GHISI, Giorgio
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1520 a Mantova, da Ludovico, mercante originario di Parma (D'Arco, 1857, p. 268).
Benché non esista alcuna notizia sulla formazione del G., è certo che avvenne [...] Greci entrano a Troia, incise dal G. ancora nei primissimi anni Quaranta, derivano da disegni dellodella sua arte incisoria: l'influenza di Raffaello nella figura dell'uomo (uno dei filosofidella corte. Collezionismo eclettico natura e immagine a ...
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cultura
Stefano De Luca
Formazione individuale e costumi collettivi
Il termine cultura ha due significati fondamentali. Il primo, di origine antica, indica un processo di formazione individuale, fondato [...] , di "coltivazione dello spirito" ‒ come dell'obiettivo principale dellafilosofia e, in generale, dell'educazione. Come un che soltanto all'interno della società può realizzare la sua vera natura. L'ideale della cultura classica escludeva tutte ...
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AURISPA, Giovanni
Emilio Bigi
Nacque a Noto (patria di altri tre umanisti contemporanei, Giovanni Marrasio, Giovanni Campiano e Antonio Cassarino), verso la metà del 1376. In alcuni documenti egli è [...] elementi della lingua greca. L dei filosofi di greci ne' secoli XIV e XV, 2 voll., Firenze 1905 e 1914, passim; e Storia e critica di testi latini, Catania 1914, passim. Si vedano inoltre: G. A. Cesareo, Un bibliofilo dei Quattrocento, in Natura ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] o quinta natura, della sua mistica della letteratura greca (Firenze 1942); Il libro della letteratura latina (Firenze 1946).
Bibl.: Necrologi di U. E. Paoli, E. B., in Atene e Roma, XI-XII (1953), pp. 161-164 ; E. Garin,E. B. storico dellafilosofia ...
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Filosofo (Mirandola 1463 - Firenze 1494). Si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e [...] dell'uomo, garantita dal non essere egli di una natura determinata, ma capace di darsi la naturadellafilosofia aristotelica e dei suoi commentatori greci, arabi e latini. Lasciata Padova per Pavia (1482), dove coltivò, con la filosofia, il greco ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] della "seconda sofistica". Fu dapprima avvocato in Antiochia, poi girò, tenendo conferenze sofistiche, per l'Asia Minore, e di lì passò in Grecia la filosofia. Più tardi fu capo della L. 82 opere di varia natura ed estensione. Degli scritti retorici ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] filosofogreco non stia nella speculazione teorica o nella necessità di contrapporlo all'imperante aristotelismo di scuola, ma nell'evidenziazione della validità terrena e quotidiana dell alla controversia sulla naturadella lingua latina nella quale ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] Serenissima per addolcire papa Borgia, pontefice "artificioso e composito", di "natura duplice" (Sanuto, II, coll. 826, 835).
In questi conoscenza del greco, la critica testuale e l'insistente ricorso alle fonti della dottrina filosofica e religiosa ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] i suoi miti, la sua letteratura, la sua filosofia. Anche per le arti figurative è stato così: la scultura romana, per esempio, risente dell'influenza di quella greca. Con la conquista dellaGrecia il mondo romano acquisisce una sensibilità e un gusto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] fornito di un’ottima conoscenza delle lingue, «la latina, la greca, l’ebrea e la di un mutamento delle sue concezioni filosofiche e religiose, impensabile Sarpi pubblico – che il giusto «non consta per natura, ma per legge», ed è pertanto deciso da ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
organo
òrgano s. m. [lat. ŏrgănum, dal gr. ὄργανον (affine a ἔργον «opera»)]. – In senso ampio ed etimologico, strumento, da cui discendono tutti gli altri sign. particolari. 1. In biologia, unità anatomica, fisiologica e funzionale costituita...