Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] o extramentali, cioè di avere un intrinseco contenuto (➔ intenzionalità). L’intenzionalità è al centro dell’attenzione di numerosi filosofianalitici, da Searle e D.C. Dennett a J. Fodor, e costituisce probabilmente l’argomento che più di ogni ...
Leggi Tutto
Logico e filosofo (Helsinki 1916 - ivi 2003). Influenzato profondamente da Wittgenstein (del quale curò, insieme a G. E. M. Anscombe e R. Rhees, l'edizione postuma di molte opere), von W. fu tra i maggiori [...] filosofianalitici. A lui si deve l'elaborazione della cosiddetta logica deontica.
Vita
Laureato nell'univ. di Helsinki (1937), fu per un breve periodo a Cambridge (1939), dove entrò in contatto con L. Wittgenstein. Prof. di filosofia nell'univ. di ...
Leggi Tutto
Filosofia
Antonio Rainone
Negli ultimi decenni del 20° sec. sono giunte a maturazione e hanno acquistato larga diffusione idee che erano implicite o allo stato embrionale nei primi anni Sessanta. Non [...] , espressi da locuzioni quali "crede che…", "desidera che…" ecc.) è stata ed è al centro dell'attenzione di numerosi filosofianalitici, da Davidson a Searle, da D.C. Dennett a J.A. Fodor, e costituisce probabilmente l'argomento che più di ...
Leggi Tutto
MENTE
Antonio Rainone
Massimo Stanzione
Premessa.- Collocata com'è al punto d'incontro tra speculazione gnoseologica, metafisica, etica e teologica, nel corso del pensiero occidentale la m. e le funzioni [...] essere ''diretti'', il loro essere ''a proposito'' di qualcosa, il loro avere un contenuto.
Benché i filosofianalitici, nel complesso, abbiano tentato una riduzione dell'intenzionalità al linguaggio, in particolare ad asserzioni del tipo ''crede ...
Leggi Tutto
necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] del calcolo usato senza riferimento a termini descrittivi. Un’altra interpretazione della n. è quella avanzata dai filosofianalitici (con diverse accentuazioni): la n. si fonda su regole linguistiche, cioè, in ultima istanza, sulla nostra decisione ...
Leggi Tutto
Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoria dei tipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] dal 1978, anno dal quale fu professore emerito della medesima università). Tra i maggiori e più influenti esponenti della filosofiaanalitica, fu profondamente influenzato sia dal pragmatismo di J. Dewey e C. I. Lewis sia dal neopositivismo, a cui si ...
Leggi Tutto
Filosofo (Ann Arbor 1912 - Pittsburgh 1989), figlio di Roy Wood, prof. nell'univ. di Pittsburgh. Sensibile sia alle suggestioni pragmatistiche sia a quelle neopositivistiche, la riflessione di S. si segnala [...] tuttavia per autonomia e originalità. Tra i più influenti filosofianalitici (insieme con W. V. O. Quine e N. Goodman themes (1974); Essays in philosophy and its history (1974). Sulla filosofia di S. è stato pubblicato il volume di saggi critici The ...
Leggi Tutto
Filosofo statunitense (Atlanta 1926 - Boston 2018), dal 1963 ha insegnato estetica nella Harvard University. Influenzato dai filosofianalitici, in partic. dagli esponenti della filosofia del linguaggio [...] hollywoodiani, C. dimostra un orientamento ermeneutico e degli interessi solo apparentemente eclettici che lo avvicinano alla sensibilità filosofica europea. Tra le opere: Must we mean what we say? (1969); The world viewed. Reflections on the ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Metafisica e ontologia antica e contemporanea: un dialogo possibile
Enrico Berti e Andrea Bottani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Metafisica [...] di essere categorie del pensiero, per ridiventare categorie dell’essere nel senso aristotelico. Anche se non tutti i filosofianalitici convergono su questa concezione “realista” dello statuto e dei compiti della metafisica, è indubbio che sia stato ...
Leggi Tutto
Rorty, Richard
Antonio Rainone
Filosofo statunitense, nato a New York il 4 ottobre 1931. Laureatosi nel 1956 a Yale, dal 1961 al 1981 ha insegnato alla Princeton University; dal 1982 insegna alla University [...] mente come una sorta di specchio in grado di rappresentare la realtà. Pur avendo sostituito il linguaggio alla mente, i filosofianalitici - con le eccezioni di L. Wittgenstein, W. Sellars, W.V.O. Quine e D. Davidson - si sarebbero infatti mossi nel ...
Leggi Tutto
analitica
analìtica s. f. [dall’agg. analitico, attrav. il titolo di due opere di logica di Aristotele, ᾿Αναλυτικὰ πρότερα «Analitici primi» e ᾿Αναλυτικὰ ὕστερα «Analitici secondi»]. – Nella filosofia aristotelica, la ricerca delle forme elementari...
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...