Regista cinematografico francese (Parigi 1894 - Beverly Hills 1979). Autore di straordinaria sensibilità artistica e morale, maestro dell'arte cinematografica, per le caratteristiche del suo stile che [...] della Nouvelle vague. Nel 1975 gli venne conferito l'Oscar alla carriera.
Vita e opere
Figlio del pittore Pierre-Auguste, cresciuto in un ambiente di straordinaria sensibilità artistica, dopo studi di filosofia e matematica direttore della fotografia ...
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Filosofo italiano (Milano 1945 - ivi 2020). Allievo di L. Geymonat, laureatosi in filosofia nel 1968 e in matematica nel 1971, ha approfondito le sue ricerche nel campo dell’epistemologia e della storia [...] e l’infinito (1982); Lo spettro e il libertino. Teologia, matematica e libero pensiero (1985); Le ragioni della scienza (con L. Geymonat, 1986) Filosofiadella scienza (1992); La filosofiadella scienza nel XX secolo (con D. Gillies, 1994); Di ...
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Odifreddi, Piergiorgio. - Matematico e scrittore italiano (n. Cuneo 1950). Laureato in matematica a Torino (1973), ha proseguito gli studi negli Stati Uniti presso le università dell’Illinois e della [...] (2017); La democrazia non esiste. Critica matematicadella ragione politica (2018); Il dio della logica. Vita geniale di Kurt Gödel matematicodellafilosofia (2018); Il genio delle donne. Breve storia della scienza al femminile (2019); nel 2022, In ...
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Poeta e romanziere (Parigi 1558 - Tours 1612 circa). Calvinista, riparò in Svizzera dopo la Notte di San Bartolomeo; in seguito abiurò e divenne canonico della chiesa di Saint-Gatien di Tours. S'interessò [...] di filosofia, di matematica, di occultismo, di teologia; corresse e ristampò una traduzione dell'Hypnerotomachia sotto il titolo di Tableau des riches inventions représentées dans le Songe de Poliphile, et subtilement exposées (1600). Maggiore ...
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Medico e naturalista (Lanškroun, Boemia, 1595 - Praga 1667); prof. all'univ. di Praga e medico personale dell'imperatore Ferdinando III. Si occupò, oltre che di medicina, anche di fisica e di matematica [...] e specialmente di filosofiadella natura, cui dedicò alcuni scritti. ...
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Opera in cui sono raccolte e ordinate sistematicamente nozioni di tutte le discipline o di una sola di esse. La parola viene dal greco ἐγκύκλιος παιδεία, «istruzione circolare, insieme di dottrine che [...] disegno di sistemazione del sapere è costituito dal corpus delle opere di Aristotele, che elaborò una classificazione delle scienze in teoretiche (filosofia, fisica e matematica), pratiche (etica e politica), poietiche (arti), schema ripreso dagli ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] dove contemplò le idee. Nel suo significato ultimo la filosofia diviene così per P. una "preparazione per la morte come intermediarî, gli enti matematici: i veri elementi delle cose infatti non sono i quattro della tradizione naturalistica (la terra ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] "è sempre o per lo più" (escludendo quindi una scienza del contingente e dell'accidentale), A. aveva distinto tre possibili scienze speculative: matematica, fisica e filosofia prima, assegnando alla fisica come oggetto proprio un particolare aspetto ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] ed ebbe con lui un fitto scambio d'idee su questioni matematiche, fisiche e meccaniche. Dopo alcuni mesi di studî consacrati alle nel 1633, "lo sono anche tutti i presupposti della mia filosofia, che ne danno una dimostrazione evidente". I due ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] espresse dal lessico non sono creazioni arbitrarie delle lingue, ma sono condizionate da fattori percettivi e cognitivi.
Logica matematica e filosofia del linguaggio
Il termine s. entra nel dibattito filosofico negli anni 1930, in particolare con l ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...