Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] (Ostroz´ka Biblija, 1581). Più tardi (16°-17° sec.) personalità dominanti furono M. Smotryc´kyj, polemista e filologo, autore della più importante Grammatica dello slavo ecclesiastico, I. Vyšens´kyj, P. Berynda, S. Zizanij, apologeta e polemista ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] , poco importa se letterati o scienziati. Un buon esempio di lingua epistolare vivace e raffinata è quella del linguista e filologo Francesco D’Ovidio, che, pochi anni dopo la laurea (1870), scriveva con un rispetto che non escludeva la confidenza al ...
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Idea imperiale e continuità romana
Aspetti del culto di san Costantino in ambito romeno
Cesare Alzati
Serban Turcus
Per la storia del mondo cristiano Costantino costituisce un personaggio a vario titolo [...] Terza Roma (Campidoglio, 18-19 aprile 1984), a cura di M.P. Baccari, Roma 1998, pp. 175-178. L’autorevole filologo e linguista segnala tra l’altro come nella latinità occidentale il termine imperator si sia trasmesso «par des voies cultivées, des ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] più tarda e un po' uggiosa querelle sul periodizzamento, a qualcosa di simile a ciò che, dalla sua sponda di filologo romanzo, aveva fatto J. Bédier nel terzo volume delle sue Légendes épiques, dando conto del dibattito sulle origini delle "chansons ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] dall'altro, lo spinsero a considerare con favore l'amicizia di un giovane esponente della massoneria tedesca, il danese F. Münter, filologo, teologo ed insigne linguista. Questi giunse a Napoli nel 1785 e l'anno successivo rese visita al F. nella sua ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] 1821), la ricerca di una forma linguistica idonea. Ben determinato nel proporre un compromesso tra forme antiche e recenti fu il filologo A. Koraìs (18°-19° sec.), editore di testi antichi, ma anche autore di un testo di finzione in demotico. Nello ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] fra i nomi di maggior rilievo Kamo no Mabuchi e Motoori Norinaga. A quest’ultimo si deve il più completo commento filologico del Kojiki di epoca Nara, oltre agli studi sul Genji monogatari, che rivelano un nuovo approccio metodologico. A sua volta ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] nel 1575 e poté vantare professori e studiosi di fama europea quali Joseph Justus Scaliger e Justus Lipsius; il filosofo-filologo G.J. Voss che, interpretando la Poetica di Aristotele, pubblicò un’ampia trattazione dei vari generi letterari secondo i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] metodi di ricerca (un’alternativa a Croce è qui già intravista nell’opera di Giorgio Pasquali, storico e non solo filologo; cfr. Momigliano, in Cinquant’anni di vita intellettuale italiana, 1896-1946, 1950). Su questa linea, la «prospettiva 1967» è ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] dei nostri giorni, di fama internazionale, ammirato dal Mommsen, a Roma lavorò piuttosto da solo, e un insigne filologo, il romano Domenico Comparetti, sentendosi un po' soffocato dalla cultura accademica romana, contraria alle novità, nel 1859 era ...
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filologo
filòlogo s. m. (f. -a) [dal lat. philolŏgus, gr. ϕιλόλογος; v. filologia] (pl. m. -gi, meno com. -ghi). – Cultore della filologia: f. classico, f. romanzo. In funzione attributiva o predicativa, per indicare l’indirizzo specialmente...
filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...