Grozio, Ugo
(propr. Huig van Groot) Giurista, filosofo, teologo e filologo olandese (Delft 1583-Rostock 1645). Coinvolto nelle lotte politico-religiose tra arminiani e gomaristi, fuggì in Francia (1619), [...] dove pubblicò il De iure belli ac pacis (1625), considerato il testo fondamentale del ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] dalle lacerazioni provocate dalla Riforma di Lutero. Pur anticipandone alcuni temi essenziali, non si schiererà mai apertamente dalla sua parte, ma rifiuterà anche di appoggiare la reazione cattolica. ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] , in rapporti amichevoli con Giorgio Pasquali, che scrisse il suo necrologio su Atene e Roma – era un giovane e valente filologo, con particolare interesse per la storia del romanzo greco, per Teocrito e per i commenti a Teocrito. La guerra e la ...
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Dahrendorf, Ralf. - Nasce nel maggio del 1929 ad Amburgo. Cresciuto sotto il nazismo, ma educato da un padre convinto socialdemocratico, ha tempo di svolgere la sua parte nella resistenza. Consegue la [...] e germanistica dell’Università di Amburgo.
1. Laurea ad Amburgo e post-graduate alla London School
Segue le lezioni del filologo Ernst Zinn e anche di Bruno Snell, ma si laurea nel 1952 con Josef König, professore di filosofia, con una tesi ...
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sublime In estetica, concetto elaborato in ambiente neoplatonico tra il 1° e il 2° sec. a.C., allo scopo di definire la proprietà dell’arte di indurre, per le sue connotazioni di mistero e di ineffabilità, [...] è il trattato Περὶ ὕψους (lat. De sublimitate) noto come Anonimo del sublime o anche come Pseudo-Longino, composto da un ignoto filologo nei primi decenni del 1° sec. d.C. In esso col nome di ὕψος (letteralmente «altezza»;) è designato in generale il ...
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LAMA, Bernardo Andrea
Andrea Merlotti
Nacque probabilmente a Napoli, intorno al 1685. Le notizie sulla famiglia e sui suoi primi anni sono pressoché nulle. C. Denina lo dice calabrese, ma il L. nelle [...] L. si trattenne poco meno di tre anni.
Per qualche tempo lavorò con il benedettino Matteo Bandur (Anselmo Maria Banduri), filologo e bizantinista dalmata che, trasferitosi a Parigi nel 1702 grazie a una pensione del granduca di Toscana, stava allora ...
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La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. [...] più valere come scientificamente adeguata.
Al tema dell'evoluzione del pensiero aristotelico si era già rivolta l'attenzione di qualche filologo (da ricordare, p. es., il saggio di A. Dyroff, Ueber A.s Entwicklung, in Festgabe für Georg von Hertling ...
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VOLNEY, Constantin-François de Chassebœuf, conte di
Lorenzo Giusso
Erudito e filosofo francese, nato nel 1757 a Craon, morto a Parigi nel 1820. Studiò storia, filosofia, filologia, si appassionò per [...] e dei costumi, fu tratto dalle sue laboriose indagini a un nuovo viaggio in America. Alla sua attività di filologo si debbono i suoi lavori Simplification des langues orientales (1795), Supplément à l'Hérodote de Larcher (1808), Chron0logie d ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] ed esperto di lingua greca. Su queste basi avvia, nel marzo 1817, una corrispondenza con lo scrittore e filologo Pietro Giordani, che diverrà un amico tra i più affezionati per tutta la vita. Sempre nel 1817 (tra luglio e agosto) inizia a redigere ...
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GIACOMO Veneto (da Venezia)
Alessandro Ottaviani
Gli unici elementi utili per delineare la biografia di G. sono presenti in un esiguo gruppo di testimonianze, tutte riferite ad attività svolte negli [...] alla questione della processione dello Spirito Santo, era presente, oltre al traduttore Burgundione da Pisa, al poeta e filologo bergamasco Mosè del Brolo e a Giovanni di Salisbury, anche Giacomo Veneto.
È ipotizzabile la presenza di G. anche ...
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filologo
filòlogo s. m. (f. -a) [dal lat. philolŏgus, gr. ϕιλόλογος; v. filologia] (pl. m. -gi, meno com. -ghi). – Cultore della filologia: f. classico, f. romanzo. In funzione attributiva o predicativa, per indicare l’indirizzo specialmente...
filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...