Linguista e filologo (Giessen 1794 - Bonn 1876). Incoraggiato da Goethe allo studio del provenzale, si volse agli studî di filologia romanza, di cui, per la parte linguistica, egli è il vero fondatore. [...] Nel campo filologico sono notevoli i suoi studî: Altspanische Romanzen, 1821; Die Poesie der Troubadours, 1826; Leben und Werke der Troubadours, 1829; Altromanische Sprachdenkmale, 1846. Ma la sua grandezza si mostrò appieno nel campo glottologico: ...
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Storico e filologo romeno (Căpuşul de Câmpie, Transilvania, 1761 circa - Budapest 1821), prelato greco-cattolico, fu uno dei capi della "scuola transilvana". Fra le sue opere storiche la più importante [...] dei Romeni in Dacia", 1813), che sostiene che i Romeni sono discendenti diretti dei Romani in Dacia. Fra le opere filologiche sono notevoli un trattato d'ortografia, il Dialog pentru începutul limbii române între nepot şi unchi ("Dialogo sull'origine ...
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Glottologo e filologo (Cracovia 1867 - Varsavia 1935); prof. (1899) di grammatica comparata nell'università di Cracovia; dal 1925 al 1929 presidente dell'accademia polacca delle scienze. Esperto nei più [...] svariati campi della linguistica, ebbe ferma convinzione del valore umanistico dell'indagine filologica e linguistica. Si ricordano di lui Wortbildung und Wortbedeutung (1914), Les tâches de la linguistique (1925), una fonetica storica della lingua ...
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Glottologo e filologo (n. Soissons, Aisne, 1890 - m. 1964), prof. di serbo-croato alla Scuola di lingue orientali di Parigi (dal 1927); direttore (1932) degli studî di lingue e letterature slave del Medioevo [...] alla Scuola degli studî superiori; poi prof. (1952) di lingue e letterature slave al Collège de France. Tra le numerose opere: una Grammaire de la langue serbo-croate (1924); Manuel du vieux slave (1948); ...
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Letterato, filologo e comparatista polacco (Varsavia 1862 - Leopoli 1937), prof. di filologia neolatina a Leopoli. Autore di studî sulla letteratura polacca e su varie letterature straniere moderne (in [...] partic. la francese), sulla letteratura provenzale e latina medievale, scrisse pregevoli monografie su S. Francesco d'Assisi (1899) e su Dante (1906), di cui ha tradotto la Divina Commedia (in terza rima: ...
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Biblista e filologo (Eichstätt 1882 - ivi 1938); dal 1911 professore di esegesi vetero-testamentaria nel seminario della sua città. Propose una restituzione di un testo ebraico dell'Antico Testamento più [...] antico di quello masoretico attraverso il confronto con le versioni antiche; secondo W. i Settanta avrebbero usato un testo ebraico già trascritto in greco (Die Psalmen textkritisch untersucht, 1925; Die ...
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Anglista e filologo (Torino 1878 - ivi 1955). Dal 1932 insegnò lingua e letteratura inglese nell'univ. di Torino. È autore di numerose opere che comprendono studî (Saggi di letteratura inglese, 1913; Studî [...] Thompson, 1935; Lirica religiosa inglese, 2a ed., 3 voll., 1942, ecc.) e traduzioni (Beowulf; Liriche di Shelley e di Keats; Le poesie di Edgar Allan Poe, ecc.); per primo in Italia ha impostato gli studî anglistici su rigorosa base filologica. ...
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Teologo e filologo presbiteriano (Kilconquhar, Scozia, 1860 - Glasgow 1934), prof. di teologia e critica biblica a Glasgow (1910-32), fu moderatore della General Assembly della Chiesa scozzese (1923); [...] particolarmente importanti i suoi contributi all'esegesi e alla storia del testo del Nuovo Testamento, di cui studiò la lingua soprattutto attraverso la documentazione offerta dai papiri. Sua opera maggiore ...
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Storico e filologo romeno (Moroieni, Dâmboviţa, 1911 - Tenerife 1999). È vissuto dal 1946 fra la Spagna e la Francia. È autore di tre monumentali bibliografie della letteratura francese nel Cinquecento [...] (1959), Seicento (1966-67) e Settecento (1969-70). Altre opere: L'Arioste en France (1939); Estudios de literatura española y comparada (1954); El barroco, o el descubrimiento del drama (1957); un Diccionario ...
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Papirologo e filologo classico inglese (Manchester 1888 - Oxford 1982), prof. all'univ. di Oxford. Ha contribuito in misura notevolissima, con le sue edizioni di nuovi papiri e i suoi studî, all'accrescimento [...] della nostra conoscenza della letteratura greca. Ha curato, da solo o con altri, la pubblicazione di quasi tutti i volumi di Oxyrhynchus Papyri, dal 18º (1941) in poi, con importanti nuovi frammenti di ...
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filologo
filòlogo s. m. (f. -a) [dal lat. philolŏgus, gr. ϕιλόλογος; v. filologia] (pl. m. -gi, meno com. -ghi). – Cultore della filologia: f. classico, f. romanzo. In funzione attributiva o predicativa, per indicare l’indirizzo specialmente...
filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...