Filosofia
In filosofia del linguaggio, la relazione intercorrente tra un segno linguistico e l’entità extralinguistica a cui il segno si riferisce. Benché storicamente il concetto di riferimento (o denotazione) [...] sia stato elaborato all’interno della più ampia teoria del significato, è soprattutto nel 19° sec. che comincia a delinearsi una vera e propria teoria del riferimento in qualche modo autonoma dalla teoria ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] Va ricordata inoltre l'eccezionale importanza degli sviluppi teorici realizzati da questa scuola nella logica e nella filosofia del linguaggio, attraverso l'opera di pensatori come Hilbert, Bertrand Russell e Ludwig Wittgenstein. Ma la teoria fisica ...
Leggi Tutto
Filosofia
L’analisi e la determinazione del contenuto di un concetto, espresse in un giudizio in cui il soggetto è il concetto da definire e il predicato è costituito dal complesso dei termini che nel [...] animale [genere prossimo] razionale [differenza specifica]».
Nella filosofia moderna, si intende per d. la dichiarazione del abbreviative, che permettono di sostituire una espressione del linguaggio L troppo lunga e complessa, con un’espressione più ...
Leggi Tutto
Filosofia
L’azione di considerare pensando e ripensando con attenzione e scrupolo. Nel linguaggiofilosofico, il termine è andato storicamente caratterizzandosi in accezioni più specifiche. In J. Locke [...] la coglie. Di qui la radicale svalutazione di una filosofia della r. in cui l’intelletto umano proceda per senso ora precisato.
Le leggi della r. regolare, formulate nel linguaggio dell’ottica geometrica, sono: il raggio incidente a1 (fig. 1 ...
Leggi Tutto
Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] essere potesse nascere dal non essere, escludeva il concetto di c. (lo stesso termine di κτίσις entrò nel linguaggiofilosofico greco soltanto tardi, attraverso la tradizione cristiana). Il pensiero cristiano, che concepiva la divinità in primo luogo ...
Leggi Tutto
Filosofia
In senso estremamente generico, qualsiasi processo che porti a isolare una cosa da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla poi come specifico oggetto d’indagine una volta prescisso [...] l’opposizione polemica tra astratto e concreto caratteristica di filosofie tese a rivalutare l’intuizione, come per es. definiti (processo di entificazione) o, se si vuole, con linguaggio meno preciso, nel considerare come un nuovo ente «quello che ...
Leggi Tutto
Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] f. è generalmente il metodo sperimentale, associato al linguaggio, alla elaborazione e, assai spesso, alla previsione o l’arbitrio. Sicché, mentre il generale quadro della filosofia della natura restava, nel Cinquecento e per più aspetti anche ...
Leggi Tutto
Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] anche nella programmazione pluriennale dei bilanci pubblici.
Filosofia
In genere, risoluzione di un complesso negli elementi dell’empirismo logico, dove essa diviene a. del linguaggio come strumento di chiarificazione dei termini usati, impedendo ...
Leggi Tutto
L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] della distanza del pianeta dal Sole, il fattore di proporzionalità essendo lo stesso per tutti i pianeti.
Filosofia
Dal punto di vista filosofico, il m. è studiato nella più generale prospettiva dei problemi relativi alle varie forme di mutamento e ...
Leggi Tutto
La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] della v., come l’intelligenza, l’evoluzione, il linguaggio, lo sviluppo ecc., perciò vertono su sistemi che presentano (ted. Lebens;philosophie) usata per denominare un orientamento filosofico affermatosi all’inizio del 20° sec. con rappresentanti di ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...