Filosofo, medico e giurista ebreo (Cordova 1135 - Il Cairo 1204). Il pensiero di M. rappresenta il più alto livello raggiunto dalla speculazione ebraica medievale. Nella sua opera Dalāla al-ḥā'irīm ("Guida [...] opere principali di M.: un commento alla Mishnāh in arabo; un codice di diritto talmudico intitolato Mishnēh Tōrāh ("Seconda Legge"), in ebraico; un'opera filosofica dal titolo originale arabo Dalāla al-ḥā'irīm, tradotto in ebraico con Mōrēh nĕbūkīm ...
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Filosofo e sociologo tedesco (Stoccarda 1895 - Norimberga 1973). È ritenuto il fondatore della "teoria critica", cioè di un marxismo di ispirazione hegeliana, che utilizza alcuni concetti della psicoanalisi [...] (1968).
Vita e pensiero
Dal 1930 professore di filosofia sociale all'università di Francoforte, dal 1931 direttore dell compartimenti stagni tipica della sociologia specializzata (economia, diritto, psicologia, ecc.). La società deve essere studiata ...
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Filosofo serbo naturalizzato statunitense (n. Belgrado 1937). Professore presso la New York University, è conosciuto nel campo dell'epistemologia e della filosofia della mente, ma ha pubblicato lavori [...] di rilievo anche in ambito morale (filosofia politica, etica, filosofia del diritto).
Vita
Laureatosi presso la Cornell University (1958), è stato prof. presso la University of California a Berkeley (dal 1963), la Princeton University (dal 1966) e ...
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Giurista francese d'origine tedesca (Parigi 1524 - Basilea 1590). Uno tra i principali sostenitori della nuova scuola del diritto, che raccomandava lo studio della storia, delle lettere e della filosofia, [...] del calvinismo francese nel periodo seguente alla notte di S. Bartolomeo (la 1a ed. uscì a Ginevra nel 1573).
Vita
Lettore di diritto romano all'univ. di Parigi (1546), abbracciata la Riforma (1547) si ritirò a Lione, e quindi a Ginevra. Insegnò poi ...
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Giurista, filosofo e uomo politico italiano (Catania 1936 - San Giovanni La Punta 2013). Docente di Diritto privato e di Filosofia del diritto presso l'Università di Catania, membro del Consiglio superiore [...] attraverso i paradigmi marxisti gli istituti fondamentali del diritto privato. Nel 2010 ha maturato un riavvicinamento a una visione religiosa dell'esistenza, che ha definito dal punto di vista filosofico "un percorso tormentato di ricerca oltre ciò ...
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Sociologo e giurista (Barby, Eckernförde, 1814 - Weidlingau, Vienna, 1890), prof. dapprima di diritto all'univ. di Kiel (1846), poi (1855) di scienze politiche all'univ. di Vienna; socio straniero dei [...] (Verwaltungslehre, 8 voll., 1865-84), campo in cui, coerentemente ai principî della sua filosofia politica, propose un'immagine dello stato di diritto adeguata a compiti ed esigenze nuove. Sostenne la possibilità di controllare, attraverso riforme ...
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Sociologo russo (Tur´ja, gov. di Vologda, 1889 - Winchester, Massachusetts, 1968), naturalizzato statunitense nel 1930. Studiò all'università di Pietroburgo, dove ebbe come maestri, fra gli altri, V. M. [...] e I. P. Pavlov; in possesso di una cultura estremamente vasta, estesa a campi disparati come filosofia, psicologia, storia, diritto, ecc., si concentrò da ultimo sugli studî sociologici. Membro dell'Assemblea costituente dopo la rivoluzione sovietica ...
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Umanista (Capodistria 1370 - Budapest 1444). Autore di orazioni e trattati, nella sua opera più nota, De ingenuis moribus et liberalibus studiis adulescentiae (1402), espose il modello ideale di un'educazione [...] a Padova dove ottenne il dottorato in arti, medicina e diritto civile e canonico, e dove compose nei primi mesi del educazione liberale, attuantesi attraverso quegli studi (le lettere, la filosofia morale, le scienze della natura) che sono degni di ...
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Filosofo italiano (Livorno 1870 - Milano 1930). Positivista, si occupò prevalentemente di problemi biologici, psicologici, sociologici, inserendoli nel quadro di una riflessione filosofica sulla scienza [...] d'une centro-épigénèse (1906; ed. it. 1907); Per una riforma socialista del diritto successorio (1920); La memoria biologica: saggio di una nuova concezione filosofica della vita (1922); Il fine dell'uomo. Prime linee di un sistema morale fondato ...
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Filosofo (Heldrungen, Turingia, 1761 - Gottinga 1833), prof. nell'univ. di Helmstedt (1788-1810), poi (dal 1810) di Gottinga, dove ebbe come allievo A. Schopenhauer. L'opera principale di S. è l'Aenesidemus [...] della critica kantiana (v. Kant, Immanuel) quanto della filosofia elementare di K. L. Reinhold (v.), mostrando che soluzione kantiana e reinholdiana del problema critico, ma non di diritto, non escludendo in linea di principio la possibilità di una ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...