 1900 alla morte); socio corrispondente [...] dei Lincei (1909). Opere principali: La fase recentissima della filosofia del diritto in Germania (1895); Lo stato mercantile di (1910); Etica (post., 1917); e la raccolta di saggi e discorsi Problemi del mondo morale meditati da un idealista (1905). ...
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Filosofo e pedagogista (Vigevano 1871 - Torino 1934), prof. di filosofiamorale nelle univ. di Palermo (1902-03), Pavia (1903-09), Torino (1910-12), e di pedagogia a Torino (dal 1912). Socio nazionale [...] opere, di cui le principali sono: Rosmini e Spencer (1899); Problemi generali di etica (1901); L'individualismo nelle dottrine morali del sec. XIX (1909); Elementi di pedagogia (3 voll., 1916-20); L'educazione in Italia dall'umanesimo al risorgimento ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Fossano 1879 - Roma 1958). Militò nel movimento nazionalista e aderì al fascismo; fu deputato al parlamento nelle legislature XXVII e XXVIII, sottosegretario di stato [...] (1924-26) e ministro dell'Educazione nazionale (1929-32), senatore del regno (dal 1934). Professore univ. di filosofiamorale, insegnò dal 1932 a Roma. Tra le sue opere: L'idea religiosa di M. Ficino, 1904; La religiosità dello spirito, 1910; Il ...
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Filosofo italiano (Alia, Palermo, 1873 - Roma 1945), prof. di filosofiamorale nell'univ. di Palermo (1907-24), accademico d'Italia (dal 1929). Fu assertore di una forma di realismo positivistico (I valori [...] umani, 1907; Prolegomeni alla scienza del bene e del male, 1915; Nuovi principî, 1925; Il nuovo realismo, 1939) ...
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Missionario e sinologo (Macerata 1552 - Pechino 1610). Gesuita, fu inviato nelle Indie Orientali (1577) e poi in Cina (dal 1582), dove iniziò la sua opera di divulgazione della cultura occidentale e di [...] della penetrazione nella classe colta. Vastissima fu la sua produzione: scrisse opere di matematica, di astronomia, di filosofiamorale e di apologetica in cinese (Dell'amicizia, 1595; il Catechismo, 1603; i Dieci paradossi, 1608); esperto cartografo ...
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Filosofo (Breslavia 1679 - Halle 1754). Autore di riflessioni sull'etica e la morale, W. più che per le sue dottrine ha avuto importanza per l'esigenza, posta e sostenuta, che la filosofia debba avere [...] " del Seicento, e culminante in un teismo fondato sulla dimostrazione "cosmologica" dell'esistenza di Dio. Nella filosofiamorale W. seguì la tradizione della rinnovata scolastica aristotelica fiorita nel mondo delle università luterane.
Opere
Delle ...
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Filosofo italiano (Varazze, Savona, 1923 - Chivasso 2020). Prof. di filosofia teoretica (1961-66) nell'univ. di Trieste, poi di filosofiamorale (dal 1967, ora prof. emerito) in quella di Torino; è stato [...] dal 1990. Interessato ad alcuni problemi cruciali del pensiero moderno (Bergson, Il profondo e la sua espressione, 1954; La filosofia trascendentale e l'"Opus postumum" di Kant, 1958; Leibniz e Des Bosses, 1960; L'oggettività, 1960; Il problema dell ...
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Letterato (Siena 1508 - ivi 1578). Ammesso giovanissimo nell'Accademia degli Intronati, intorno al 1540 fu a Padova, dove tenne un corso di filosofiamorale da cui trasse argomento per il trattato Della [...] sui trattatisti successivi. Dei suoi vasti interessi scientifici e filosofici testimoniano, oltre ad alcuni trattati divulgativi (L'instrumento della filosofia, 1551; La prima parte della filosofia naturale, 1551, seguita nel 1560 da una Seconda ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...